Il futuro della transizione passa dalla scelta di puntare sui biocarburanti per raggiungere un mix energetico veramente efficace e sostenibile.
Questo il tema al centro del convegno organizzato da AIDIC (Associazione Italiana di Ingegneria Chimica) in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Palermo che si terrà il 23 aprile dalle 9:30 alle 13:30 presso l’Università di Palermo, Facoltà di Ingegneria.
Il programma dei lavori prevede una introduzione sui biocarburanti del professor Giuseppe Caputo dell’ Università di Palermo, cui seguiranno gli interventi “La Roadmap dei Carburanti da Materie Prime Rinnovabili” di Andrea Amoroso di AIDIC e “Storia e sviluppo della tecnologia ecofining e la realizzazione delle bioraffinerie di porto Marghera e Gela di Luca Alburno – Amministratore Delegatato Bioraffineria di Gela Enilive. Giacomo Rispoli di MyReChemical chiuderà i lavori con l’ intervento “I rifiuti come carica alternativa nella produzione di metanolo e sustainable aviation fuel”. A Gaetano Quagliarello di AIDIC il compito della sintesi finale e delle conclusioni. Per quanto riguarda i temi presi in considerazione, nel panorama attuale, caratterizzato da una crescente consapevolezza ambientale e dalla necessità di ridurre le emissioni di carbonio, la ricerca di alternative ai combustibili fossili diventa sempre più urgente. In questo contesto l’evento di Palermo rappresenta un momento importante di confronto per delineare le principali strade industriali per la produzione di carburanti decarbonizzati e diventare una guida per l’industria energetica, offrendo una visione chiara delle sfide e delle opportunità nella transizione verso un futuro più sostenibile e decarbonizzato.
Questo approccio innovativo comprende una vasta gamma di soluzioni, dalla produzione di biocarburanti a quella di produzione carburanti da rifiuti, utilizzando una varietà di feedstock (materiali da cui partire per il ciclo di produzione) disponibili sul mercato e sfruttando le tecnologie commercialmente disponibili. Tra le tecniche di produzione più rilevanti si annoverano la fermentazione per la produzione di etanolo, la trasformazione di oli vegetali in biodiesel (FAME) e l’idrotrattamento degli oli vegetali (HVO) per la produzione di carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF) e la produzione di metanolo dalla gassifica ione dei rifiuti. Un esempio significativo di questo impegno verso la decarbonizzazione è rappresentato inoltre dalla tecnologia HEFA (Hydroprocessed Ester and Fatty Acid), che si sta rapidamente diffondendo su scala internazionale. Eni, in particolare, ha dimostrato il proprio impegno in questo settore attraverso l’applicazione del processo proprietario “Ecofining” nei siti industriali di Porto Marghera e Gela, i primi esempi al mondo di conversione di raffinerie di petrolio tradizionali in bioraffinerie. Mentre la strada per la produzione dei biocarburanti è quindi ben tracciata, quella degli efuels (prodotti a partire da idrogeno green e CO2 catturata) al momento non è ancora stata ampiamente percorsa su scala industriale e presenta ancora sfide significative, tra cui i costi di produzione e l’infrastruttura necessaria per supportare questa transizione, che li renderanno forse competitivi nel medio-lungo periodo. Il futuro degli e-fuels potrebbe comunque essere favorito da scenari a basso costo delle fonti rinnovabili, dal continuo sviluppo tecnologico, dal supporto regolamentare e da eventuali incentivi. La gassificazione dei rifiuti emerge quindi come un’alternativa promettente, sebbene comporti costi aggiuntivi significativi. Di tutto questo si tratterà nel corso dell’incontro durante il quale verranno approfondite tutte le tecnologie ad oggi esistenti con esempi concreti delle loro applicazioni L’evento si terrà in modalità ibrida; per la partecipazione online si prega di scrivere a: sezionesicilia@aidic.it
Caltanissetta-Si è svolta domenica scorsa a Caltanissetta l’eco-passeggiata alla scoperta degli alberi e arbusti autoctoni e della biodiversità dell’entroterra siciliano, organizzata da WWF Sicilia Centrale e dall’Associazione Vivaisti Forestali (AVIF) presso la sede di quest’ultima in contrada Misteci. In occasione della «Giornata nazionale degli alberi», l’evento “Alberi & biodiversità” ha consentito ad oltre 80 partecipanti (provenienti dalle province di Caltanissetta ed Agrigento) di conoscere, attraverso il cammino in natura, le essenze tipiche dei nostri boschi e la loro coltivazione in vivaio, dalla fase della raccolta dei semi fino alla messa a dimora nelle piantagioni di forestazione.
