Il segretario di PeR e la commissione Ambiente e Sviluppo del movimento accendono i riflettori sulle compensazioni Eni del 2014.
“Sembra ormai distante anni luce il novembre del 2014, quando, al ministero dello sviluppo economico, alla presenza del MASE, del Comune di Gela, della regione sicilia, di eni spa e di Raffineria di Gela veniva firmato il protocollo d’intesa che metteva la parola fine sulla raffinazione tradizionale e apriva una nuova era industriale per la nostra città.
Eni si impegnava in quella sede ad investire nel nostro territorio un ingente cifra per la riconversione e la transizione verso l’energia biocompatibile e a compensare la popolazione gelese con 32 milioni di euro per risarcirla dai danni dell’industrializzazione” – si legge in una nota di Franco Liardo e dei componenti della commissione.
“Negli anni a seguire abbiamo sempre sentito evocare queste compensazioni collegate alle più svariate proposte, ma sappiamo con certezza solo che, circa 3 milioni sono stati spesi sulla ex casa albergo oggi denominata Macchitella lab, investimento a tutt’ora infruttuoso dato che è ancora chiusa e non fruibile. Noi di PeR crediamo che le compensazioni debbano essere spese, per evitare che il tempo continui ad erodere il valore delle somme, in progetti utili e che abbiano ricadute positive per la città e per i cittadini gelesi ed in sinergia con le somme derivanti dalle royalties, con criteri di economicità e trasparenza.E’ risaputo che PeR si è sempre detto contrario all’utilizzo delle royalties per il bilancio stabilmente riequilibrato e favorevole a progetti con ricadute economiche e ambientali come ad esempio il collettore fognario di via venezia e un nuovo piano di viabilità cittadina per razionalizzare il traffico e contenere le emissioni di CO2. Crediamo che nella sinergia tra royalties e compensazioni si possa incidere sullo sviluppo della cittàNegli anni abbiamo sentito dire di compensazioni da spendere nei modi più disparati, come ad esempio la proposta di ristrutturare la chiesa di San Domenico Savio, che dovrebbe invece essere riparata con i fondi dell’edilizia di culto. O forse le Chiese sono parte del patrimonio comunale?
“Allo scopo di fare luce sulle compensazioni Eni, che sono di tutti i cittadini gelesi, chiediamo all’amministrazione che rendiconti sulle compensazioni, chiarendo quali cifre siano già state spese e a quanto ammonta la cifra da spendere.Chiediamo che si programmi il futuro della nostra città”-: è la richiesta avanzata