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Cronaca

Una buona idea invoca la celerità delle indagini sull’ incendio in Raffineria

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L’incendio divampato lo scorso 11 Gennaio in Raffineria dopo l’esplosione di un forno dell’impianto Ecofining, impone di avere una visione  di quanto accaduto che tenga conto di  due prospettive interdipendenti tra loro nel caso di specie.
Da una parte quindi, la necessità di scongiurare l’ipotesi che Eni- a fronte di vicende di tal tipo-smetta di investire nel nostro territorio  soprattutto adesso che, negli anni, si è cercato di ricucire il profondo divario tra la Città e la società stessa, dall’altra l’imprescindibile necessità che la Procura, che nelle more ha sequestrato l’area per i dovuti accertamenti, sia celere nel compiere l’attività e l’azione alla quale è deputata naturalmente. Alla luce di questa prospettiva bivalente pertanto e ovviamente ritenendo sempre e comunque prioritaria la sicurezza del territorio , dei lavoratori e dei cittadini in generale, l’aspetto che rileva-sul piano dello sviluppo del territorio- è che sono previsti investimenti considerevoli da parte di Eni e pertanto, confidando sempre nella giustizia e nella sua celerità a garanzia del territorio auspichiamo che spiacevoli eventi come quello accaduto nella giornata dell’11 Gennaio possano dissuadere Eni dal portare a termine il piano degli investimenti per la nostra Città, così riaprendo  quel profondo divario e riproponendo il malcontento generale diffuso  nel processo di cambiamento nei rapporti con la Cittá nonché nel  processo degli investimenti che interessano la transizione ecologica per il nostro territorio.

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Cronaca

Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda ( impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021 , al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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