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Cronaca

Truffa dello specchietto: 41enne netino denunciato

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Marina di Ragusa- Truffa dello specchietto: 41 enne netino denunciato dai Carabinieri di Marina di Ragusa. Oltre vent’anni di “carriera” criminale alle spalle, principalmente di furti e truffe perpetrate in lungo e in largo per tutta l’ Italia.

Dal siracusano al mantovano, dal trapanese a forlivese, dal crotonese all’anconetano; solo alcune, queste, tra le decine di province italiane dove un pluripregiudicato di Noto, più volte arrestato nel corso degli anni, colpiva le proprie vittime, specialmente persone in età avanzata. Ultima scorribanda in ordine di tempo sul litorale di Ragusa, da lui più battuta tra le province siciliane, con il suo cavallo di battaglia, l’ormai tristemente famosa truffa dello specchietto.

I fatti nel pomeriggio dell’ultimo giorno dello scorso febbraio, il copione lo stesso di sempre: incrocio tra la propria autovettura e quella di un malcapitato automobilista, simulazione di impatto tra gli specchietti con relativo finto danneggiamento ed infine immediata richiesta di risarcimento economico sul posto, scongiurando l’intervento delle compagnie assicurative. Vittima, in questa occasione, una 65enne pensionata ragusana che, consegnando al truffatore la somma di 150 euro, si è solo in un secondo momento accorta di essere caduta nell’ormai celebre trappola. Denunciati immediatamente i fatti ai Carabinieri di Marina di Ragusa, questi hanno subito dato il via alle indagini che, grazie alle immagini di videosorveglianza pubblica e privata del circondario, hanno permesso l’individuazione del truffatore ed il suo deferimento all’Autorità Giudiziaria iblea per il reato di truffa aggravata.

I Carabinieri ricordano a tutti gli utenti della strada di non acconsentire mai a dazioni di denaro in caso di presunti sinistri stradali, demandando sempre l’accertamento della reale dinamica dei fatti alle competenti compagnie assicuratrici tramite la compilazione del modulo di constatazione amichevole di incidente e, in ogni caso, rivolgersi immediatamente al numero unico di emergenza 112 qualora sospettino di essere incappati in simili tentativi di truffa.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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