La pista ciclabile del quartiere Macchitella sarà dedicata ad una una pioniera del ciclismo femminile e della parificazione tra sport femminile e maschile Si tratta di “ Alfonsina Strada”. Lo stabilisce una delibera con cui recepisce una proposta del Soroptimist.
Alfonsina Strada- si legge nella delibera contro ogni previsione e l’imperante maschilismo dei tempi riuscì a partecipare al Giro d’Italia e a conquistarsi la stima di numerosi campioni del ciclismo, tra cui Costante Girardengo. Nata a Castelfranco Emilia il 16 Marzo 1891 e deceduta in Milano il 13 Settembre 1959 è stata una ciclista su strada italiana e prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia ed è stata ritenuta tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile.
E’ stata professionista dal 1907 al 1936. Partecipò a numerose gare a partire dal 1907, allora sedicenne, gareggiando in quelle città, come Torino, città nella quale il ciclismo si era radicato e dove le donne su due ruote non erano motivo di particolare scandalo.
Gareggiò anche nell’ex capitale del Regno Unito guadagnandosi il titolo di miglior ciclista Italiana e nel 1911 a Moncalieri stabilì il record mondiale di velocità femminile. Così nei due anni successivi, l’italiana ottenne numerosi successi, vedendo incrementare notevolmente la propria popolarità. Nell’anno 1917, in piena grande guerra , Alfonsina chiese di iscriversi al giro di Lombardia e, tra l’altro, nessun regolamento glielo impediva, accettando l’iscrizione. Era la prima volta che l’emiliana partecipava a una corsa su strada sfidando atleti maschili. Dopo aver preso parte ai due giri di Lombardia, nel 1924, tra mille problemi, le permisero di iscriversi al Giro d’Italia. Il tracciato del Giro del 1924 attraversava la penisola per 3.613 chilometri da fare in dodici tappe.
Così Alfonsina Strada partì da Milano con il n. 72 cucito su una divisa nera. Per Alfonsina Strada era molto difficoltoso reggere il passo dei colleghi maschi, ma ogni volta riuscì a tagliare il traguardo di tappa. Dei 90 ciclisti partiti da Milano all’inizio del giro, solo 30 completarono la corsa e così fra essi, figurò Alfonsina Strada. Il maschilismo imperante le impedì di partecipare al Giro negli anni successivi, ma la ciclista emiliana si tolse lo stesso delle soddisfazioni: vinse ben 36 corse contro colleghi maschi e conquistò la stima di numerosi campioni del ciclismo, tra cui Costante Girardengo. Il 13 Settembre 1959, Alfonsina Strada, dopo avere assistito alla gara classica d’autunno delle “Tre Valli Varesine” morì d’infarto all’età di 68 anni.