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Cronaca

Db: “Timpazzo sta entrando nel sistema dell’economia circolare. Con la sua posizione Greco si sta isolando”

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Frena il coordinamento regionale di Diventerà bellissima gioca la carta della difesa sulla vicenda della discarica di Gela per la quale parte della politica cerca di creare un movimento di opinione in grado di scongiurare l’ampliamento. Lo fa con argomenti di carattere economico e scientifico. Perchè i rifiuti sono una risorsa a Gela come nel mondo ed esistono metodologie industriali in grado di trasformali e produrre energia. Più ce ne sono, più si può creare businnes. Ecco cosa pensa il coordinamento regionale di DB:

“Su richiesta della Regione si legge in una nota a firma del coordinamento regionale, provinciale e locale di Diventerà bellissima – per i prossimi 4 mesi saranno conferiti nella discarica gelese di Timpazzo rifiuti indifferenziati provenienti da quella di Lentini ormai satura. Un passaggio fondamentale per evitare una nuova crisi dei rifiuti sull’isola, oltre che un segno di solidarietà tra i comuni.

Dispiace constatare che su questa soluzione istituzionale e solidale insorgano Pd e M5S per chiaro  opportunismo politico e annuncino, come dichiarato dal segretario cittadino dem Guido Siragusa, azioni di protesta, manifesti, ma ognuno è libero di seguire la propria linea politica.

Quello che non è giustificabile è però che il sindaco di Gela, figura istituzionale, abbia organizzato per domani mattina un sit-in di protesta proprio davanti all’ingresso della discarica di Timpazzo. Scelta che giudichiamo inopportuna e per niente tranquillizzante nei riguardi della popolazione nonché un chiaro attacco ingiustificato e insensato al Presidente della Regione Siciliana.

Infatti quella che è definita discarica di Timpazzo, in realtà è – come opportunamente ha fatto notare il commissario cittadino di Diventerà Bellissima Michele Orlando – un moderno impianto per il trattamento meccanico e biologico della frazione residuale dei rifiuti urbani non pericolosi con una potenzialità di 280 tonnellate di rifiuto indifferenziato al giorno e in grado di produrre biometano.

L’impianto è stato anticipatamente consegnato nel 2019 ed inaugurato solennemente da Musumeci alla presenza di tante autorità fra cui tutti i sindaci dell’ ATO in liquidazione, compreso il sindaco di Gela Greco, e anche del segretario Di Cristina del Pd e altri dello stesso partito.

La posizione contraria del sindaco Greco al conferimento di rifiuti nella discarica dopo la chiusura per esaurimento di alcune discariche, nonostante il parere favorevole rilasciato dalla commissione tecnica, di fatto lo isola dagli altri 5 sindaci della Srr4 e lo avvicina a quella di opposizione politica contro il governo regionale del Pd e de M5S contrari all’aumento dei conferimenti.

In una nota congiunta i cinque sindaci componenti della Srr4 Filippo Balbo sindaco di Butera, Gianfilippo Bancheri sindaco di Delia, Vincenzo Marino sindaco di Mazzarino, Massimiliano Conti sindaco di Niscemi, Nino Cammarata sindaco di Piazza Armerina si sono posti la  domanda: “Quali le vere motivazioni che muovono il PD, il M5S e il sindaco Greco sui conferimenti a Timpazzo?”.

Lo accusano di essere la stampella degli oppositori del governo regionale, di mancanza di solidarietà nei confronti dei comuni della Sicilia impossibilitati a conferire rifiuti nella discarica di Lentini oramai esaurita. Gli rinfacciano che di questa solidarietà ha beneficiato anche la provincia di Caltanissetta negli anni passati.

Sulla questione il presidente della SRR, dott. Filippo Balbo, sindaco di Butera esprime profondo rammarico e disapprovazione sul metodo di disinformazione promosso dal sindaco della città di Gela, che pur essendo la città più grande dell’ambito, detiene appena un terzo delle volontà giudicante, nonché verso i partiti e i movimenti di opposizione al governo regionale che cavalcano la tigre delle suggestioni per pura propaganda elettorale.

Da chi amministra le istituzioni ci si aspetterebbe un impegno comune per dare conforto ai cittadini, così come stanno facendo il CDA e alcuni dei comuni soci della SRR che da un anno sono impegnati ad abbattere i costi dei conferimenti e per tenere pulito il proprio territorio raggiungendo alti valori di differenziata, di cui purtroppo Gela è fanalino di coda di tutto l’ambito.

