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Cronaca

Violenza in famiglia, arrestati due gelesi. Uno di loro ha minacciato di morte la compagna

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Tre gelesi sono stati arrestati dalla Polizia in esecuzione di provvedimenti della magistratura. Un trentenne, in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela, per il reato di maltrattamenti in famiglia. L’indagato, con condotte reiterate e abituali, ha minacciato e molestato la compagna, inviandole lettere dal contenuto intimidatorio anche mentre si trovava in carcere. In altre occasioni le ha anche puntato una pistola alla tempia e minacciata di sfregiarle il viso con l’acido. Diversi episodi sono avvenuti alla presenza dei figli minori. All’indagato sono stati contestati anche i reati di porto abusivo di arma comune da sparo, furto aggravato del cellulare della compagna e lesioni personali. Un quarantenne è stato raggiunto da un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal Gip, per il reato di atti persecutori. L’uomo con condotte reiterate, ha minacciato e molestato la compagna, in modo da causarle un perdurante e grave stato di ansia. Lo stesso, in più occasioni, ha pedinato la donna, appostandosi sotto la sua abitazione; in altre occasioni l’ha minacciata di morte e di dare fuoco alla sua abitazione e all’autovettura. Diversi episodi di violenza sono avvenuti alla presenza dei figli minori. All’indagato sono stati contestati anche i reati di lesioni dolose e resistenza a pubblico ufficiale. Un 39enne, già detenuto per altra causa in regime degli arresti domiciliari, è stato arrestato in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Gela, dovendo lo stesso scontare la pena di un anno e 6 mesi di reclusione, a seguito di sentenza di condanna emessa dal Tribunale, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza. Dopo le formalità di rito, i tre arrestati sono stati condotti nella Casa Circondariale di Gela.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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