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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

Wwf accusa: “scarsa attenzione dei sindaci al rischio incendi da fuochi pirotecnici”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota del Wwf di Caltanissetta sul pericolo incendi.

“Nonostante la recentissima circolare del Prefetto di Caltanissetta dott.ssa Chiara Armenia (prot. n. 45134 del 25 luglio scorso), con la quale – con riferimento alla necessità di adottare tutte le misure e gli accorgimenti finalizzati a prevenire il rischio di incendi – viene sollecitata, tra l’altro, l’adozione da parte dei Sindaci di apposita ordinanza di divieto di uso di petardi, botti e giochi d’artificio, sul pericolo di incendi derivanti dagli spettacoli pirotecnici si registra poca sensibilità ed attenzione da parte di vari Sindaci del Nisseno.

In occasione di festeggiamenti patronali ed eventi estivi, diversi Comuni hanno consentito l’effettuazione di spettacoli pirotecnici; nel prossimo fine settimana – ad esempio – fuochi d’artificio sono previsti durante celebrazioni pubbliche a Sutera e Montedoro.

Come noto, l’arco temporale compreso fra il 15 luglio e il 15 settembre è ufficialmente individuato quale periodo di massimo rischio per gli incendi, in cui è obbligatorio adottare tutte le precauzioni necessarie per prevenire eventuali inneschi o incendi. E’ altresì noto che le attuali condizioni meteo-climatico-ambientali stanno determinando, nel territorio regionale e provinciale, una situazione di gravissima emergenza per il numero e la vastità di incendi (di origine antropica) che continuano a distruggere ettari di superfici verdi e causare enormi danni alle attività produttive, nonché vittime fra le persone poiché spesso si verificano in ambito periurbano.

In un tale contesto, quindi, risulta del tutto inopportuno e fortemente rischioso effettuare spettacoli pirotecnici – dichiara Ennio Bonfanti, presidente di Wwf Sicilia Centrale – per le ovvie considerazioni afferenti alla necessità imprescindibile di evitare danni e pericoli alle persone, alle cose ed all’ambiente, attesa la possibilità che gli esplosivi utilizzati possano essere causa di accensioni accidentali di incendi di interfaccia. Non va dimenticato che proprio uno spettacolo pirotecnico, durante la tradizionale festa del patrono, nel 2022 scatenò a Mussomeli un incendio che ha minacciato strade ed abitazioni in piena città”.

Per questi motivi il Wwf ha già formalmente chiesto ai Sindaci di revocare l’autorizzazione ex art. 57 T.U.L.P.S. per gli spettacoli pirotecnici previsti nei prossimi giorni e, in generale, per qualsiasi altra futura similare occasione da qui al termine del periodo di massimo rischio incendio.

“Riteniamo doveroso che i Sindaci diano seguito alle direttive della Prefettura – prosegue Bonfanti – e impongano il divieto generalizzato di fuochi d’artificio; un tale provvedimento si porrebbe in perfetta compatibilità con il vigente quadro normativo in materia e garantirebbe la sicurezza pubblica e privata e le migliori condizioni di vivibilità sul territorio comunale, salvaguardando la convivenza civile e la coesione sociale, peraltro limitando inutili rumori molesti ed eventuali conseguenze negative anche a carico degli animali d’affezione, di allevamento e selvatici, in quanto il fragore degli artifizi pirotecnici ad effetto scoppiante – oltre ad ingenerare spavento negli animali – li porta a perdere il senso dell’orientamento aumentando il rischio di smarrimento degli stessi fino al punto di indurli alla fuga, con conseguente rischio per la loro stessa incolumità e, più in generale, per la sicurezza stradale”.

In proposito, il Wwf ricorda che – ai sensi del Decreto del Presidente della Regione siciliana n. 297/2008 – nel periodo che va dal 15 giugno al 15 ottobre è fatto divieto di accendere fuochi; usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; usare fornelli che producono faville; fumare o compiere qualsiasi operazione che possa creare pericolo immediato di incendio; bruciare stoppie, materiale erbaceo e sterpaglie; compiere ogni altra operazione che possa creare pericolo immediato di incendio. Fermo restando le norme previste dagli articolI 423, 423-bis e 449 del Codice penale, per i trasgressori è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 ad euro 258,00 per ogni ettaro o frazione di ettaro incendiato. Analogamente, sussiste anche il divieto per i privati di utilizzare giochi pirotecnici, “lanterne cinesi” e qualsiasi altro dispositivo che produce fiamme o scintille, purtroppo ancora incautamente utilizzati in occasione di matrimoni ed altre cerimonie”.

