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Cronaca

Un provvedimento antimafia interdittivo per ditta ortofrutta, a ditta edile negata iscrizione a white list

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Nell’ambito dell’articolata attività diretta a prevenire il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata di stampo mafioso nel tessuto economico e produttivo del territorio, il Prefetto di Caltanissetta, il 30 luglio scorso, ha emesso un provvedimento antimafia interdittivo a carico di una impresa operante nel settore ortofrutticolo.
L’impresa, con sede legale a Gela, formalmente intestata a un soggetto incensurato, a seguito degli accertamenti investigativi esperiti dalle Forze dell’Ordine, è risultata nella materiale diponibilità di un noto esponente della criminalità locale, affiliato ad un clan mafioso della provincia nissena.


In particolare, l’articolata attività istruttoria compiuta dal Gruppo Interforze Antimafia ha permesso di superare l’evidenza del dato formale inerente la titolarità dell’impresa e di individuare il titolare sostanziale della stessa, restituendo elementi di criticità ed evidenti profili di rischio sotto l’aspetto del condizionamento criminale.


L’azione preventiva antimafia della Prefettura prosegue, dunque, attraverso un costante monitoraggio delle aziende e mira alla salvaguardia dell’ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento della Pubblica Amministrazione garantendo lo svolgimento di una effettiva concorrenza tra le imprese e un legittimo utilizzo delle risorse pubbliche.


In tale direzione, recentemente il Prefetto ha rigettato l’istanza di iscrizione in white list di una impresa avente sede legale a Gela e operante nel settori edile.
L’attività istruttoria del Gruppo Interforze Antimafia ha condotto alla rilevazione di gravi indizi di colpevolezza a carico di un socio ed amministratore unico della società, il quale è risultato destinatario della misura cautelare della custodia in carcere con l’accusa di avere fatto parte di un’associazione di stampo mafioso operante nel territorio.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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