L’ospedale «Vittorio Emanuele» e i servizi della Medicina del territorio vivono da anni un lento e inesorabile declino, con conseguente sofferenza dei livelli minimi di assistenza in molti settori dell’area medica. Inoltre l’organizzazione del presidio ospedaliero presenta numerose criticità, basti pensare ai perenni guasti di ascensori e monta lettighe.
Su questi temi il sindaco, Lucio Greco, stamane, ha convocato un incontro con i rappresentanti sindacali di medici, infermieri e altri operatori della Sanità, raccogliendo i loro resoconti e ascoltandone le lagnanze, facendosi carico anche delle innumerevoli richieste dei cittadini che lamentano continui disservizi.
Si pensi al Pronto soccorso, con soli 5 medici in servizio su un organico su 14 unità o all’Astanteria, che non garantisce adeguata degenza e privacy dei pazienti.
La Chirurgia da oltre un anno non ha un direttore e mancano 4 medici. Anestesia e Rianimazione spesso si trova ai limiti della propria capacità operativa: in servizio ci sono solo 8 medici su un organico che ne prevede 18.
E poi esistono i casi Utin, Neurologia, Centro Trasfusionale. L’Emodinamica, sollecitata da più parti e mai divenuta proposta concreta o la Stroke Unit per il trattamento urgente di patologie ischemiche, servizio essenziale in una struttura sulla quale orbitano oltre 150 mila cittadini.
Riuniti in municipio, oltre al sindaco, c’erano i presidenti dei consigli comunali di Gela e Niscemi, Salvatore Sammito e Angelo Chessari, i responsabili sindacali del comparto Sanità, l’assessore ai Lavori pubblici, Romina Morselli, i consiglieri comunali Vincenzo Casciana, Vincenzo Cascino, Rosario Faraci, Pierpaolo Grisanti, Gabriele Pellegrino e Salvatore Scerra.
Tutti insieme hanno esposto temi e proposte, evidenziando limiti e carenze di una struttura quasi al collasso.
Al termine, il sindaco, si è fatto carico di attivare una piattaforma rivendicativa comune.
Linea accolta da tutti i presenti.
«Il primo atto – dice Greco – sarà quello di chiedere un’audizione in IV Commissione Sanità all’Assemblea Regionale, con invito all’assessore regionale, Giovanna Volo, alla deputazione del territorio e alla direzione strategica dell’Asp. Del caso ‘Sanità Gela’ intendiamo interessare anche i due rami del Parlamento, Camera e Senato, mediante una risoluzione che venga proposta dai deputati e senatori del nostro collegio».
Si valuta anche una mobilitazione generale con il coinvolgimento di sindacati, associazioni, scuole e liberi cittadini.