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Cronaca

Traffico di droga, gelese condannato e recluso in carcere

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La Polizia di Gela ha arrestato un 47enne in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento. L’uomo deve scontare la pena a 5 anni, 4 mesi e 25 giorni di reclusione, dopo essere stato condannato per il reato di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, commessi tra il 2021 e il 2022 a Gela e Licata. L’arrestato è stato condannato anche al pagamento della multa di 24mila euro. Dopo gli adempimenti di rito il condannato è stato condotto al carcere di Gela.

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Cronaca

E’ a Roma il giovane calatino scomparso

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Sta bene e si trova a Roma, il giovane ventottenne di Caltagirone di cui si erano perse le tracce da alcuni giorni. Salvo Gallo è stato ritrovato nella capitale, dove è stato intercettato tramite la targa della sua macchina, grazie alle telecamere di video sorveglianza e mediante il sistema dell’infotarga. L’attività investigativa avviata dagli agenti della squadra investigativa del commissariato di Caltagirone, coordinata dal vicequestore Alessandro D’Arrigo, è stata tempestiva. Tanta apprensione da parte dei familiari che avevano lanciato diversi appelli sui social.

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Cronaca

Controlli dei Carabinieri sulle strade per il Capodanno

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Ragusa – È scattato tra il 31 dicembre ed il primo gennaio il piano di controlli messo in atto dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa, finalizzato a contrastare le più comuni violazioni al Codice della Strada, con particolare attenzione alla repressione del fenomeno della guida in stato di alterazione alcolica, tristemente diffuso in occasione dei festeggiamenti per l’inizio del nuovo anno. Solo nell’arco delle 48 ore a ridosso del capodanno, infatti, i Carabinieri del capoluogo ibleo hanno sanzionato tre automobilisti sorpresi al volante con un tasso alcolemico eccedente i limiti consentiti; per due di loro è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria, stante il livello particolarmente alto di concentrazione alcolica registrato dai Carabinieri nel corso del duplice controllo attraverso l’etilometro.

È stata proprio questa la causa del ribaltamento di una Smart avvenuto in corso Italia la notte di San Silvestro; l’auto, condotta, da un giovane ragusano, dopo essere andato a collidere autonomamente contro un’autovettura parcheggiata a margine della strada, ha perso aderenza e si è ribaltata su di un fianco. Fortunatamente illeso, il guidatore che aveva un tasso alcolemico di circa 3 volte superiore al consentito.

Ma non solo i comportamenti alla guida in stato di ebbrezza, purtroppo, sono stati oggetto delle attenzioni dei militari che, nel corso dei servizi predisposti per garantire la sicurezza stradale durante le Festività, hanno sanzionato, secondo quanto stabilito dalla nuova normativa recentemente introdotta dal nuovo Codice della Strada, gli utenti alla guida di monopattini elettrici privi del casco obbligatoriamente previsto e sorpresi nell’utilizzo del telefonino cellulare alla guida che, ricordano i Carabinieri, comporta oggi una sanzione amministrativa da 250,00 a 1.000,00 euro, la perdita di 5 punti dalla patente di guida e la sospensione della stessa per un periodo temporale variabile a seconda del punteggio residuo .

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Cronaca

Arrestato in Romania per l’omicidio Barone del 2022

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Ragusa – A conclusione di un’articolata indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Ragusa e condotta in stretta sinergia dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ragusa, della Compagnia CC di Modica e della Stazione CC di Ispica, il 31 dicembre 2024 è stata notificato un Mandato di Arresto Europeo emesso dal GIP presso il Tribunale di Ragusa, nei confronti di un 35enne rumeno, già domiciliato in Ispica, indagato, in concorso con altri due connazionali, per i reati di “omicidio aggravato in concorso, rapina aggravata in concorso e uccisione di animali in concorso”.

L’omicidio in argomento è quello di BARONE Giuseppe, 79enne, pensionato di Ispica (RG), brutalmente assassinato la notte tra il 25 e il 26 dicembre 2022. La vittima, sorpresa all’interno della propria abitazione, era stata dapprima immobilizzata su una sedia e colpita ripetutamente con calci e pugni e con un corpo contundente al capo e in diverse vitali regioni del corpo, per poi essere abbandonata agonizzante su un letto, ove per le gravi lesioni provocategli dagli autori del delitto, era deceduta. L’indagato, insieme agli altri due correi, è anche ritenuto responsabile dell’uccisione, con l’aggravante della crudeltà, di un pappagallino tenuto dalla vittima all’interno della stessa abitazione, avendo decapitato l’animale verosimilmente con il fine di indurre Barone a rivelare il luogo ove custodisse denaro e/o oggetti di valore.Nel corso del sopralluogo, era emerso che la porta d’ingresso dell’abitazione della vittima era stata forzata dall’esterno e dallo stato dei luoghi esaminato si poteva ritenere plausibile che la morte del Barone fosse scaturita a seguito di una rapina.

Dagli elementi raccolti su una serie di persone monitorate, si perveniva all’identificazione del cittadino rumeno, che nei giorni immediatamente successivi al delitto, aveva abbandonato precipitosamente l’Italia per fare rientro in Romania.Le indagini venivano quindi dirette all’approfondimento degli indizi acquisiti nella prima fase e di particolare importanza si sono rivelati gli accertamenti svolti sul luogo del reato da parte della Sezione Biologia del R.I.S. Carabinieri di Messina, il cui esito confermava l’ipotesi investigativa che attribuiva al cittadino rumeno la commissione del grave delitto: infatti, sull’abbigliamento indossato della vittima veniva rinvenuta una minuscola macchia di sangue appartenente all’indagato.

Il movente dell’omicidio è da ravvisare in una rapina compiuta dall’assassino per impossessarsi di denaro o latri beni custoditi in casa dalla vittima.  Il provvedimento nei confronti del cittadino rumeno, emesso nella seconda decade di ottobre 2024, è stato immediatamente esteso in ambito Schengen con l’emissione del Mandato di Arresto Europeo, proprio per via del fatto che l’indagato era ritornato nel suo Paese d’origine. I Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, tramite il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno, hanno pertanto attivato il collaterale organo di polizia rumena, fornendogli le risultanze dell’attività investigativa che indirizzavano alla cattura dell’indagato eseguita l’ultimo giorno dell’anno appena trascorso.

Allo stato l’indagato è detenuto in un carcere rumeno in attesa di essere estradato in Italia.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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