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Cronaca

Unità siciliana appoggia il sindaco: “gia troppi danni ambientali”

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Il 19 giugno scorso Unità Siciliana – Le API pubblicava  sulla sua pagina ufficiale il seguente comunicato:

“Unità Siciliana le Api Golfo di Gela chiede al Sindaco di contrastare il disegno di chi in Regione pensa di affossare ulteriormente il territorio, aggravando contro ogni buon senso, prima ancora che del rispetto di norme comunitarie dell’unione europea, la già grave situazione ambientale che 50 anni di raffinazione hanno prodotto nella Piana di Gela ed è stupita della posizione assunta in seno alla SRR dai sindaci di Niscemi e Butera che contro ogni logica di difesa territoriale si sono mostrati favorevoli allo scempio che il governo regionale vuole compiere con la sua decisione!

I Sindaci dovrebbero conoscere il rapporto ambientale che determinò trent’anni fa l’inserimento del territorio gelese e la piana di Gela nelle aree SIN italiane.

Forse i Sindaci in questione sottovalutano il fatto che una ulteriore fonte inquinante nella Piana è costituita dai pozzi di estrazione del greggio e della rete di distribuzione che li collega tra loro, qualcuno dei quali in prossimità della discarica di Timpazzo. 

Parliamo di una Piana utilizzata da una miriade di agricoltori, soprattutto niscemesi, per la produzione di carciofi e altri prodotti di pregio.

Unità siciliana le Api Golfo di Gela, chiede al sindaco Greco di fare chiarezza dentro la maggioranza che lo sostiene in Consiglio Comunale e in Giunta, partecipata da esponenti di partiti che con dichiarazioni pubbliche si sono mostrati favorevoli alla decisione assunta dal governo regionale.

Unità siciliana le Api Golfo di Gela ritiene che la posizione di Forza Italia, UDC, Autonomisti, è incompatibile con il Programma elettorale presentato dal Sindaco Greco, espressione di Progetto Civico per Gela, agli elettori gelesi. Programma che probabilmente neppure hanno letto!

Unità siciliana le Api golfo di Gela ritiene quindi che occorre fare chiarezza portando la discussione in un apposito Consiglio Comunale, dove ogni partito e forza civica dovrà certificare la propria posizione politica e nel caso abbandonare la maggioranza e la Giunta.

Sulla salute dell’ambiente e delle popolazioni della Piana di Gela non si può più scherzare e tutti lo debbono sapere!!!”

Ora il Sindaco di Gela ha dichiarato che intende muoversi nella direzione da noi auspicata. Ci auguriamo che vogliano partecipare in tanti a tale manifestazione per non incorrere nello stesso erroneo atteggiamento già sperimentato in città quando il Sindaco Messinese e la sua Giunta furono lasciati soli a protestare contro la malasanità gelese. Perciò al Sit-In di protesta di domani, davanti alla discarica di Timpazzo, Unità Siciliana – Le API ci sarà per supportare il progetto di rinascita del nostro territorio e perché non si sommino ulteriori gravami all’inquinamento del suolo e del sottosuolo che è causa di gravi danni alla salute dei nostri concittadini.

Unità Siciliana Le API non accetta che a fronte dello storno di fondi per progetti di sviluppo della città, a fronte del mancato realizzo del porto, a fronte della mancata realizzazione degli interventi di ripristino delle dighe pur con fondi disponibili, giunga soltanto la proposta di riversare nella Piana di Gela i rifiuti dell’intera Regione che una politica miope che viene da lontano non ha saputo ancora ne affrontare, ne risolvere.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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