La Consulta Gelese per la Disabilità interviene fermamente sulle vicende verificatesi nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale monotematico riguardante il trasporto disabili. Ciò che colpisce è il fatto che nonostante l’invito formulato dalla Consulta Gelese per la Disabilità a non strumentalizzare politicamente le vicende inerenti i gravi problemi della stessa disabilità il Consiglio Comunale ha preferito spostare l’attenzione sulle beghe partitiche piuttosto che concentrare i propri sforzi su una soluzione condivisa delle predette questioni. Lo stesso organismo ha infatti espressamente sottolineato che non esiste differenziazione tra trasporto verso i centri di riabilitazione e quello pubblico, affermazione ampiamente supportata dalle normative e dalla documentazione fornita dalla stessa Consulta ai consiglieri comunali presenti. Nonostante ciò vi sono stati consiglieri che hanno candidamente dichiarato di non aver votato, in favore dell’atto di indirizzo salvo poi astenersi, solo perché l’atto d’indirizzo chiedeva un proficuo confronto con le associazioni e chiedeva altresì l’immediata ripartenza del trasporto c.d. speciale e pubblico. Gli stessi hanno dichiarato di non aver compreso il collegamento col tema del medesimo consiglio comunale. Vi è di più i consiglieri di opposizione (Alabiso, Spata (Lega), Bennici (FDI), Farruggia(M5S), Scerra(Avanti Gela)) ed alcuni di maggioranza (Ascia e Orlando (PD)) hanno dimostrato ampia sensibilità e maturità nel raccogliere l’invito formulato dal Presidente della Consulta a differenza dei colleghi di maggioranza (Incardona Salvatore, Caci Valeria, Cascino Vincenzo, Morselli Giuseppe, Giudice Paola, Morselli Romina, Iaglietti Diego, Sincero Davide, Faraci Rosario) che in maniera “pilatesca” hanno preferito astenersi sulla questione dimostrando di non avere un reale e concreto interesse verso le impellenti e improcrastinabili esigenze dei cittadini con disabilità, problemi ricordiamo che per la stessa natura non dovrebbero avere appartenenze politiche e dovrebbero invece costituire un’ assoluta priorità per tutti i rappresenti presenti in consiglio comunale. A tal proposito, anche alla luce del fatto che non è stato possibile replicare alle dichiarazioni formulate nel corso delle affermazioni fatte dai consiglieri al momento del voto si rappresenta che non corrisponde assolutamente al vero il fatto che tutte le associazioni siano state coinvolte nella vicenda trasporto avendo invece il primo cittadino convocato solo alcune associazioni ed avendo escluso la Consulta dallo stesso confronto. Si rappresenta inoltre che anche la stessa Commissione Servizi Sociali ha preferito convocare la Consulta solo 24 ore prima lo svolgimento della riunione riguardante il trasporto disabili rendendo così difficoltosa se non impossibile la partecipazione. Creano forse disagio le osservazioni critiche sulle gravi carenze rivendicate dalla Consulta?? Crea forse disagio il fatto che il Comune ad oggi costringe alla reclusione forzosa numerosi cittadini con disabilità poiché non garantisce loro il trasporto pubblico? Questi erano infatti i temi indicati all’interno della mozione bocciata dalla maggioranza. Ai posteri l’ardua sentenza.
Infine fa riflettere anche la scelta operata dal Presidente del Consiglio Comunale dal quale ci saremmo aspettati una diversa sensibilità non solo perché anch’egli portatore di handicap ma anche per l’attività professionale svolta. Così come propugnato in campagna elettorale ci saremmo aspettati un voto favorevole in favore della mozione ed un deciso e fermo intervento sul tema oggetto del consiglio monotematico. Infatti ricordiamo che l’oggetto del consiglio monotematico era il trasporto disabili e non il trasporto AIAS così come asserito da qualche consigliere.
La Pasqua a Gela è una festa religiosa vissuta intensamente, che coinvolge non solo le comunità ecclesiastiche o i fedeli più attivi ma l’intera popolazione. Le tradizioni sono tramandate di generazione in generazione e restano ancora vivi nella vita dei cittadini che vi partecipano con fede.