Grazie alla presenza di validi esperti dell’AVIF – gli agronomi Santi Di Fede e Riccardo Maira; il naturalista Amedeo Falci; i dottori forestali Bruno Marino, Giusi Napolitano e Francesco Matraxia – sono state affrontate, inoltre, varie tematiche – dall’allevamento dell’ape nera sicula alla lotta alla desertificazione; dalla riforestazione alla tutela dei suoli; dalle emergenze naturalistiche della zona alla salvaguardia della biodiversità boschiva alle misure di adattamento agricolo ai cambiamenti climatici – nell’ottica di far nascere nei cittadini maggiore consapevolezza sui temi ambientali, di rafforzare il rapporto con la Natura ed educare alla sostenibilità, favorendo un cambiamento nei comportamenti e nelle scelte degli stili di vita capaci di creare un futuro migliore, più ricco, più verde, sano ed equo per tutti. In diversi momenti dell’escursione, infatti, gli esperti relatori hanno accompagnato i numerosissimi partecipanti nell’esplorazione del territorio e nella “sperimentazione diretta” e sul campo delle informazioni e conoscenze teoriche esposte: una forma di educazione ambientale in modalità outdoor che ha come protagonista la Natura in una dimensione concreta e tangibile.
Al termine delle escursioni divulgative, tutti i partecipanti sono stati direttamente coinvolti nella messa a dimora di decine di alberelli di Sorbo domestico (Sorbus domestica) nei pressi del laghetto artificiale realizzato nell’ambito di un progetto di contrasto alla desertificazione, che oggi è diventato una piccola oasi naturale ed un prezioso bacino di biodiversità. Con l’occasione, è stata ufficializzata la collaborazione tra il WWF e l’AVIF – formalizzata con un accordo quadro sottoscritto nei giorni precedenti dai rappresentanti dei due enti del terzo settore – che prevede anche l’affidamento del laghetto per la sua destinazione a “sito di osservazione faunistica e della flora autoctona” a disposizione dei soci e volontari del WWF nisseno. Con azioni mirate, il laghetto diverrà un “laboratorio naturalistico” sperimentale con vari micro-habitat in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di viventi, ma anche la relazione alla base delle reti ecologiche, attirando la piccola fauna, in particolare insetti e uccelli, e offrendo luoghi-rifugio a piccoli animali.
Un alberello di Sorbo domestico è stato donato dall’AVIF a ciascun partecipante quale specie “incoronata” come albero del 2024 in Europa: può vivere fino a 200 anni, regalando a varie generazioni di osservatori la bellezza dei suoi fiori bianchi e color crema in primavera, foglie variopinte in autunno e frutti particolarmente utili per l’ecosistema.
«La collaborazione con l’Associazione Vivaisti Forestali AVIF proseguirà anche nei prossimi mesi con altre iniziative comuni ed azioni concrete – spiega Ennio Bonfanti, presidente di WWF Sicilia Centrale – sempre volte alla salvaguardia del territorio e ad offrire l’opportunità di arricchimento della conoscenza di tutti gli amanti della natura. In questo modo intendiamo far conoscere alla collettività anche gli sforzi che WWF e AVIF sostengono per la conservazione della natura e del patrimonio di biodiversità dei nostri territorio, condividendo con la comunità momenti di formazione, informazione, sensibilizzazione ed anche semplice svago e piacere di trovarsi a contatto con la Natura
Questa mattina, insieme al Sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, alla sua Giunta e al Dirigente Provinciale di FDI, Vincrnxo Casciana Vincenzo,l’on Scuvera ha partecipato a un incontro determinante con il Presidente dell’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale, Dott. Pasqualino Monti, il quale merita un particolare riconoscimento per la sua alta professionalità, preparazione e per la piena disponibilità a collaborare attivamente con il nostro territorio.
