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Politica

Un convegno per approfondire i temi storici della politica. Pagano (lega): “Occasione di conoscenza per costruire una società migliore”

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“Perché la DC fu sciolta il 18 aprile 1994 dall’allora segretario Martinazzoli, pur essendo un partito di oltre il 20% dei consensi? Perché Luigi Gedda ,autore della della storica vittoria del 18 aprile 1948, pur facendo vincere il “partito dei cattolici” contro il Partito Comunista Italiano fu poi estromesso dalla DC ? Perché pur essendo la DC un partito sciolto da quasi 30 anni, continua ad avere in parlamento centinaia di parlamentari che si rifanno a quella esperienza, almeno da un punto vista culturale? Perché la DC continua essere nel dibattito della politica italiana ?
Questo e altro in maniera appassionatissima è stato oggetto del convegno che si è tenuto ieri a San Cataldo nel prestigioso auditorium “Salvatore Saporito” della Banca di Credito Cooperativo Toniolo di San Cataldo, alla presenza di un vasto pubblico che è rimasto inchiodato due ore ad ascoltare Gianfranco Rotondi vice capogruppo di Forza Italia a Montecitorio e già componente del direttivo nazionale della DC, Eugenio Guccione emerito ordinario di storia di dottrine politiche dell’Universita di Palermo. e l’On. Alessandro Pagano della Lega, moderati dal presidente dell’Associazione culturale San Roberto Bellarmino, Salvatore Graci, che ha organizzato il prestigioso evento.
Alla fine del convegno, a dimostrazione del pieno successo dell’iniziativa a cui hanno partecipato non soltanto tanti esponenti storici della democrazia cristiana, ma anche tantissimi giovani, l’autore del libro Gianfranco Rotondi si è soffermato con i presenti firmando le dediche del suo libro”.
Lo ha dichiarato a margine del convegno, Alessandro Pagano, vice capogruppo della lega alla camera dei deputati.

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La Dc su candidatura Di Stefano:”modello Gela?No.Modello barzelletta”

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Altro che modello Gela , questo è il modello barzelletta: è la reazione a caldo del coordinatore della Dc Giuseppe Licata alla notizia della candidatura ufficiale del sindaco Di Stefano alla presidenza della Provincia.


“Questa compagine amministrativa- dice l’avv.Licata- sta facendo diventare la politica una barzelletta .Il sindaco sposa convintamente il punto programmatico di Franzone per aderire alla provincia di Catania , tant’è che ha provveduto alla nomina dell’avvocato. E cosa fa adesso ?si candida presidente per la provincia di Caltanissetta , addirittura contro Schifani che grazie alla Finanziaria ha permesso lo sblocca royalties per salvare il nostro Comune dal dissesto.Cosa spiegherà ai consiglieri comunali di tutti i comuni della provincia di Caltanissetta ? Votatemi perché voglio fare aderire Gela a Catania?
Siamo alle barzellette !Ci vuole un po’ serietà,lasciando stare la coerenza”

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Di Stefano si candida a presidente dell’ex provincia citando Sturzo.Lettera aperta a sindaci,presidenti e consiglieri

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È cominciata ufficialmente oggi la campagna elettorale del sindaco Terenziano Di Stefano che scende in campo per la carica di presidente dell’ex provincia nissena. Di Stefano ha scritto una lettera aperta ai Sindaci, ai Presidenti e e ai Consiglieri dei Comuni nisseni citando più volte il pensiero di Luigi Sturzo e indicando i cardini del suo programma.

Questo il testo della lettera:
mi rivolgo a voi con spirito di servizio e profondo senso di responsabilità in un momento cruciale per il nostro territorio. Le imminenti elezioni di secondo grado per il Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta rappresentano una sfida che va oltre la semplice amministrazione: è una chiamata all’unità, alla visione e
all’azione concreta per il bene delle nostre comunità.Abbiamo davanti a noi una provincia in difficoltà, segnata da Comuni in dissesto, infrastrutture carenti, scuole
che necessitano di investimenti e una gestione dei servizi essenziali sempre più complessa. A questi problemi si aggiungono sfide sempre più pressanti: crisi idrica, incendi devastanti, crescente disoccupazione nelle aree interne. Non possiamo rimanere fermi. Abbiamo il dovere di costruire un Ente forte, che torni a essere il punto di riferimento per i territori. È con questo spirito che mi candido alla guida del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, con un programma chiaro e fondato su valori autentici.


Il pensiero di Luigi Sturzo, padre del municipalismo italiano, deve essere il nostro faro: “Dare alla società la
libertà che le spetta, alla regione l’autonomia, al comune l’indipendenza.” Oggi più che mai, dobbiamo tornare a una politica che metta al centro la concretezza e l’autonomia degli Enti locali, svincolandoli da logiche centraliste che ne limitano la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini.
Le battaglie che porteremo avanti con determinazione:

  • Più risorse per i Comuni, per evitare nuovi dissesti e garantire servizi efficienti.
  • Un piano per infrastrutture e mobilità, perché la nostra provincia non può più restare isolata.
  • Investimenti sulle scuole e sulla formazione, per offrire ai giovani un futuro vero.
  • Una gestione moderna e sostenibile dei rifiuti, che riduca i costi e migliori il servizio.
  • Un nuovo approccio nella gestione del demanio, per valorizzare il nostro patrimonio e creare opportunità
    economiche.
  • Un’azione incisiva per le aree interne, contrastando la crisi idrica, la piaga degli incendi e la disoccupazione.
    Questa non è una sfida personale, ma una battaglia collettiva per il rilancio del nostro territorio. Vi invito a
    condividere questa visione e a lavorare insieme per un progetto solido, basato su competenza, autonomia e
    responsabilità.
    Come diceva Sturzo, “la politica non si fa per sé, ma per gli altri”. Solo con questa consapevolezza potremo
    costruire un futuro migliore per la nostra Provincia.Uniti possiamo farcela. Per una Provincia più forte, per un Ente che torni a contare.

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Donegani sull’ex pontile:”i fondi per demolirlo siano usati per tutelarlo.Non si cancelli la storia di Gela”

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Il segretario regionale di PeR interviene sulla notizia che l’iter della Regione prevede ancora in essere la demolizione del pontile sbarcatoio, iter che risale ad anni addietro con la politica e la società civile che si opposero. Infatti i lavori non sono mai partiti e neanche assegnati, Oggi la Regione cambia il responsabile unico del progetto e potrebbe riprendere un accelerazione dell’iter per la demolizione.


Il movimento PeR evidenzia che il Pontile Sbarcatoio è un opera di importanza storica cui è legata la stessa identità culturale, economica e paesaggistica della città di Gela.


“La Regione Siciliana, con sue leggi- sottolinea l’esponente dei progressisti- ha l’obbligo alla valorizzazione ed alla conservazione dei siti e delle strutture esistenti nel suo territorio che abbiano avuto una loro importanza in occasione degli eventi bellici del primo e del secondo conflitto mondiale, preservandone la loro identità.Chiediamo al Sindaco di Stefano e ai nostri Deputati Regionali e Nazionali che si facciano garanti del rispetto di tali norme, imponendo alla Regione Siciliana di impiegare i fondi di cui alla L. Regionale 20.03.2015 n. 5 per assicurare il mantenimento dell’ex pontile sbarcatoio, la sua tutela e la sua giusta valorizzazione quale bene monumentale e storico, oltre che importante simbolo del patrimonio storico-culturale”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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