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WWF: “non bastavano incendi e siccità, pure la caccia”

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Domani prende il via anche nella provincia di Caltanissetta la pre-apertura della caccia: nei soli giorni 1, 4, 5, 11 e 12 settembre è stata autorizzata un’anticipazione eccezionale della stagione venatoria, che si aprirà ufficialmente il prossimo 19 settembre. In questi cinque giorni saranno cacciabili solo Colombaccio (solo da appostamento temporaneo) e Coniglio selvatico (senza uso del furetto); solo nei giorni 1, 4 e 5 anche la Tortora ma solo da appostamento e solo di mattina fino alle ore 13,00. Ma attenzione: la caccia negli altri giorni, ad altre specie e con modalità diverse costituisce bracconaggio! Dunque divieto di caccia in tutti gli altri giorni e per le altre specie, pena multe salate: la violazione di tali limiti costituisce contravvenzione penale ai sensi dell’art. 30 lett. a) della L. 157/1992, che prevede l’arresto fino ad un anno o l’ammenda fino ad € 2.582,00 per chi esercita la caccia in periodo ed a specie non consentite; la legge, inoltre, prevede che per i trasgressori il Questore disponga la sospensione del porto di fucile da caccia fino a tre anni. Inoltre, nel periodo della preapertura è consentita solo la caccia “da appostamento”: in altre parole, il cacciatore non potrà andare in giro per la campagna alla ricerca della fauna ma dovrà star fermo e nascondersi dietro un capanno, in attesa del passaggio della selvaggina. Sono considerati appostamenti temporanei di caccia quelli costituiti da ripari di fortuna o da attrezzature smontabili di durata non superiore ad una giornata di caccia.

In provincia di Caltanissetta la caccia è vietata nelle zone boscate del Demanio forestale, nei terreni in attualità di coltivazione (vigneti, oliveti, mandorleti, ecc.), nelle aree percorse da incendi e nelle dighe ed invasi artificiali “Cimia”, “Disueri” e “Comunelli”; inoltre è vietata in diverse aree naturali protette: nelle Riserve naturali (monte Conca; lago Sfondato; riserva geologica di contrada Scaleri; monte Capodarso e Valle dell’Imera meridionale; lago Soprano; Sughereta di Niscemi e Biviere di Gela), nell’Oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica “Scala” di Mussomeli e nei siti “Natura 2000” con vincolo di SIC e ZPS (rupe di Marianopoli e monte Mimiani, valle dell’Imera, torrente Vaccarizzo, monte Conca, pizzo Muculufa, rupe di Falconara); nella ZPS  di Torre Manfria/Piana di Gela e nella omonima IBA (Important Bird and Biodiversity Area) la caccia è vietata fino al 1° ottobre, successivamente potranno esercitate l’attività venatoria soltanto un numero limitato di cacciatori autorizzati dalla Ripartizione faunistico venatoria dell’Assessorato regionale.

Il Calendario Venatorio 2021/2022 emanato dall’Assessore regionale Toni Scilladichiara Ennio Bonfanti, Presidente WWF Sicilia Centrale – è un provvedimento vergognoso, perché di fatto consente una vera e propria strage di animali selvatici sopravvissuti a incendi e siccità! Dopo il devastante periodo degli incendi – ancora tragicamente attuale – la fauna selvatica superstite non aveva proprio bisogno dell’anticipazione della caccia: con la fauna debilitata dal fuoco, dalla distruzione degli habitat naturali e dalla siccità, adesso si rischia un vero massacro! Anche se la caccia sarà in questi giorni consentita su alcune specie (tortore, colombacci e conigli), il danno sarà gravissimo per queste specie e per tutte le altre presenti sul territorio, soggette comunque a disturbo ed a possibili danni diretti in un periodo particolarmente delicato della loro biologia come la tarda estate. Inoltre la cronica assenza di vigilanza non scoraggerà certo l’azione di cacciatori di frodo che potrebbero abbattere anche specie per le quali la caccia si aprirà più tardi (lepri, quaglie, gallinelle d’acqua, ecc.)”.

