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Giudiziaria

La Procura ha chiesto tre rinvii a giudizio per violenza, lesioni e minacce aggravate, un ventiseienne anche per tentato omicidio aggravato

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La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela ha concluso la fase delle indagini preliminari, condotte dal Commissariato di pubblica sicurezza, con la richiesta di rinvio a giudizio di tre individui coinvolti, a vario titolo, per i gravi fatti di reato verificatisi la notte del 28 gennaio 2021, quando un’auto in movimento venne raggiunta da diversi colpi d’arma da fuoco esplosi da una finestra. L’agguato avvenne in pieno centro abitato e una delle due persone che si trovavano a bordo del mezzo fu colpita di striscio da uno dei proiettili esplosi dall’abitazione degli imputati. Tra i contendenti era scaturita una lite per futili motivi. Nel corso dell’intervento della Polizia di Stato, al fine di sedare eventuali azioni ritorsive, due agenti del Commissariato di pubblica sicurezza riportarono gravi lesioni, condotte di cui gli imputati dovranno anche rispondere in giudizio. Nello specifico nei confronti di D.A.F., classe ’95, in atto detenuto per altra causa, la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per tentato omicidio aggravato poiché, dalla finestra della propria abitazione, esplose all’indirizzo delle parti offese più colpi d’arma da fuoco con una pistola cal. 7,65, uno dei quali attinse di striscio uno degli occupanti l’autovettura, questa raggiunta da svariati proiettili sul lato anteriore, sul parabrezza e sul finestrino anteriore lato destro. I tre sono altresì imputati dei reati di violenza e lesioni aggravate in concorso a pubblico ufficiale, in quanto aggredirono gli agenti della Polizia di Stato, intervenuti immediatamente dopo l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, per sedare una rissa scatenatasi in seguito all’agguato, tra chi esplose i colpi d’arma da fuoco e chi fu attinto dagli stessi, nonché per eseguire delle perquisizioni volte alla ricerca di armi. Tra i molteplici capi d’imputazione contestati agli imputati anche alcune azioni minatorie commesse con l’impiego di armi

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Giudiziaria

Cadono le accuse di maltrattamenti in famiglia

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Cadono le accuse di maltrattamenti ed un uomo viene prosciolto.

Il Gup del Tribunale di Gela ha assolto, a seguito di giudizio abbreviato, L.G.di 49 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia aggravati.

L’uomo, di origine pugliese ma residente a Gela da molti anni, era accusato di aver tenuto condotte violente in danno della compagna, e per di più, in presenza dei figli minori.

I legali difensori Rosario Lumia e Dalila Di Dio hanno optato per il rito alternativo, ritenendo che quanto acquisito in sede di indagini non fosse sufficiente a sostenere l’accusa in giudizio.

Nonostante la richiesta del Pubblico Ministero di una condanna a due anni di reclusione, l’imputato è stato assolto perché il fatto non sussiste.

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Giudiziaria

Deteneva un fucile a canne mozze, giovane gelese dai domiciliari in carcere

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La Polizia di Gela hanno arrestato un giovane di 25 anni, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Gela per il reato di detenzione di un fucile a canne mozze e ricettazione.

Il ragazzo, condannato con sentenza definitiva, deve scontare la pena residua di un anno, 6 mesi e 13 giorni di reclusione. Era già stato arrestato nell’agosto del 2023 poiché all’interno della sua abitazione deteneva illegalmente un fucile calibro 12 con canne e calcio mozzati, carico e pronto all’uso, provento di furto. L’arrestato, che stava scontando l’originaria pena a 2 anni e 6 mesi in regime di detenzione domiciliare, a causa di diverse violazioni – è stato segnalato per ben due volte per evasione – ha indotto il Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta ad emettere il provvedimento di revoca della detenzione domiciliare, sostituita con la detenzione in carcere.

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Giudiziaria

Incontro di maggioranza,sempre la stessa musica

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Gira e rigira gli argomenti sono sempre quelli: il bilancio stabilmente riequilibrato in primis, la Ghelas da salvare, i cantieri da aprire, i finanziamenti da non perdere, l’unione dei Comuni da far decollare. Tra i temi che non dipendono direttamente dal Comune ci sono la sanità al collasso e i musei chiusi. Anche nell’incontro di maggioranza la musica è stata questa.

Stessa musica per il rimpastino che serve a mantenere impegni presi dal sindaco in campagna elettorale. Un giorno sembra imminente, l’indomani sembra rinviato di molto e poi rinviato ma di poco. Questo – che lo nascondano o no poco importa- è segno di difficoltà politiche e problemi interno che fino ad un certo punto sindaco e maggioranza potranno dire che non esistono. L’unica certezza in tutta questa storia è che per i cittadini il 2025 sarà un anno di lacrime e sangue.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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