Nel corso della riunione, ho avuto l’opportunità di confrontarmi direttamente con il Presidente Monti- rende noto Scuvera- e sono stati delineati i progetti per il futuro porto di Gela, insieme ai passaggi operativi che guideranno il processo nei prossimi mesi. Il primo passo sarà la richiesta al Ministero dell’aggiornamento delle autorizzazioni ambientali, fondamentale per l’avanzamento del progetto e la realizzazione dell’opera di allungamento del braccio di ponente.Questo incontro ha rappresentato un momento di dialogo e collaborazione proficua tra tutte le parti coinvolte, tutte unite dall’obiettivo comune di realizzare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Un sentito ringraziamento va al Governo regionale, guidato dal Presidente Schifani, e all’Assessore Regionale On. Alessandro Aricò, e On. Carolina Varchi per l’impegno costante e il supporto concreto che stanno offrendo alla città di Gela.Il Porto di Gela è un’opportunità concreta. Bisogna crederci con determinazione e lavorare insieme per renderlo una realtà per la nostra città”
Un nuovo Club va ad arricchire il già nutrito panorama dell’associazionismo gelese. Nasce il nuovo Club Rotary Satellite Esperia tutto al femminile.
Una cellula impregnata di cultura ed attivismo che rappresenta un passo avanti per il potenziamento del ruolo delle donne nella comunità.
Il Club Rotary Esperia, si connota come estensione del club Rotary di San Gregorio di Catania Tremestieri Etneo, mantenendo i valori di servizio, solidarietà e leadership che contraddistinguono l’organizzazione internazionale, ma con una particolare attenzione alle sfide e alle potenzialità delle donne.
Il club è stato fondato da Eugenia Romano e da un gruppo di donne impegnate e appassionate, determinate a mettere in risalto l’importanza del servizio, valore cardine del Rotary International.
Il Rotary Club Esperia si impegnerà a sviluppare progetti e iniziative locali che affrontano questioni sociali, educative e ambientali, con particolare attenzione alle esigenze delle donne e delle ragazze nella nostra comunità.Le fondatrici di questo club, sono donne provenienti da ambiti diversi, che si uniscono per condividere le proprie competenze e mettersi al servizio della comunità, mettendo in atto progetti mirati al miglioramento delle condizioni sociali, economiche e culturali del territorio, e di rafforzare l’impatto sociale delle donne nella nostra realtà.
“Il nuovo club si propone di diventare un punto di riferimento per tutte quelle donne che desiderano fare la differenza attraverso l’azione collettiva – dice Eugenia Romano – la crescita personale e il sostegno reciproco. Attraverso il nostro lavoro, vogliamo ispirare altre donne a intraprendere percorsi di leadership e a contribuire attivamente alla realizzazione di un mondo più equo e solidale, con l’impegnodi portare avanti valori di inclusione, empowerment e responsabilità sociale.
l club si propone inoltre, di rispondere alle esigenze delle donne nel contesto attuale, promuovendo l’uguaglianza di genere e sostenendo iniziative volte al miglioramento della vita nelle comunità.Con grande entusiasmo, invitiamo tutti a seguire il nostro cammino e a sostenere questa nuova realtà che si arricchisce della forza e della passione delle donne al servizio della comunità globale.
Siamo pronte a fare la differenza. Insieme!”
Il Club Rotary Satellite EsperiaSocie fondatrici: Eugenia Romano,Ninfa Cassarino, Giusi Orlando,Maria Giannone, Giusi Condello, Maria Grazia Mauro, Fiorella Mirabella, Luisa Bosco, Sara Turco , Simonetta Incardona ed Alessia Romano.
La presentazione avverrà domani in territorio etneo: non è escluso che la presidenza venga affidata dal Governatore proprio ad Eugenia Romano.