E’ passato esattamente un anno dal giorno in cui siamo entrati in rete con il Gazzettino di Gela. Un’altra pagina della ricca storia della testata giornalistica Gr Express. Ci siamo affacciati in una nuova realtà con discrezione e senza clamore alcuno. Sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stato difficile in un contesto in cui l’informazione on line è divorata da utenti. sempre alla ricerca della notizia dell’ultima ora. E se la notizia non ce l’hai, se non la pubblichi, sei indietro anni luce e, conseguenza vuole, è meglio chiudere bottega. In un anno, la redazione che ho l’onore di dirigere, ha sempre svolto con diligenza il proprio ruolo. E’ un insegnamento che vige nel mondo giornalistico da sempre: meglio verificare, essere certi prima di pubblicare, per non creare allarmismi e false aspettative. Perché dopo, riesce assolutamente difficile correggere il tiro. La toppa sarebbe peggio della buca. Dunque con attenzione, abbiamo cercato di offrirvi un’informazione corretta, senza strillare. Nel merito e nel metodo. Inizialmente, in alcuni casi, abbiamo sbagliato, ma sbaglia chi agisce. Chi rimane immobile, sarà sempre immune da qualsiasi errore. Con assoluta fermezza, abbiamo sempre cercato la verità, non facendoci abbindolare da niente e da nessuno. Perché chi ti inonda di comunicati stampa, soprattutto in ambito politico, ha un solo obiettivo: esaltare se stesso e, in determinati casi, discriminare il suo avversario. O annientarlo. Come se l’organo di informazione rappresentasse la cassa di risonanza “ad personam”. Tutto ciò la redazione lo ha capito. Non siamo certo acerbi. L’esperienza maturata sul campo (scarpe allacciate e pedalare), ci ha insegnato tanto. E il fiuto per la notizia non manca. Gi utenti hanno apprezzato il nostro lavoro così come i vari partner pubblicitari che hanno sposato il progetto editoriale. E’ stato un anno in cui, purtroppo, la cronaca nera ha preso il sopravvento su tutto, con i vari decessi e contagi a Gela e nei paesi limitrofi, a causa del Covid che tarda ad allontanarsi. E’ stato un anno assai difficile. Abbiamo pianto per parenti ed amici che ci hanno lasciato ma anche per semplici conoscenti, vittime inermi dell’infausta pandemia. A tutti loro va il nostro pensiero. E quando di loro abbiamo scritto, ci siamo sempre attenuti alla regola del doveroso rispetto. In ambito politico, vi abbiamo raccontato delle scaramucce (assolutamente evitabili) in seno all’alleanza di governo e siamo stati critici, perché proprio in un momento così delicato (che continua tutt’ora), bisognava dedicarsi alla risoluzione dei problemi e non a moltiplicarli. I cittadini gelesi hanno bisogno di rispetto, hanno bisogno di essere ascoltati. Non si può vivere solo ed esclusivamente nel miraggio di un domani migliore. I gelesi hanno bisogno di fatti. Concreti. In ogni ambito, prima che la desertificazione di un territorio si estenda più del dovuto. E come abbiamo fatto fino ad oggi, daremo voce a chi non ce l’ha, esponendo il problema in prima pagina e spronando chi ne ha le competenze e gli strumenti, a farsene carico e a risolverlo. E non perché sia un mago ma perché è deputato a farlo. Nessuno escluso. Il gelese non chiede la luna, chiede solo di vivere in una città in cui insistano la regolarità, l’ordine. In una sola parola, normalità. Buon 2022. Un brindisi a tutti voi, a tutti noi…