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Cronaca

Tragedia ad Enna: scoppia un incendio e muore un uomo

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Enna – Tragedia ad Enna: divampa un incendio in una abitazione di via Sant’Onofrio che ha causato la morte di un uomo. Si tratta di Salvatore Antonio Carbone di 73 anni, barista in pensione.

Il rogo è stato spento dai vigili del fuoco e si è verificato, intorno alle 11,15, nella camera da letto ed ha investito il proprietario che non ha avuto scampo. Sulle cause dell’incendio sono in corso gli accertamenti.

La Procura di Enna ha aperto un’inchiesta per verificare cosa è accaduto in quell’appartamento allo scopo di verificare se emergono delle precise responsabilità. Secondo quanto emerge da una prima testimonianza, al vaglio degli inquirenti, dentro la camera da letto ci sarebbe stata una bombola dell’ossigeno, presumibilmente utilizzata dall’anziano che, se fosse confermata questa tesi, avrebbe avuto dei problemi respiratori.

Resta da capire in che condizioni è la salma per l’autopsia, in ogni caso è probabile che la Procura disporrà l’esame per accertare anche se l’ex barista sia morto prima dell’esplosione del rogo o se ha perso i sensi per via del fumo sprigionatosi dall’incendio. Tutte ipotesi che sono al vaglio degli inquirenti che, frattanto, stanno sentendo le testimonianze dei parenti e dei vicini ci casa.

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Cronaca

Fiamme in un appartamento di via Sturzo

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Un incendio si è sviluppato in via Sturzo in un appartamento sito al secondo piano di un edificio a pochi metri dal Liceo Classico.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e l’ambulanza mentre la zona è stata invasa dal fumo che esce dall’abitazione e da un odore acre.L’incendio si è sviluppato nei locali della cucina poco dopo che la proprietaria aveva cominciato a preparare il pranzo. Le cause sono da accertare.Non ci sono fortunatamente feriti.L’intervento è in corso e i danni sembrano notevoli.

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Cronaca

M5S: Regione raddoppi i posti UTIN dividerli tra Gela e Caltanissetta

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Palermo – “Le indiscrezioni che circolano a proposito della bozza dell’Assessorato Regionale alla Salute di rimodulazione della Rete ospedaliera e dell’applicazione che la nuova direzione strategica dell’ASP 2 di Caltanissetta, lascia presagire che l’ASP nissena intenda dimezzarli, smembrando l’UTIN con la divisione dei posti letto tra Gela e Caltanissetta.

Una giravolta che creerebbe due reparti inefficienti e provocherebbe nei fatti lo sperpero di milioni di euro investiti fino ad oggi dall’ospedale Vittorio Emanuele per l’attivazione dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Non vorremmo che la salute dei nostri bambini e delle nostre partorienti possa dipendere da equilibri politici, considerando il totale cambio di rotta verso un ospedale piuttosto che un altro e contravvenendo ad un decreto regionale del 2010 che assegna chiaramente al Vittorio Emanuele di Gela l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale.

Se ASP 2 e Regione vogliono dare risposte alla cittadinanza, raddoppino i posti anziché dividerli, raddoppiando anche la pianta organica”. Lo dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante che a proposito del dimezzamento dei posti letto del costituendo reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Tre arresti della Polizia

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Tre persone sono state arrestate dalla Polizia in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria. A Gela un trentaseienne, che si trovava sottoposto agli arresti domiciliari, è stato condotto in carcere, su diposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, dopo esserne stato denunciato quattro volte dai poliziotti del Commissariato per il reato di evasione.

Sempre a Gela gli agenti hanno tratto in arresto un 46enne, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, in esecuzione ad un ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela su richiesta della Procura della Repubblica. A Niscemi, infine, un 36enne indagato per reati concernenti il traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, è stato condotto in carcere su diposizione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela.

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