Con la domenica delle Palme comincia la Settimana santa. La parrocchia della Chiesa Madre che custodisce le sacre effigi del Cristo e della Madonna Addolorata e che gestisce queste celebrazioni ha reso noto il calendario degli appuntamenti liturgici. Il Mercoledì Santo ricorda il processo di condanna a morte di Gesù: le statue del Cristo e dell’Addolorata sono portate nella Chiesa del Rosario dove i cittadini si recano per il rito del “Bacio dei piedi”. La processione è accompagnata dalle litanie, antichi canti struggenti delle “Lamentazioni”e cori bassi.
Il Giovedì Santo è il giorno della “Lavanda dei piedi”. Si ricorda l’Ultima cena in cui Gesù si china umilmente a lavare i piedi ai suoi discepoli ricordandoci di essere semplici e umili coi nostri fratelli in ogni momento. Le statue sacre vengono portate per le vie del centro storico Federiciano, fino in Chiesa madre, dove vengono infine deposte. Le chiese della città rimangono aperte fino a notte tarda. Ogni chiesa prepara il sepolcro in svariati modi. Tradizionalmente si soleva deporre, il giorno del mercoledì delle ceneri del grano su uno strato di bambagia su cui veniva lasciato germogliare, al buio e al caldo.
Una volta pronto e legato con dei nastri rossi, veniva quindi posizionato sugli altari per simboleggiare l’uscita alla luce del Cristo. Anticamente anche le campane delle chiese venivano legate per sottolineare che non avrebbero più suonato fino alla mezzanotte del sabato santo. Vengono spente tutte le luci nelle chiese ad eccezione di quella del sepolcro.
Il Venerdì Santo si ricorda la passione, la crocifissione e la morte di Gesù. Le statue in processione sono portate fuori dalla Chiesa Madre fino al Calvario. La processione è accompagnata dalle “Litanìe” delle donne addolorate. Poi giunti al Calvario, il Cristo è spogliato e messo in croce e l’Addolorata vien posta accanto a Gesù. I fedeli si raccolgono in preghiera in religioso silenzio. La sera il simulacro di Gesù viene portato in spalla dai marinai gelesi, seguita dall’Addolorata, per tutto il centro storico fino a giungere in Chiesa Madre e vi fa rientro alle 22.30.
Il Sabato Santo è il giorno in cui la Chiesa ci invita ad aspettare con la Madre di Gesù, la Resurrezione. Già dalle prime ore del mattino i fedeli si recano in Chiesa Madre per il funerale del Signore e per la sua sepoltura. Intorno alle 11:00 il simulacro viene estratto dall’urna e riposto sotto l’altare dove verrà coperto. Poi, l’Addolorata viene posta sopra lo stesso altare. La sera si celebra nelle chiese la Veglia Pasquale che culmina a mezzanotte con l’esaltazione della resurrezione di Gesù.
Il Sai MSNA di Niscemi, coordinato da Bruna Consoli, che ospita 15 minori stranieri non accompagnati, è stato lieto di ospitare l’associazione ADI S.C.A.R.L. presso la propria sede.
L’ ADI SCARL nasce dalla solida esperienza maturata dall’ Unione della Samot e Samo nel campo dell’ assistenza domiciliare. Eroga cure domiciliari in convenzione con le Aziende Sanitarie Provinciali della Regione Sicilia.L’ADI si rivolge a una vasta clientela che si trova in una condizione di indigenza. Per l’ occasione si sono omaggiati gli ospiti del Sai MSNA con delle uova di pasqua e una colomba in occasione delle festività pasquali. Un gesto ben gradito che ha portato un momento di gioia ed allegria tra i giovanissimi ospiti della struttura.
Il Comune annuncia con soddisfazione che sono previste cinque giornate di apertura dell’area archeologica delle Mura Timoleontee di Gela per il mese di aprile ovvero il 23, 24, 28, 29 e 30 , dalle 9:00 alle 13:00. Certo, se si considera che l’area che contiene un tesoro unico al mondo viene aperto su prenotazione e solo per miracolo per mancanza di personale di custodia, è una piccola vittoria.
Ma se si pensa che in altri siti le aree archeologiche sono sempre a disposizione dei visitatori che arrivano senza avvertire, è davvero una sconfitta della politica regionale che non riesce a garantire il minimo sindacale in fatto di numero di dipendenti.
“Un’occasione unica per riscoprire la storia millenaria della nostra città e ammirare da vicino uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia. Riscopriamo la nostra bellezza”. Si legge nell’invito divulgativo dei social.
Carto, occasione unica! Chissà quando capiterà ancora…..