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Vietato rompersi le ossa nei fine settimana e festivi. Non ci sono ortopedici in ospedale

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Nessun ortopedico la sera e nei giorni festivi all’ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela, una città di 75 mila abitanti, neanche un chirurgo la notte e i giorni segnati in rosso. È bastato un incidente stradale ‘ quello di ieri sera a Montelungo- per far scoprire tutte le falle di un sistema sanitario che va in tilt. Una ragazza di 20 anni è rimasta gravemente ferita: frattura scomposta al femore e al gomito, oltre ad una lesione dell’osso sacro. Fin qui il quadro sanitario, poi il dramma: nessun ortopedico in corsia per mettere in asse la gamba, nè quindi la possibilità del ricovero.

Così è stato disposto in trasferimento all’ospedale di Caltanissetta. Ma anche qui nessun ricovero in ortopedia per mancanza di posti letto e giacenza al pronto soccorso in attesa che si liberi qualche posto. È bastato un incidente stradale in una grande città per far emergere quanto no va nell’organizzazione del lavoro in un ospedale in cui manca il personale e quello che c’è non è chiamato a garantire un’assistenza continua la notte e nei giorni festivi.

Una carenza di personale medico atavica all’ospedale di Gela con un netto ridimensionamento anche dei posti letto aperti per i ricovero. Senza medici in corsia riuscire a garantire un’assistenza sanitaria adeguata è difficile, così i pazienti sono costretti a viaggiare per le cure incrementando la mobilità sanitaria con un esborso economico non indifferente per l’Asp di Caltanissetta.

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