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Politica

‘Un’ altra Gela’ ed ‘Una buona idea’ difensori d’ufficio dell’ amministrazione

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Una città allo sbando; migliaia di angoli da ricostruire. Per non parlare dell’economia. Niente idee in nessun settore. Per poter godere di un’iniziativa culturale si deve aspettare un dirigente scolastico che si fa promotore; lo sviluppo economico si misura in 50 cm in più da assegnare ai gazebo dei ristoratori… Eppure per litigare si sfoderano le lame più affilate della retorica. E’ bastata l’inaugurazione di 200 metri di viale dopo tre anni di lavori a fronte di sei mesi previsti, un assessore regionale che arriva per la campagna elettorale per promettere milioni e qualche neofita della politica che getta benzina sul fuoco per accendere la fiamma del duello. E nel duello verbale si vestono di difensori il gruppo che sostengono il sindaco: ‘Un’altra Gela’ Un’altra solo di nome, perchè Gela non è cambiata se non in peggio… e ‘Una buona idea’ anche lì l’idea non è ancora chiara

“Dunque, ricapitolando… – dice il gruppo politico ‘Un’altra Gela’ –
Ieri sera, il Sindaco Lucio Greco inaugura un tratto di viale Mediterraneo per realizzare il quale è stato fondamentale seguire da vicino un iter lungo e complicato. Per realizzare questa bellissima terrazza sul Mediterraneo, purtroppo, i lavori hanno registrato notevoli ritardi, per problemi tecnici dovuti ai materiali e per i numerosi stop subiti dal cantiere a causa del Covid, che ha più volte costretto all’isolamento gli operai. Nulla, insomma, che possa essere imputabile a questa amministrazione.
Ad ogni modo, questi lavori finiscono e finalmente si può inaugurare. Per l’occasione, poiché negli ultimi due mesi le interlocuzioni con la Regione sono state praticamente giornaliere, l’assessore Marco Falcone, in quota Forza Italia, afferma di avere il piacere di essere presente, perché dopo mesi in cui ti sei dedicato ad un progetto, giustamente, lo vuoi anche vedere finito e realizzato.
E poi l’amministrazione comunale ha sempre cercato di mantenere proficui rapporti collaborativi con Palermo e Roma, per intercettare finanziamenti e avere approvati progetti importanti per il futuro della città. Ergo, l’assessore Falcone viene a Gela sapendo di trovare un’amministrazione amica, seria e collaborativa.
Ebbene, in tutto questo, il consigliere comunale di Forza Italia Saro Trainito riesce a vedere il marcio e fa arrivare il consueto comunicato stampa al vetriolo in cui, pur di accendere su di sé i riflettori, attacca persino il suo assessore di riferimento, affermando che è venuto a fare passerella.
Niente. Trainito proprio non ce la fa. Pur facendo parte di un partito e di una maggioranza non ce la fa a non attaccarli. Evidentemente, alla scuola di alta politica che ha frequentato gli hanno insegnato che ormai la politica si fa così, tanto basta scrivere che lo si fa per il bene della città e che non si vuole alimentare alcuna polemica e tutto passa.
No, non è così che funziona e, in tutta onestà, se c’è qualcuno che sembra perennemente in cerca di una passerella sui giornali questo è Trainito. Addirittura, poiché l’attacco al Sindaco non può mancare, si spinge a dire che gli dispiace che “il sindaco preferisca creare sempre attriti con Forza Italia, che è sempre stato un partito leale e affidabile”. Fino a prova contraria, la cerimonia di ieri sera è stata organizzata in poche ore, perché l’assessore Falcone solo nel primo pomeriggio ha fatto sapere di essere disponibile. Ergo, nessuno ha ricevuto l’invito ufficiale ma tutti gli assessori e i consiglieri che avevamo piacere di essere presenti non ci siamo creati problemi. Abbiamo partecipato, perché siamo parte di un gruppo e lo siamo con piacere. Lui no, tanto per cambiare. Chi è, quindi, che vuole creare attriti? Siamo certi che il Sindaco avrebbe avuto piacere di avere tutta la sua squadra al completo ieri sera, in un momento tanto importante per la città.
Aspettiamo con pazienza che Trainito cresca, nel frattempo si accettano scommesse sulla prossima vittima del suo fuoco amico.

