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Venezia (Pd): “I cimiteri monumentali vanno valorizzati, possono creare circuiti turistici” – presentato un disegno di legge all’Ars

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“In tutta Italia da alcuni anni si valorizzano i cimiteri monumentali, grazie ai quali si sta diffondendo il cosiddetto ‘turismo dei luoghi del silenzio’. In Sicilia ci sono cimiteri particolarmente significativi sotto questo punto di vista, che custodiscono un patrimonio storico, artistico e monumentale di particolare pregio con sculture marmoree e bassorilievi bronzei, cappelle neogotiche e mausolei in stile liberty, monumenti funerari e lapidi commemorative di grande valore. Sono spazi dell’intimità ma anche luoghi della memoria e dell’identità collettiva che vanno tutelati e valorizzati”. Lo dice Fabio Venezia, parlamentare regionale del Pd che ha presentato all’Ars un disegno di legge “per il riconoscimento e la valorizzazione dei cimiteri monumentali e storici della Sicilia”.

Nel disegno di legge, firmato anche dagli altri parlamentari del gruppo Pd all’Ars, si ricorda che l’architettura cimiteriale della Sicilia risente in particolar modo delle sperimentazioni di varie correnti artistiche europee della seconda metà dell’Ottocento e dei primi decenni del XX secolo (dallo stile neobarocco al liberty, dal purismo al razionalismo ed allo stile neoclassico). Si citano in particolare i cimiteri di Caltagirone, Paternò, Caltanissetta, Catania, Cimitero degli inglesi di Messina, Gran Camposanto di Messina, Cimitero acattolico di Siracusa, Sacrario di Pianto Romano di Calatafimi Segesta, Cimitero vecchio di Santo Stefano di Camastra.

“Vi sono molti altri cimiteri in Sicilia – aggiunge Venezia – che possono rientrare in questo circuito: penso ad esempio a quelli nei quali hanno trovato sepoltura personalità illustri che si sono distinte nei vari ambiti del sapere”.

“Insomma – conclude il parlamentare del Pd – valorizzare questi luoghi significa tutelare la nostra storia ed al tempo stesso incentivare un’economia legata al turismo attraverso la sinergia tra enti pubblici e soggetti privati per sviluppare percorsi, anche multimediali e digitali, che permettano ai visitatori di percorrere un ‘viaggio nella memoria e nella tradizione siciliana’ tra ritratti, epigrafi, opere d’arte e monumenti di pregio

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I voti dei candidati della lista Alternativa con Terenziano

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Il più votato è stato il sindaco di San Cataldo Gioacchino Comparato candidato del M5s, a seguire il candidato gelese del PD Antonio Cuvato che ha preso più voto di tutti nei Comuni di Gela e Caltanissetta, la nissena civica Annalisa Petitto ha avuto voti nei Comuni di tutte le fasce.In questa lista c’è Rosario Faraci gelese di Una buona idea che è stato due volte il primo dei non eletti cioè in questa lista e nel calcolo generale si è piazzato all’undicesimo posto. È andato benissimo a Gela e Caltanissetta ma gli sono mancati i piccoli Comuni. Il sindaco ha evendenziato che il suo movimento non è radicato nel territorio provinciale e dovrà proseguire nel cammino avviato da intesa con i gruppi civici nisseni.

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L’Ugl a Tesauro:”è il momento del confronto e della progettualità”

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La conclusione della tornata elettorale di secondo livello, con il successo del neo presidente del Libero Consorzio di Caltanissetta Walter Tesauro, avvia una nuova fase per l’ente territoriale, commissariato per anni. “

E’ il momento di un confronto ampio e costante, anche con le parti sociali – dice il segretario confederale Ugl Andrea Alario – facciamo i nostri migliori auguri al neo presidente Tesauro. Come abbiamo già detto, bisogna migliorare su più fronti, dalla viabilità alle scuole, passando per i servizi e per un’infrastrutturazione essenziale. Questa è da tempo una provincia fanalino di coda nelle classifiche sulla qualità della vita. Siamo convinti che la nuova guida dell’ente saprà far valere il dialogo e la progettualità. C’è bisogno di invertire la rotta, per non destinare il territorio a un declino costante. Tutte le aree sono importanti, ognuna con la propria specificità. Come sindacato, prima delle elezioni provinciali, abbiamo posto una serie di priorità. Riteniamo che da quelle si debba partire, nel rispetto di tutti gli attori istituzionali coinvolti nel percorso. Si dia una svolta, prima che sia troppo tardi”.

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Di Stefano a “Lo dico alla Radio”:”ci ho messo la faccia,nessuno mi chieda rimpasti in Giunta.Non ora”

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“Io ci ho messo la faccia,ho fatto un sacrificio per loro,per il progetto che abbiamo messo insieme.Pd e M5s possono essere più che soddisfatti. Hanno i loro rappresentanti in consiglio provinciale, la lista Alternativa ha 3 consiglieri, ha il suo ruolo e di lì si può costruire ancora. Però ora nessuno venga a stressarmi con richieste di rimpasti in Giunta. Ne riparliamo dopo il bilancio e la Ghelas”: il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano chiude la porta a chi gli chiede di eliminare dalla Giunta la presenza di assessori di area di centrodestra. Un tema caldo della campagna elettorale con l’Mpa sul banco degli imputati in prima fila.

Ai microfoni della trasmissione di Radio Gela Express ” Lo dico alla radio” il sindaco ha detto chiaro e tondo che di rimpasto in Giunta in questa fase non se ne parla.Gli alleati grazie a lui hanno avuto tanto tanto. Alle Amministrative e alle Provinciali.

Di ritorno da Caltanissetta Di Stefano ha in incontrato il gruppo di Una buona idea e poi altri alleati. “Gli errori li abbiamo fatti – dice il sindaco- ma c’è stato chi ha promesso e non mantenuto.Mi aspettavo qualcosa dal Mpa ma non c’è stato e da alcuni consiglieri di area progressista del Nord della provincia”.

Una giornata difficile per Di Stefano e la coalizione: c’è chi è arrabbiato con Di Paola che a sua volta ha avversari interni 7n campo regionale inferociti per le sue scelte , chi con Di Stefano, il sindaco non lo dice ma forse si aspettava qualcosa da delusi di centrodestra. È il momento dei bilanci. Do altro Di Stefano non vuole parlare.Nessuno gli chieda di cambiare la Giunta.Non ora.

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