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Valerio Bugagiar guida i Giovani progressisti

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Il laboratorio politico PeR ha anche un gruppo Giovani progressisti.

La guida è stata affidata a un giovane ventiquattrenne Valerio Bugagiar che nei prossimi giorni definirà la composizione della sua segreteria.

All’interno del Laboratorio sono state definite le composizioni delle commissioni.

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Enzo Cirignotta (FI):”l’adeguamento delle indennità degli amministratori è moralmente deprecabile e politicamente inopportuno”

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L’adeguamento delle indennità degli amministratori è uno schiaffo morale alla città: lo sostiene in una nota l’esponente forzista Enzo Cirignotta.

“L’Amministrazione Comunale di Gela non perde tempo – dice Cirignotta’ e dopo 4 mesi dall’insediamento alla guida del Governo Locale decide senza adottare il benché minimo buon senso, e in totale dispregio all’austerità economico-finanziaria dell’Ente e ai sacrifici che in tanti compiono per raggiungere accettabili livelli di dignità socio-economica, l’adeguamento delle indennità di Sìndaco, Vice Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio Comunale.Vero e’ che l’adeguamento è a totale carico della Regione Siciliana, ma la domanda sorge spontanea: in un Comune in dissesto finanziario, dove si stanno chiedendo notevoli sacrifici ai cittadini per contribuire al risanamento finanziario dell’Ente, era eticamente prioritario deliberare l’aumento delle indennità degli amministratori? L’aumento dei compensi dell’esecutivo, in un periodo in cui le famiglie e le imprese devono fare i conti con l’aumento al massimo dei tributi locali, e’ una scelta infelice ed inopportuna. Quando si sceglie di fare politica, il primo obiettivo non deve essere quello di guadagnare, ma di mettersi a disposizione della comunità.Si tratta di una decisione «moralmente deprecabile».

“Da forze politiche presenti in giunta che volevano abolire la povertà, mi sarei aspettato qualcosa di diverso, come la rinuncia agli aumenti.Sindaco e Giunta si sono fatti il regalo di Natale”- conclude l’esponente forzista.

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Casciana (FdI)sulla delibera dell’indennità amministratori:”scelta inaccettabile politicamente ed eticamente”

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Nella polemica sulla delibera di richiesta di fondi alla Regione per aumentare le indennità degli amministratori interviene l’esponente di FdI Vincenzo Casciana per condannare la scelta della Giunta Di Stefano.

“In una città che si trova in una situazione di dissesto finanziario con un debito enorme ,dove si continua a lottare per fornire ai propri cittadini i beni essenziali, in un contesto dove molte famiglie fanno fatica ad arrivare a fine mese, suona come una vera ingiustizia la recente richiesta di aumento degli stipendi da parte del sindaco e della giunta comunale.Quanto accaduto non può che non suscitare indignazione e sconcerto, tanto più che i partiti di maggioranza del governo cittadino (PD e 5 Stelle) si battono- almeno sulla carta- per la riduzione del numero dei parlamentari, riduzioni dei servizi non essenziali, riduzione delle indennità e per la solidarietà alle fasce più deboli della società”- commenta Vincenzo Casciana.


“È vero che i fondi regionali non vengono prelevati direttamente dalle tasche dei contribuenti gelesi, ma la richiesta di adeguamento degli stipendi da parte degli amministratori locali appare politicamente ed eticamente inaccettabile. Diametralmente opposto a quanto avvenuto in Ars nel 2023, dove il governo di centro destra ha bloccato tutti gli adeguamenti Istat fino al termine del mandato, come segnale di responsabilità e maturità politica, questa richiesta ,fatta tra l’altro in un momento di crisi come questo, dimostra una insensibilità politica e sociale irrispettosa verso i cittadini gelesi.
La decisione di chiedere l’adeguamento degli stipendi , nella passata amministrazione, è stata evitata proprio per rispetto delle difficoltà economiche che la città stava vivendo, ed anzi, proprio in questo senso, più volte è stata fatta richiesta da parte dell’opposizione, della possibilità di poter donare il gettone di presenza delle sedute consiliari alle famiglie bisognose. A quanto pare però l’attuale Governo , sembra aver dimenticato questo principio solidaristico, mettendo in secondo piano le necessità dei cittadini e la situazione di crisi che Gela sta affrontando, provando invece maldestramente a giustificare il proprio ruolo con atti inefficaci, inefficienti ed onerosi per la collettività”- conclude l’esponente di FdI.

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Lorefice a Grillo:”siamo strumenti non direttori d’orchestra”

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Che si chiami “MoVimento 5 Stelle”,  o “ Immobilismo a 22 mandati” quello che noi vogliamo grazie alla Costituente, è andare dritti al punto: gli italiani, i veri protagonisti e destinatari della politica, di cosa e di chi hanno realmente bisogno? E in base a questo procedere, retrocedere, evaporare, ricominciare a fluire. Perché non decidiamo noi cosa. Noi siamo solo il “come”, lo strumento, non certo il direttore d’orchestra. È con questa consapevolezza che ho portato avanti il mio percorso di vita, ancora prima che politico, non sentendomi mai né burattinaio né marionetta. Il MoVimento è tuttora fatto di tanta gente che come me crede che l’unica cosa da far evaporare, anzi da estinguere, sia la cattiva politica usata come ufficio di collocamento, o per favorire aziende di famiglia, fratelli, cognati, amanti, condizione a cui si arriva ormai anche con la regola del doppio mandato, a causa del ben noto meccanismo della “staffetta” che crea un effetto domino, anzi “dominio” mica così distante da quella parte di brutta politica che abbiamo sempre combattuto.

E mentre i veri giochi di potere avvengono tra Tizio che assicura la poltrona a Caio a fine mandato, a pagarne le spese sono gli elettori che non fanno a tempo a capire se quella faccia e quella voce siano credibili e validi che già si trovano a doverne scegliere altre. O nessuna.  Che sia chiaro, anzi cristallino: io sono pronto con il mio trolley con cui macino chilometri a qualsiasi ora del giorno e della notte da Roma a Gela, a tornarmene per sempre nella mia città a continuare a fare politica con la stessa devozione, umiltà e spirito di sacrificio che mi hanno sempre contraddistinto nella mia vita. I Palazzi non mi hanno mai fatto perdere il contatto con la realtà e con la mia Terra. Anzi, “i territori”, di cui tanto ci si riempie la bocca, spesso per riempirsi le tasche di voti” e/o di altro. 

Lo ha dichiarato il Senatore M5S e Segretario di Presidenza del Senato e  capogruppo M5S della Commissione Politiche UE di Palazzo Madama Pietro Lorefice.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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