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Cronaca

Ugl: la scuola sia il primo argine contro la violenza

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Roma – “Le drammatiche recenti notizie che giungono in merito ad episodi di allucinante violenza impongono delle riflessioni e delle prese di responsabilità. Occorre che, oltre le parole di circostanza e i buoni intendimenti, si operi concretamente nel tessuto sociale per fermare una marea che sembra sollevarsi sempre più forte. Ed è solo quello di cui veniamo a coscienza! Quanti casi sono nascosti sotto la polvere dell’omertà e della paura? Quante violenze sui minori e non solo sono oscurate da vetri spessi fatti di orrore e vergogna? Ecco, ci rivolgiamo al Ministro Valditara che in queste ore sta approntando un progetto affinché la scuola diventi veramente un baluardo contro la violenza. Per fare ciò occorre una totale condivisione di obiettivi e, soprattutto, una seria sinergia tra strumenti di educazione, conoscenza e, laddove necessario, denuncia”.

Le parole del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, sono velate di rabbia e puntano al cuore del problema.

Sono importantissimi gli approcci di tipo educativo, fondamentali alla crescita dell’individuo, ma accanto ad essi occorre che vi siano azioni concrete e definite. Pensiamo ad esempio a quanto è importante il ruolo dei docenti che sono i primi a confrontarsi con i ragazzi e a inquadrare eventuali anomalie comportamentali. Utilizzando questa opportunità, quello che già gli insegnanti fanno di propria sponte (spesso sono proprio questi ultimi ad accorgersi di problematiche serie) potrebbe trovare un alveo naturale in uno strutturato organismo scolastico interno agli istituti che ponga specifica attenzione a tali fenomeni. Non pensiamo a stravaganti soluzioni ma a una semplice struttura collegiale coordinata dal dirigente che, periodicamente faccia il punto della situazione segnalando eventuali sentori di criticità agli organi competenti. In tal modo anche le “sensazioni” che spesso arrivano ai docenti possono trovare un terreno di confronto che può condurre alla decodificazione di precisi comportamenti”. Il Segretario Nazionale non si sottrae alle difficoltà che possono essere riscontrate: “So bene come sia arduo e complesso rendere tutto ciò operativamente concreto, ma “approfittando” di un Ministro che dichiara e opera cercando il giusto riconoscimento del ruolo e del lavoro svolto nelle scuole, sarebbe una drammatica occasione persa quella di non perseguire certi obiettivi. Il primo, e non può essere altrimenti, è quello di creare un vero argine alla violenza facendo uscir fuori tutte le situazioni nascoste operando in modo che le vittime non sentano ulteriormente la solitudine della disperazione. Sarebbe un qualcosa di meraviglioso se la scuola riuscisse ad accompagnarle queste persone verso un futuro che non sia angoscia e terrore. Da parte nostra siamo pronti ad affrontare ogni tavolo per stabilire linee e normative che diano un senso a questa speranza e alla costruzione di una scuola sempre più pronta alle sfide che i tempi impongono“.

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Cronaca

Danneggiate in via Pisa alcune opere del progetto “Il Manifesto della vita”

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«Abbiamo appreso con dispiacere che alcune opere poste all’interno delle bacheche installate nei giorni scorsi in via Pisa, nella Preview del progetto “Il Manifesto della vita” condotto insieme a Farm Cultural Park, sono state strappate. Avremmo voluto dare la colpa al vento, ma così purtroppo non è». Così in una nota ufficiale sui loro canali social, i responsabili del progetto “Ué – Eventi urbani” rendono noto l’evento spiacevole in cui loro malgrado sono coinvolti.

«Ci dispiace tanto rendere noto questo episodio – si legge inoltre nel testo – , nei nostri canali vorremmo solo parlare di arte e bellezza, tuttavia crediamo giusto continuare non solo nell’opera di condivisione ma anche di sensibilizzazione che abbiamo intrapreso. Siamo convinti sia stato un gesto isolato. In questi anni la nostra comunità gelese è stata sempre attiva, pronta e sensibile nell’attenzione e nella cura di tutto ciò che insieme stiamo costruendo. Chiediamo ai nostri concittadini – conclude la nota – di continuare ad essere sentinelle sempre pronte a difesa della cultura, in ogni sua forma ed espressione. 

