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Cronaca

Tutela del Lavoro: sanzioni per violazioni sulla sicurezza e per l’impiego di 4 lavoratori in nero

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Ragusa -Intensa attività dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro: sanzioni per violazioni sulla sicurezza e per l’impiego di 4 lavoratori in nero.

Nel corso della settimana, i Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Ragusa, unitamente al personale dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) contingente ispettivo in Sicilia, giunto in supporto da metà luglio per intensificare i controlli in materia di tutela e sicurezza del lavoro, d’intesa con la Regione siciliana, e con l’ausilio, lì dove necessario, dei militari del Comando Provinciale di Ragusa, hanno svolto una serie di controlli presso cantieri edili ed attività commerciali che hanno fatto emergere come in provincia ci siano, ancora, datori di lavoro che non ottemperino pienamente alle normative sulla sicurezza nei posti di lavoro o che impieghino dipendenti in nero.

I Carabinieri hanno infatti verificato come, in un cantiere edile di Scicli, vi fossero una serie di violazioni alle misure di scurezza di transito delle persone sui ponteggi così come i cavi elettrici che li attraversavano non fossero adeguatamente protetti. Per le mancanze rilevate è stato sanzionato l’amministratore dell’impresa edile ed è stato adottato il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale. Stesso provvedimento adottato anche nei confronti di un panificio di Modica, dove è stato trovato un lavoratore impiegato in nero, di un ristorante di Marina di Ragusa, dove i lavoratori in nero accertati sono stati due, e di una gelateria di Pozzallo, dove uno dei dipendenti era stato impiegato in nero.

La sospensione dell’attività imprenditoriale è un provvedimento che avrà effetto solo nel caso in cui i datori del lavoro non provvedano al pagamento delle relative sanzioni elevate per le violazioni in materia di sicurezza e per l’impiego della manodopera in nero.
Il bilancio dei controlli dei Carabinieri nel corso della settimana alle attività imprenditoriale si è sostanziato nel controllo di n. 31 posizioni lavorative (di cui n. 4 risultate, appunto, irregolari), la contestazione di sanzioni amministrative per un valore complessivo di quasi 22.000 euro e in oltre 11.000 euro di multe elevate

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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