Anche per questa stagione venatoria WWF Sicilia Centrale invoca l’intervento delle Autorità competenti per attivare interventi di prevenzione e repressione della caccia di frodo su tutto il territorio provinciale: “E’ noto che l’attività venatoria spesso è occasione e motivo di illeciti atti di apprensione della fauna e di bracconaggio, anche per il diffuso e radicato disprezzo per le norme. A fronte di tale situazione – conclude Bonfanti – nella nostra provincia la vigilanza venatoria istituzionale non è sufficiente, anzitutto in termini di personale coinvolto; purtroppo, inoltre, il territorio presenta vaste zone agricole scarsamente abitate e frequentate che non sono consuetudinariamente oggetto di presenza assidua delle FF.OO., comunque sempre più impegnate negli ordinari servizi urbani e con organici sempre ridotti rispetto alle svariate esigenze del territorio”.

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Fidapa, il progetto “Cuore di mamma” approda all’ospedale Vittorio Emanuele 

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All’ospedale Vittorio Emanuele da questa mattina c’è una nuova stanza per le mamme in attesa ed i loro familiari in accompagnamento: si trova all’ingresso del reparto di ostetricia e ginecologia e fino a qualche giorno fa era un archivio. Adesso grazie al progetto “Cuore di mamma” della Fidapa, presieduta da Rita Spataro, è diventata una stanza accogliente con un bel murales realizzato dalle giovani del gruppo Fidapa Young guidato da Azzurra Buccinnà.

Un omaggio e insieme un abbraccio a tutte le donne, siano esse madri o meno. Il murales è stato realizzato da Buccinnà con Elisabetta Scordio e Sarah Giannone, hanno partecipato anche Nicol Monachella e Giada Incardona.

L’ospedale, attraverso le parole del dott. Alfonso Cirrone Cipolla, direttore sanitario, ha ringraziato la Fidapa per la sensibilità e confermato la volontà di rendere la stanza ancora più bella e accogliente, per il benessere delle donne in attesa e di chi sta loro vicino. 

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L’opera “Corvo” di Francesco Savatta in mostra a Venezia

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Un disegno di Francesco Savatta entra a far parte della collezione pubblica della prestigiosa Galleria Internazionale d’Arte Moderna che ha sede nel magnifico palazzo di Ca’ Pesaro, sorto nella seconda metà del XVII secolo per volontà della nobile famiglia Pesaro, su progetto del massimo architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena.

Si tratta di un disegno a grafite su carta, misura 500×500 mm dal titolo “Corvo”, catalogato nella sua monografia artistica pubblicata a giugno del 2022 e caratterizzato da un pavimento a scacchi bianchi e neri che si riflette sul sovrastante soffitto.

Il corvo, protagonista dell’ambiente, è certamente in connessione con l’Ade e gli scacchi, oltre che costante allusione al gioco, simboleggiano la lotta tra il bene ed il male. Un’opera densa e carica di simbologia in grado di mettere alla prova chi si diletta ad interpretare iconografie.

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Per il 25 novembre unita’ e coraggio contro la violenza sulle donne

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Niente barriere, personalismi al bando. Il 25 novembre tutti insieme per reagire contro la violenza sulle donne in linea con il messaggio sociale della Giornata dedicata a questo tema.

Scuole superiori, quasi tutti i club service chiamati a raccolta dal Comune di Gela, Assessorato alla cultura diretto da Viviana Altamore e assessorato ai servizi sociali, diretto da Valeria Caci. Ognuno mette quel che può e sa fare: ballo, recitazione, sfilate di moda e poi tutti insieme si va verso il murales della resilienza, inaugurato qualche giorno fa.

“I prossimi appuntamenti organizzati in occasione della settimana dedicata al contrasto alla violenza sulle donne. – dice l’ assessore Altamore Abbiamo voluto valorizzare l’aspetto della forza, della reazione delle donne, e dell’esistenza di una rete di supporto a favore delle vittime di tutte quelle forme miserevoli e vigliacche di violenza che possano sussistere”.

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