Si è tenuta oggi una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto con la partecipazione dei vertici delle Forze dell’Ordine, della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato e con i Sindaci dei Comuni di Caltanissetta, Milena, Mazzarino, Sommatino, Serradifalco, Resuttano, Riesi, Villalba e Vallelunga, nel corso della quale sono stati analizzati i progetti di videosorveglianza presentati nell’ambito delle iniziative definite con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economie e delle Finanze, del 27 maggio 2020.
In apertura il Prefetto ha richiamato l’importanza dell’iniziativa che mira a dare impulso alla realizzazione di strategie congiunte tra i diversi livelli di governo per il contrasto dei fenomeni criminali e la promozione del rispetto del decoro urbano tramite l’installazione di impianti di videosorveglianza quali strumenti privilegiati per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria. La riunione di oggi, pertanto, ha evidenziato il Prefetto, conclude l’iter per la presentazione delle istanze e nel corso del quale si è proceduto anche alla stipula ieri, con i Comuni di Villalba, Mazzarino e Vallelunga Pratameno, dei “Patti per la sicurezza urbana” propedeutici per l’accesso alla procedura selettiva. Ben nove sono i Comuni della provincia di Caltanissetta che hanno presentato le istanze per l’ammissione ai finanziamenti corredate dai progetti che prevedono l’installazione nei rispettivi territori di un impianto di videosorveglianza o, in alcuni casi, che ampliano quelli già esistenti.
Nel corso della riunione, dunque, le progettualità sono state illustrate ai componenti del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica esteso per la circostanza alla presenza del dirigente della Zona telecomunicazioni della Polizia di Stato di Palermo che ha formulato un parere tecnico sulle stesse. Le istanze saranno successivamente trasmesse dalla Prefettura, accompagnate dalla relazione prefettizia, al Ministero dell’Interno per essere esaminate da apposita Commissione che formerà una graduatoria. I progetti redatti dai Comuni hanno incontrato il parere favorevole del Comitato i cui componenti hanno rimarcato come l’installazione di sistemi di videosorveglianza che assicurino una remotizzazione con le sale operative delle Forze di Polizia, oltre a svolgere un’essenziale ruolo deterrente, rappresentino anche un efficace strumento di supporto per l’attività di polizia giudiziaria, favorendo l’interscambio informativo tra le Forze di Polizia locale e quelle statali. Al termine dell’incontro il Prefetto, nell’esprimere soddisfazione per l’impegno profuso dai Comuni nell’elaborazione dei progetti, ha evidenziato che la presenza di un efficiente sistema di sorveglianza a presidio del controllo dei centri urbani, soprattutto di quelli che attualmente ne sono sprovvisti, contribuisce a realizzare un sensibile rafforzamento della generale azione a carattere preventivo e di repressione dei reati. Peraltro -ha ancora sottolineato il Prefetto – l’installazione di videocamere, nelle aree più vulnerabili dei centri urbani, oltre ad avere una ricaduta positiva sulla sicurezza pubblica percepita, produce effetti favorevoli anche sotto il profilo della sicurezza urbana, incidendo positivamente sul non secondario aspetto del decoro delle città.
Nel fine settimana 600 Scouts hanno invaso Gela per la celebrazione del Thinking Day e , quindi, per ricordare lord Robert Baden Powell e lady Olave Somers.
Gli scout erano provenienti da Isola delle Femmine, Palermo, Delia, Favara, Mazzarino, Niscemi, Gela 1 e Gela 2 della Sezione Scout di Gela. Insieme hanno riflettuto e gareggiato sul tema della giornata “Il vero successo è la Felicità”. La serata del sabato ha visto l’effettuazione di un grande fuoco da campo dove, tra canti, scene, danze e ombre cinesi, tutti i Gruppi, dai lupetti, scouts e Guide, e Rovers e Scolte, hanno presentato il tema della giornata e creato grande socializzazione e fraternità.
La notte l’hanno trascorsa parte nella Casa Salesiana e parte nella palestra della scuola adiacente al Centro Scout. Hanno portato il saluto il direttore della Casa Salesiana di Gela, don Gianni, il direttore dell’oratorio salesiano don Antonio, la Dirigente dell’istituto scolastico primo comprensivo “Don Bosco” Rosalba Marchisciana. La città di Gela è stata passata al setaccio dai Gruppi per ricercare i punti caratteristici, oggetto di una apposita gara che ha fatto conoscere le bellezze della città alla ricerca del “cuore felice”.
E poi grandi gare giocose nel pomeriggio e la conclusione con la Santa Messa al campo, per i cattolici, celebrata da Don Michelin cappellano della Chiesa San Giovanni Evangelista aiutato dal seminarista Giacomo Pardo, che è proveniente dalla formazione scout. C’è stato un momento spirituale per le altre fedi religiose presenti.
Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.
Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.
Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.
Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.
Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova
Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda (impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.
Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021, al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.
La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.
Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.
“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.
Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.
Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.
Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.
L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.