Inoltre, così come sollevato dalle forze politiche moderate della città di Gela, ma anche dai sindaci di alcuni comuni soci, la piattaforma di Timpazzo sta entrando nel sistema dell’economia circolare dei rifiuti perché è già in itinere un percorso condiviso con multinazionali del mondo energetico per generare un impianto che utilizza alcune frazioni di rifiuti, quale la FORSU ( come da foto) per la produzione di biometano ed energia.

I componenti nisseni della Direzione Regionale di Diventerà Bellissima Giovanna Candura, Alfonso Cipolla, Gianfranco Fuschi e il Coordinatore provinciale Paolino Mattina, stamattina in seguito ad una riunione telematica a distanza con il Coordinatore regionale di Diventerà Bellissima avv. Gino Ioppolo, hanno concordato la diffusione della nota a proposito del sit-in organizzato per domani 8 luglio davanti Timpazzo.

Ritengono del tutto negativa, controproducente e soprattutto immotivata questa iniziativa del sindaco Greco. Lo invitano a seguire comportamenti più istituzionali e alla collaborazione con l’ente Regione Siciliana. Lo esortano a non creare problemi ma ad impegnarsi a risolverli. Gli ricordano che un sindaco ha l’obbligo di rappresentare l’intera città e non di fiancheggiare iniziative politiche di una limitata parte dei partiti locali”.

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Sicilia. Pasqua, Conflavoro: “Attesi 1,8 milioni di turisti”

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Secondo le stime del Centro Studi di Conflavoro, a Pasqua, complici i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, vacanze più lunghe e mete affollate in tutto lo Stivale: partiranno 12,5 milioni di italiani cui si aggiungeranno 2,8 milioni di stranieri, per una spesa totale di 5,2 miliardi, il 33,3% in più rispetto al 2024.

Cresce anche la spesa media pro capite, che sfiora i 400 euro (+5-10%). La durata media dei soggiorni sale da 3,6 a 4,2 notti. Con l’aumento dei prezzi alberghieri (+6,9%, tra 80 e 130 euro a notte) e dei pacchetti vacanza (+8,7%, tra 600 e 800 euro per una settimana), il costo complessivo di una vacanza sarà tra 1.130-1.300 euro a persona, su cui peserà anche l’eventuale viaggio aereo, con 90 euro di media a tratta per i voli nazionali e 177 euro per quelli internazionali.

Il turismo pasquale del 2025 è un segnale forte di fiducia e vitalità economica nonostante le tensioni globali, con ricadute dirette su ristorazione, commercio locale, servizi culturali e mobilità”, commenta Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro. “Secondo le nostre elaborazioni, il record di 567 mila posti di lavoro in più segnerà un incremento di reddito mensile di oltre 879 milioni, dimostrando ancora una volta come il benessere diffuso sia motore di crescita per il Paese. Dobbiamo comunque evidenziare che il 43% delle famiglie in partenza ha avuto necessità di ricorrere a prestiti”. 

Le famiglie rappresentano il 40% dei viaggiatori, con una spesa giornaliera tra i 150 e i 200 euro – spiega Sandro Susini, direttore del Centro Studi di Conflavoro – ma anche i giovani (30% del totale) si muovono numerosi, privilegiando viaggi brevi ed economici, spendendo 70-100 euro al giorno. Le mete più gettonate saranno Lazio (3 milioni di turisti), Toscana (2,5 milioni), Campania (2 milioni), Sicilia (1,8 milioni) e Puglia (1,5 milioni), con Roma in testa grazie all’effetto Giubileo. Il turismo diffuso favorirà anche città d’arte come Firenze, Venezia, Napoli e Milano, ma anche destinazioni balneari e culturali.

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Condotte illecite e antisociali, il Questore emette 17 provvedimenti

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Diciassette provvedimenti applicativi di misure di prevenzione nei confronti di persone che si sono rese responsabili di condotte illecite e antisociali nel territorio della Provincia nissena, sono stati emessi dal Questore, Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura.