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Cronaca

Vittoria: non si fermano all’alt della polizia e si schiantano contro un’auto. Recuperata anche una pistola

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Intimano l’alt a due giovani in sella ad un motorino che procedeva “su una ruota”, ma per tutta risposta i ragazzi eludono il controllo mettendo in atto una serie di infrazioni al codice della strada, utili alla fuga, ponendo a serio repentaglio l’incolumità degli operatori di polizia e degli utenti della strada, dopo che i due giovani, nel cercare di guadagnare una via di fuga, impegnavano tutte le intersezioni stradali ad alta velocità, anche in senso contrario a quello consentito, omettendo di dare la precedenza nei tratti previsti e non curandosi della presenza di passanti. E’ accaduto a Vittoria.

I due giovani, durante la fuga, hanno lanciato una pistola per terra sul lato sinistro della carreggiata. L’arma rinvenuta dagli agenti è risultata essere “una pistola a salve”, priva di tappo rosso con relativo caricatore vuoto, che riproduce fedelmente una arma da fuoco tipo pistola semi-automatica come quella in uso alle forze dell’ordine. Mentre che gli agenti recuperavano la pistola, il ciclomotore impattava con un veicolo privato al quale non era stata data la precedenza. Considerate le gravi condizioni di salute dei due giovani, gli agenti hanno provveduto immediatamente ad allertare i sanitari ed altro personale del Commissariato per le attività del caso. Successivamente è stato accertato che il conducente risultava privo della prevista patente di guida e che il ciclomotore era sprovvisto di copertura assicurativa. Il magistrato di turno della Procura di Ragusa, ha effettuato il sopralluogo, acquisendo le immagini estrapolate dai vari sistemi di video sorveglianza, dalle quali emergeva la condotta dei due giovani, consentendo di documentare il momento in cui quest’ultimi andavano a scontrarsi con la macchina, senza che l’evento fosse immediatamente riconducibile alla attività di inseguimento da parte della Polizia. Uno dei due giovani è ricoverato in condizioni gravi, mentre l’altro ha una frattura al femore.

foto Franco Assenza

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Spostamenti uffici amministrativi:parla il direttore generale Asp2

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Il direttore generale dell’Asp 2 Ficcarra interviene con una nota sulla vicenda deglu uffici amministrativi. “Lo spostamento dei servizi e degli Uffici- dice il manager dell’Asp- è stato deciso a seguito della costatazione dell’inadeguatezza dei locali di Via Parioli agli standard, dichiarata dagli organi competenti, che poneva a serio rischio la sicurezza degli utenti e degli operatori, oltre all’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di ridurre i costi di affitto”.

“Non è ancora iniziato il trasloco degli uffici/servizi ma non appena avranno inizio le attività di trasferimento verrà data opportuna e tempestiva comunicazione al fine di evitare disagi agli utenti. Attualmente il cittadino che richiede una visita domiciliare riabilitativa deve dapprima recarsi in Via Madonna del Rosario per prenotare la visita, successivamente spostarsi in via Parioli, a circa 6 km di distanza, per ricevere l’autorizzazione da parte del Responsabile Sanitario ed infine recarsi in via Butera a circa 3 km per pagare il ticket.Tale organizzazione non rispetta certamente il principio di accentramento dei servizi né tantomeno di orientamento e prossimità degli utenti”.

“Con il nuovo modello organizzativo che si sta mettendo in atto la prenotazione della visita domiciliare, il rilascio dell’autorizzazione alla visita ed il pagamento del ticket avverranno nell’unica sede di via Butera consentendo agli utenti di accedere al servizio senza dispendio di tempo e di risorse”.

“Per ciò che concerne il trasferimento dei locali dell’ADI, il nuovo modello organizzativo imposto dal Ministero e dall’Assessorato Regionale della Salute prevede l’integrazione tra l’Ospedale ed il Territorio per una presa in carico globale del paziente,  pertanto la scelta di utilizzare i locali adiacenti l’ospedale, dopo costatazione di idoneità da parte del RSPP, mira ad assicurare una sempre più elevata prossimità per gestire al meglio il processo delle dimissioni protette dall’ospedale verso l’assistenza territoriale”.

” Il Servizio Veterinario è stato allocato presso l’unica sede autorizzata in quanto dotata di Sale Operatorie e strumentistica necessaria per erogare al meglio tale servizio.Oggetto di trasferimento sarà anche il Sert garantendo così il rispetto delle caratteristiche strutturali e di tutela della privacy previste dalla normativa vigente oltre all’unificazione di tutti i servizi afferenti al Dipartimento di Salute Mentale.

Continuano i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità che, non appena ultimati, entro la fine del 2025, tutti gli spazi verranno ampliati e ri-allocati secondo le nuove concezioni per l’assistenza sanitaria territoriale.

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