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Termovalorizzatori tra divergenze e scontri a distanza

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Si va verso l’ultima settimana di campagna elettorale e tra i temi che creano polemiche a distanza tra i candidati vi è quello dei termovalorizzatori.

Ormai è chiara la posizione di Caterina Chinnici che è favorevole per quella parte di rifiuto che non si può riciclare a impianti di ultima generazione ad emissioni zero o di poco conto.  Si al termovalorizzatore pulito anche se la Chinnici non dice dove va fatto e dove no.

Una posizione comunque chiara e che non è la stessa dei Dem  locali che da più di  un anno dicono ai gelesi con loro al governo  il termovalorizzatore non si farà.

Sul tema dej termovalorizzatori a distanza Cateno De Luca attacca Renato Schifani. 

“Lo abbiamo spiegato a Musumeci e cerchiamo di spiegarlo anche a Schifani – dice De Luca – nei termovalorizzatori non si brucia il sacchetto dell’immondizia perché ha un basso potere calorifico e serve più energia per farla bruciare di quanto ne produrrebbe; anzi non ne produrrebbe affatto.Negli impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti ci va la frazione secca. I termovalorizzatori non sono dunque la soluzione e non servono certo ad eliminare i rifiuti in strada.Inoltre, realizzare un impianto prevede un progetto, un bando, delle autorizzazioni e poi l’appalto ed i lavori. Ad oggi non si sa nemmeno dove farli.Si tratta di demagogia allo stato puro di uno Schifani che propone la parola termovalorizzatore perché non ha idea di come superare l’emergenza a breve termine.A conferma che Schifani ignora quanto fatto dal suo predecessore vorrei ricordare che è Musumeci a firmare, neppure due anni, fa il piano regionale dei rifiuti. E nel piano viene disposto che le frazioni di raccolta indifferenziata vadano nelle discariche disponibili. Non è possibile produrre alcun bando finché questo piano non viene modificato. Qualsiasi azione contraria sarebbe soggetta ad impugnativa ed eventuale condanna davanti al tribunale amministrativo».

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Attualità

Diabetici tornano a reclamare medici e servizi

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I 10 mila pazienti diabetici del distretto sanitario di Gela non possono contare su un servizio adeguato.

Gli incontri tenuti con l’Asp (l’ultimo ad ottobre) non ha sortito altro che promesse non mantenute. Ieri durante un incontro tra la commissione sanità presieduta da Floriana Cascio, l’assessore alla sanità Franzond, i presidenti delle associazioni Adi e Diabete 3 Albini e Puci sono emerse tante criticità a cominciare dalle lunghe liste di attesa dopo il pensionamento del diabetologo dott.Ponticello.

La stabilizzazione di un medico al suo posto non c’è stata. Le parti hanno concordato di tornare alla carica con l’Asp chiedendo 60 ore di diabetologia e l’equipe composta da diabetologo, diabetologo pediatrico, nutrizionista e psicologo come c’è a Caltanissetta

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Attualità

È stata completata l’acquisizione del 25% di Enilive da parte di KKR.Eni incassa 2,967 miliardi di euro

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Ottenute le necessarie autorizzazioni di
legge, Eni e KKR hanno dato esecuzione all’operazione prevista dall’accordo di
investimento, annunciato lo scorso ottobre, per l’acquisizione da parte di KKR di una
partecipazione pari al 25% del capitale sociale di Enilive.

L’incasso complessivo per il gruppo Eni, tenuto conto dei cash adjustments e di altre poste, risulta pari a 2,967 miliardi
di euro, compreso un aumento di capitale in Enilive pari a 500 milioni di euro per supportare il piano di crescita aziendale.
Enilive, con il suo business integrato, rappresenta un esempio significativo
dell’avanzamento del modello satellitare di Eni, confermato da una valutazione post-money pari a 11,75 miliardi di euro in termini di Equity Value per il 100% del capitale sociale di Enilive e dall’impegno di KKR a consolidare la sua posizione di partner chiave, tramite un accordo, annunciato al mercato il 18 febbraio scorso, per l’incremento della sua partecipazione in Enilive per un ulteriore 5%.

Il perfezionamento di questa seconda
operazione è subordinato al rilascio delle autorizzazioni delle autorità competenti.

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Cronaca

Balbo:”la persistenza di Zuccalá al governo è una iattura per Butera”

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Una versione diversa quella fornita dall’ex sindaco oggi consigliere comunale Filippo Balbo sulla movimentare seduta consiliare del 5 marzo riguardante gli atti propedeutici e il bilancio di previsione 2025/2027. Balbo la racconta così:

Una seduta molto importante poiché in gioco lo strumento economico finanziario con cui l’amministrazione dovrà operare e su cui la responsabilità, meglio dirlo, è del Consiglio Comunale.
La seduta si è aperta con le dichiarazioni spontanee dell’assessore Giovanna Donzella, fiore sempre sbocciato e valido per tutte le stagioni, specialmente in campo politico e partitico, data la onnipresenza nelle giunte che si sono succedute da decenni e che si è dimessa dall’appartenere al partito di FdI, se mai lo è stata, dopo i chiarimenti sulla stampa del deputato Totò Scuvera, che ha precisato la non adesione del partito all’amministrazione di Butera.
Quindi la consigliera Cristina Chimera, appartenente al gruppo misto, in opposizione al Sindaco, ha chiesto il prelievo del punto sul piano delle alienazioni, sollevando qualche dubbio sugli immobili inseriti, poiché quasi tutti con destinazione d’uso, richiamando la normativa vigente in materia, chiedendo lumi ai dirigenti in aula e allo stesso tempo mettendo ai voti la richiesta di un parere pro veritate all’assessorato regionale agli Enti locali, sempre per la garanzia verso i consiglieri che si devono assumere la responsabilità di votare atti.


Non si capisce come mai il sindaco e gli oramai esigui consiglieri a lui rimasti affezionati si siano irritati per tale richiesta di chiarimento, avrebbero dovuto supportare senza indugio, proprio per le garanzie che arreca, invece si sono arroccati su una polemica sterile, sintomo di insussistenza e nervosismo, sproloquiando su questioni che eludevano la discussione sul punto all’ordine del giorno, anzi manifestando pretese alquanto insolite e inusuali.
Il bilancio di previsione non corre rischi! Sarà analizzato e votato dalla nuova maggioranza che, sensibile alle esigenze della comunità, metterà in essere tutte quelle iniziative per andare incontro ai cittadini, circostanza che né il sindaco né la sua giunta né, altrettanto, il gruppo consiliare minoritario, che lo sostiene, hanno saputo fare da quando si sono insediati.
Dire che la persistenza del sindaco Zuccalà al governo della città è una iattura per il paese, per l’intera comunità e per il territorio è senz’altro superfluo, i cittadini se ne stanno accorgendo, se ne accorgeranno ancora di più e non basterà un carnevale o una sagra a mascherare il malgoverno che ci affligge.
Prima ci si libera da questa gogna e meglio è!

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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