Sette provvedimenti riguardano l’ammonimento per violenza domestica o atti persecutori nei confronti di un 34enne di Niscemi, abituale assuntore di stupefacenti, il quale è solito inveire contro i genitori conviventi con minacce e percosse; di un 22enne di Riesi per reiterate condotte moleste e intimidatorie nei confronti dell’ex fidanzata; di un 43enne di Mazzarino per aver provocato lesioni personali alla propria moglie; di un 58enne di Butera per le minacce e le percosse inflitte all’ex moglie alla presenza dei figli minori; di un 40enne e di un 38enne, entrambi gelesi, per percosse e minacce nei confronti delle mogli e di un 60enne nisseno per le continue minacce e frasi ingiuriose indirizzate all’ex compagna. Tre provvedimenti Daspo, divieto di accesso in luoghi dove si disputano manifestazioni sportive, sono stati emessi nei confronti di tre niscemesi, denunciati dal Commissariato perché trovati armati all’interno dello stadio. I soggetti per due anni non potranno recarsi agli incontri di calcio. Tre fogli di via obbligatori, con divieto di far ritorno a Caltanissetta per i prossimi tre anni, sono stati emessi nei confronti di pregiudicati catanesi denunciati dalla Squadra Mobile per truffa. Tre provvedimenti di avviso orale sono stati emessi nei confronti di un minorenne, tratto in arresto dai poliziotti della Polfer nissena per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; di un 50enne di Gela, tratto in arresto dalla Squadra Mobile per ricettazione di armi e di un altro 50enne nisseno, denunciato dalla sezione volanti per danneggiamento. Infine, un Daspo urbano è stato emesso nei confronti di un 20enne nisseno denunciato dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Caltanissetta per resistenza a pubblico ufficiale. Quest’ultimo per i prossimi due anni non potrà accedere o stazionare nei pressi di esercizi commerciali del capoluogo. Tutti le persone colpite da misure di prevenzione sono state invitate a tenere una condotta conforme alla legge.

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Truffa aggravata e riciclaggio ai danni dell’Unione Europea, sequestrati beni e denaro

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Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea — ufficio di Palermo -, ha emesso un decreto di sequestro preventivo anche per equivalente su beni mobili, immobili o societari, nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, di frode in danno a fondi dell’Unione Europea, riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla concorrenza della somma complessiva di circa 700.000 euro.

L’indagine ha avuto origine da una serie di accertamenti e di attività info-investigative eseguite, in co-delega, dal Centro Operativo Dia e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo nisseno. L’attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento di Eppo, è stata condotta mediante riscontri incrociati corroborati da mirate interrogazioni alle varie banche dati, acquisizioni documentali e dall’analisi dei flussi finanziari che hanno consentito di ricostruire un articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, “ripulirli”. All’esito delle investigazioni è emersa, in particolare, la figura di quattro indagati, tra i quali due coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). Accanto a queste due figure “leader” è stata individuata, anche una terza persona che, sebbene non percettrice di redditi in determinate annualità, ha assunto formalmente la carica di titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo, senza tuttavia apparente esperienza in materia e peraltro residente in luoghi distanti geograficamente dalle sedi delle attività economiche. Un quarto soggetto che, non concorrendo nel reato presupposto e nella qualità di amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore agricolo, si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi il riciclaggio.A conclusione delle attività di indagine delegate da Eppo è stato possibile riscontrare, mediante articolate e complesse evidenze investigative, la commissione di truffe ai danni dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) e della stessa Agea, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’Ismea. Il trasferimento si è rivelato essere fittizio in quanto il bene è rimasto nella disponibilità degli indagati riconducendo il tutto ad una operazione di autofinanziamento attingendo da fondi pubblici. Inoltre, è stato riscontrato che i contributi percepiti dall’Agea sono stati reimpiegati a beneficio personale di uno degli indagati in cespiti aziendali e nell’acquisto di una macchina agricola e di un altro fondo. Parallelamente ai reati fraudolenti, sono state individuate anche condotte di autoriciclaggio e riciclaggio mediante articolate e complesse transazioni bancarie con reiterati trasferimenti di risorse finanziarie tra varie attività economiche facenti capo, di fatto e/o di diritto, agli indagati e sempre secondo un unico disegno criminoso, in modo da ostacolare la riconducibilità delle risorse finanziare al reato presupposto in frode all’Agea ed all’Ismea. Le attività investigative, come riconosciute dal Giudice per le Indagini Preliminari di Caltanissetta, hanno condotto alla contestazione dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nei confronti di due indagati, di autoriciclaggio nei confronti di tre degli indagati per avere reimpiegato in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di frode e, infine, di riciclaggio nei confronti di un indagato per avere trasferito denaro o altre utilità provenienti da delitto compiendo in relazione ad esso operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza criminale.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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