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Cronaca

Un arresto e 16 indagati: scatta l’inchiesta Ast

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PALERMO – Un arresto e 16 persone indagate. Scatta l’ inchiesta che travolge l’Azienda Siciliana Trasporti e sferra un duro colpo alla Regione siciliana. Appalti truccati, favori e assunzioni pilotate dalla politica: l’Ast sarebbe stato trasformato in uno strumento di malaffare. Anche l’ambizioso progetto di creare una compagnia aerea, stoppato dalla giunta regionale, rappresentava un’ occasione illecita di lucro.

C’è tutto questo nell’operazione dei finanzieri del Comando provinciale di Palermo. Su richiesta della Procura della Repubblica finisce agli arresti domiciliari il direttore generale Ugo Fiduccia. Mentre per l’ex presidente Gaetano Tafuri, scatta l’interdizione per 12 mesi.

Gli investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno piazzato telecamere e microspie nella stanza dei bottoni. Gli indagati ammettevano, senza sapere di essere intercettati, di avere taroccato i bilanci.

Gli indagati sono in tutto sedici. Il gruppo dei pm che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione, coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Demontis, contesta a vario titolo le ipotesi di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica in atto pubblico, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato. I vertici dell’Asp erano in combutta con alcuni imprenditori. E così sarebbero state gestite in maniera illecita la gara per l’approvvigionamento di pneumatici (qui l’articolo che Livesicilia aveva dedicato alla vicenda nel 2019), l’acquisto di autobus aziendali, l’affidamento dell’incarico di revisore contabile e la fornitura di servizi per le fasi di startup della compagnia aerea. Per fare tutto ciò sarebbe stato necessaria la compiacenza di un revisore contabile che, su richiesta di Fiduccia, avrebbe omesso le irregolarità contabili.

Le indagini del Gruppo tutelate spesa pubblica hanno riscontrato un’ipotesi di truffa aggravata commessa dai referenti della società aggiudicataria del servizio di biglietteria elettronica, la “Officine del turismo srl”. Valore complessivo: 3,2 milioni di euro. La società avrebbe falsificato la documentazione, non avendo i requisiti per vincere il bando. Nell’ottobre 2020 scattarono le perquisizioni. Qualcuno si accorse delle telecamere, piazzate dai militari. Riuscì a staccarla, ma ormai era troppo tardi. Quello che è stato scoperto è “un collaudato modus operandi illecito – spiega il comandate provinciale della finanza, generale Antonio Quintavalle Cecere – posto in essere dai vertici della società gestita come se fosse un’azienda privata, in dispregio delle norme di legge che devono orientare le procedure di un organismo pubblico”.

“Impegno preciso della Guardia di Finanza – aggiunge il colonnello Gianluca Angelini, comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria – è la tutela dei bilanci degli enti pubblici al fine di evitare usi distorti di risorse che incidono negativamente anche sulla qualità dei servizi forniti ai cittadini”.

Oltre a Fuduccia e Tafuri sono indagati altre 14 persone. Sette hanno ricevuto l’interdizione per 12 mesi a svolgere la professione, il pubblico servizio o a contrattare con la pubblica amministrazione: Felice Maria Genovese, revisore contabile del bilancio Ast; Giuseppe Carollo, componente ufficio legale e affari generali di Ast; Alessio Porzi, amministratore di fatto della società Porzimark srls di Cannara (Perugia); Alberto Carrotta, amministratore di fatto della società Officine del turismo srl (poi ALC 14 srl) di Palermo; Massimo Albanese, referente della “Officine del turismo”; Mario Salbitani e Giuseppe Telesca, referenti della società “IN.HR. Agenzia per il lavoro srl” di Potenza. Livesicilia.it

Interviene il Presidente della Regione Musumeci: “Com’è noto a tutti in Sicilia, il governo della Regione Siciliana ha formalmente mosso in questi anni tutti i rilievi possibili al direttore dell’Ast, che ho incontrato una sola volta, in riunione al Palazzo Orleans – credo nel 2020 – e al quale ho manifestato pubblicamente tutta la mia disistima, chiedendo al presidente dell’Ast di rimuoverlo. Alla luce delle intercettazioni oggi diffuse, ho dato mandato ai miei legali di presentare una denuncia. Sono orgoglioso, invece, che nell’ordinanza – ancora una volta – si evidenzi come l’attività del #governoMusumeci abbia impedito la commissione di atti illegittimi. Siamo stati contro ogni malaffare e adesso (e nel futuro) emergerà sempre la nostra linearità di condotta rispetto a certe abitudini che, forse, si vogliono dimenticare”.

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Cronaca

Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda ( impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021 , al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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