“Siamo stati sempre consapevoli che Gela è una città difficile e problematica – scrive il presidente di ‘Una buona idea’, Rino Licata – ma pensare – sin
da quando siamo nati ed abbiamo poi proposto con altri il progetto politico premiato alle urne

  • che Gela non è affatto una città ingovernabile, è stata e rimane “una buona idea”. Lo
    dimostrano, ad esempio, i risultati ottenuti con i progetti portati avanti dal nostro assessore (e
    vicesindaco), Terenziano Di Stefano, fra tutti “Agenda urbana” e “Qualità dell’abitare”, anche
    se purtroppo tali evidenze incontestabili, si confondono con quelle criticità ed emergenze
    ereditate da un’amministrazione impegnata quotidianamente ad arginarle, pur nei limiti delle
    risorse umane e materiali a disposizione.
    Laddove, però, dovesse emergere un’assunzione di responsabilità politica, questa va fatta. Lo
    dobbiamo alla città. La situazione complicata che si è venuta a creare in consiglio comunale tra
    le fila dell’alleanza di governo va risolta. I consiglieri del movimento, Davide Sincero e Rosario
    Faraci, più volte avevano anticipato l’argomento e, d’altra parte, ci fanno piacere dichiarazioni
    di esponenti dell’opposizione che confermano la nostra apertura al dialogo ed al confronto
    costruttivo, senza preclusioni di sorta verso nessuno, quando a prevalere è l’interesse collettivo.
    La convergenza politica, sinergica al lavoro dell’amministrazione, è essenziale: i numeri sono
    importanti ma la volontà politica non è da meno. Fare parte di un’alleanza di governo significa
    spendersi con tutto quello che si ha, anche e soprattutto mettendo a disposizione della città
    riferimenti regionali e nazionali di cui si dice di poter contare. Dobbiamo tornare ad essere uno
    schieramento compatto, riconoscendo la leadership di un sindaco che ha avuto un mandato
    diretto dai cittadini elettori.
    Solo così è possibile un rilancio dell’azione di governo cittadino, anche in pieno clima di
    campagna elettorale per le regionali. Non vogliamo entrare nel merito degli impegni personali
    ed elettorali di ciascuno, ci mancherebbe altro, ma tali impegni non possono essere anteposti
    alla gestione politico-amministrativa che non può e non deve rimanere “sospesa”, sarebbe una
    follia, fino ad autunno prossimo. Non ce lo possiamo permettere.
    Se proprio non ci si riesce, si lasci spazio ad altri disponibili invece in tal senso. Noi siamo
    civici e siamo ben consci di cosa rappresentiamo verso gli elettori in questa alleanza. Non ci
    affascinano assetti particolari e variegate formule politiche. Non temiamo il cambiamento
    perché noi siamo il cambiamento, aperti a chi, come noi, vuole dimostrare di voler bene,
    davvero, a questa città.

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Flash news

L’on Falcone tra sindaci, ex sindaci e azzurri delusi continua a mettere radici in città

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L’eurodeputato Marco Falcone conferma di avere un suo nutrito seguito in città. Lo dimostra la folta partecipazione venerdi sera ad una riunione convocata via chat e con il passaparola.  Tra i presenti gli ex consiglieri Carlo Romano e Saro Trainito, l’ex sindaco Lucio Greco, l’ex presidente del consiglio Totò Sammito, l’ex assessore Totò Incardona. Amici storici dunque ma anche nuovi amici tra i delusi della gestione mancusiana.

Ed in effetti non sono state poche le lamentele emerse rispetto ai fatti interni di Forza Italia. Il chiacchiericcio che ha sollevato questa riunione è stato notevole: ad esempio la presenza di Trainito molto amico del capogruppo consiliare Antonino Biundo che nelle stesse ore era impegnato nella polemica a distanza con Nadia Gnoffo e Enzo Cirignotta, dell’ex sindaco Lucio Greco che potrebbe ritornare nel suo partito dopo la parentesi civica, un eventuale ingresso anche di Totò Incardona l’assessore più vicino a Greco.