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L’eredità di Paolo Capici continua: lettera della moglie

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Riceviamo e pubblichiamo la nota della vedova dell’avv. Paolo Capici, Rocchina Pisano.

“A un mese dalla improvvisa scomparsa di mio marito Paolo Capici sento l’esigenza di rivolgermi alle istituzioni con particolare riguardo all’ill.mo Presidente del Tribunale di Gela e al nostro Sindaco. Vi scrivo perché in queste settimane non ho solo sentito la vicinanza di chi gli ha voluto bene ma ho dovuto accogliere lo sgomento e lo smarrimento di chi sente di aver perso tutto.

Perché se è vero che io ho perso il mio prezioso marito, l’uomo che ho amato in salute e in malattia, ho dovuto constatare che molti gelesi hanno perso il loro unico faro, la loro unica speranza di essere ascoltati quando le cose si fanno complicate, quando le istituzioni non danno risposte, quando la vita si fa difficile e tutti ti voltano le spalle.

Paolo poteva infatti permettersi ogni comfort, era amato da una grande famiglia che lo sosteneva in ogni sua esigenza e non aveva bisogno delle istituzioni per vivere sereno. Eppure le perseguiva, creava incontri e scontri e di certo non per sé stesso. Una catena infinita di battaglie per gli interessi di tutti spesso da solo, nemmeno i diretti interessati al suo fianco ma solo Paolo per tutti contro tutti.Lo abbiamo visto così nelle piazze, in televisione, in Tribunale, negli uffici del comune sempre agguerrito e determinato e il silenzio che ha lasciato è assordante.

Vi scrivo perché io oggi sono la vedova di Paolo Capici e in quanto tale penso ai suoi orfani, cittadini smarriti dalla perdita di un uomo straordinario che vi chiedo di onorare espiando i più vecchi peccati. E’ tardi per mostrargli che adesso è chiaro anche a voi che non agiva per pubblicità personale e per riparare le cattiverie che talvolta subiva. Potete però rivedere le priorità dei vostri interventi sforzandovi per le politiche di sostegno alla disabilità da ora in poi un po’ più soli, anche voi, perché non ci sarà più mio marito a punzecchiarvi.

Non sedie a rotelle per disabili negli uffici pubblici né messaggi di solidarietà ma interventi seri e concreti per contrastare le situazioni che ostano all’inclusione.Basti pensare, a titolo esemplificativo, che mio marito doveva chiedere l’apertura del cancello per le auto per poter accedere in tribunale, doveva sperare che l’ascensore funzionasse per poter arrivare in udienza, doveva chiedere agli impiegati dei servizi sociali presso il comune di Gela la cortesia di scendere al pian terreno per svolgere i colloqui, doveva gestire le conseguenze delle lungaggini processuali.

Una serie di esperienze che hanno coinvolto vostri uffici, vere e concrete delle quali vi chiedo di fare tesoro, per le quali vi chiedo di smentire il triste mantra di chi sente che, morto Paolo, nessuno si occuperà più di loro. Non basterebbero mille righe per esprimervi l’importanza delle mie richieste ma concludo questo scritto nella speranza che possiate cogliere la profondità del dolore di molti e il loro auspicio di trovare un conforto nel vostro imminente, concreto e serio impegno affinché, dopo la scomparsa di mio marito, nessun disabile venga abbandonato”.