Di certo i falconiani a Gela esistono e il tesseramento e il congresso dimostreranno la loro forza. I mancusiani insomma dovranno darsi da fare. Non possono dormire sonni tranquilli. Dulcis in fundo è arrivato pure il sindaco Terenziano Di Stefano (che di amici politici in comune  con Falcone ne ha diversi)  a chiedere aiuto all’ eurodeputato su alcune questioni importanti per il territorio. Lo stesso Di Stefano che per l’Oiv del Comune nominò la forzista falconiana Anna Comandatore, salvo poi ad essere costretto a ritirare la nomina per mancanza di requisiti.

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Politica

Casse risanate a Mussomeli

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Mussomeli- Nel corso della seduta del consilio comunale di venerdì 22 novembre 2024, il rendiconto 2023 del Comune di Mussomeli è stato approvato, e con esso è garantita la copertura del disavanzo di circa 1,1 milioni di euro.

Questo traguardo segna un passo storico verso il risanamento definitivo e la sostenibilità finanziaria del Comune.

“La gestione oculata delle risorse – dice il sindaco Giuseppe Catania-unita all’impegno costante dell’amministrazione ci permette oggi di guardare con fiducia al futuro.

Mussomeli torna così a essere virtuoso, con una situazione finanziaria solida che apre la strada a nuove opportunità per la crescita e lo sviluppo della nostra comunità.

Rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti al presidente del consiglio Gianluca Nigrelli, agli assessori Seby Lo Conte, Jessica Valenza, Michele Spoto e Toti Nigrelli, ai miei consiglieri Yosella Schifano, Salvina Mingoia, Rosalia Morreale, Calogero Misuraca, Salvatore Castiglione, Enzo Vullo, al Segretario Comunale, ai Responsabili di Area, agli uffici e a tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo risultato”.

Questa è la dimostrazione che insieme si può risanare un comune che avevo preso in dissesto e che adesso ha tutte le condizioni per programmare un  futuro migliore per il nostro paese!

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L’on.Mancuso (F.I):”il sindaco,frutto di inciucio politico, non provi più a spaccare il mio partito”

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” Il sindaco espressione scientifica di un inciucio politico, non si permetta mai più di entrare a gamba tesa nella vita interna di Forza Italia che è un partito unito dove ciascuno ha libertà di esprimere il proprio pensiero. Pensarla diversamente su un te ma non significa essere spaccati. Non ci interessa sapere chi Di Stefano riconosce e chi no in Forza Italia. Le elezioni noi le abbiamo perse, tutto il partito le ha perse, io le ho perse a Gela. Chi ha perso ha comunque il diritto di esprimere la propria opinione sui temi che riguardano la città tanto più se si tratta di dirigenti del partito”: interviene duramente sulle vicende locali come mai ha fatto prima l’on. Michele Mancuso.

Prende la parola dopo le vicende di questi giorni. La polemica cioè sul dissesto del Comune, con il capogruppo forzista Antonino Biundo che si dichiara collaborativo, i dirigenti Gnoffo e Cirignotta che prendono le distanze dalla linea morbida, Biundo che replica che la linea del partito la decide il segretario e il capogruppo con l’on Mancuso e , infine,il sindaco che getta legna sul fuoco riconoscendo come Forza Italia solo Biundo, Mancuso e Falcone e non chi ha perso le elezioni e ancora non si rassegna.

Mancuso non ha gradito queste dichiarazioni del sindaco e gli manda a dire che Forza Italia non ha bisogno dei riconoscimenti di un sindaco frutto del peggiore degli inciuci politici.

“Forza Italia è unita e ha le idee chiare.Quando la città ha bisogno e lui chiede aiuto interveniamo. Lo abbiamo fatto e lo faremo.Ma siamo all’opposizione, non abbiamo nulla a che vedere con lui e la sua coalizione. Come opposizione il nostro dovere è controllare e criticare quando necessario fuori e dentro il consiglio.Non ci provi più Di Stefano a mettere zizzania nel mio partito”

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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