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Il Pd gelese sostiene l’attivazione dell’Utin al Vittorio Emanuele

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Dal Pd di Gela, riceviamo e pubblichiamo:

il Partito Democratico di Gela segue con attenzione la situazione sanitaria locale. A riguardo si registra la recente nota del Direttore Sanitario dello Ospedale Santa Elia di Caltanissetta indirizzata al Tavolo Tecnico Regionale Sanitario per prevedere la nascita della Utin unità di terapia intensiva neonanatale a Caltanissetta, dove nel 2024 vi sono stati 401 nascite, anche in presenza di pari Utin in funzione allo Ospedale di Enna distante circa 30 Kilometri da Caltanissetta.

In materia si evidenzia che la Città di Gela, dove nel 2024 vi sono state 555 nascite, la Utin inserita nel piano sanitario regionale vigente non è entrata ancora in funzione, nonostante nel locale Ospedale Vittorio Emanuele sono già arrivati i previsti macchinari occorrenti per la attivita della Utin per vari milioni di Euro, perché non vi è stato assegnato il personale medico. Peraltro la Utin di Gela andrebbe a servire anche i comuni del sud della provincia che distano quasi cento kilometri dalle Utin più vicine di Enna e Catania.Ben venga la richiesta di istituire la Utin a Caltanissetta ma si chiede con forza ai vertici della Asp di Caltanissetta ed allo Assessorato Regionale alla Sanità di mettere i funzione al piu presto la Utin a Gela in quanto già inserita nel piano sanitario regionale e per la quale sono stati già acquistati i necessari macchinari allo stato non utilizzati. Altresi si fa presente anche la forte necessità di istituire a Gela la unità di Emodinamica in quanto annualmente circa duecento pazienti da Gela vengono trasferiti a Caltanissetta con grave pericolo per la vita per i tempi occorrenti a coprire la distanza e per i rischi stradali scaturiti. Di quanto sopra il PD di Gela informerà il Partito regionale e nazionale nonché i parlamentari regionali PD facenti parte della Commissione Sanità alla Assemblea Regionale Siciliana per mettere in campo le azioni più utili ed incisive tese a dotare Gela di una sanità degna di questo nome. La Struttura Commissariale del PD di Gela

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Psichiatria: la direzione spiega l’organizzazione dei servizi

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In riferimento alle notizie diffuse a mezzo stampa, inerenti l’ipotesi di riduzione delle ore di assistenza di Psichiatria nell’Area Sud dell’Asp a beneficio del reparto del P.O. “S. Elia” che, secondo la dirigenza rappresentano parte della verita’ , riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del direttore Mdsm Area Sud
Giuseppe Arancio e del Direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’Asp
Massimo Cacciola.

“La Direzione Strategica dell’Asp di Caltanissetta – si legge nella nota –
data la grave carenza di Medici Psichiatri, con atto deliberativo n. 989 del 30/12/24 ha prorogato gli incarichi libero professionali a 3 Medici Psichiatri, ciascuno a 38 ore settimanali;
dei tre Medici, i Dottori Lauria e Stuto sono stati destinati all’Area Sud e soltanto un Medico all’Area Nord; considerata la carenza di Psichiatri nel Dsm e vista la necessità di garantire i ricoveri nel Spdc del P.O. “S. Elia” anche dei pazienti provenienti dall’Area Sud, numero 12 su 38 ore settimanali dei Dottori Lauria e Stuto saranno impiegate per assicurare la turnazione diurna, nottura/festiva nel Presidio Ospedaliero; ciascuno dei due Medici, nelle restanti 26 ore settimanali, garantirà la copertura degli ambulatori centrale e periferici dell’Area Sud, che pertanto non subiscono alcun danneggiamento; in particolare, il Dott. Stuto con il Direttore del Modulo Dott. Arancio continueranno a coprire il servizio per l’intera settimana presso l’ambulatorio centrale di Gela, mentre il Dott. Lauria è previsto che assicuri settimanalmente il servizio negli ambulatori periferici di Mazzarino (2 giorni), Niscemi (2 giorni) e Butera (1 giorno); questa Direzione pertanto non soltanto non ha mai inteso depotenziare i Servizi dell’Area Sud, ma, al contrario, nonostante la grave carenza di Personale Medico, ha determinato la riapertura degli ambulatori periferici, chiusi in precedenza proprio dal Dott. Lauria durante il suo mandato di Direttore del Modulo Dsm Area Sud”.

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