“Abbiamo appena cominciato a provare nella chiesa di San Nicolò l’Arena, la più grande della Sicilia. La solennità e la maestosità di questo tempio spingono tutta la Compagnia a lavorare con impegno straordinario. Lo stesso impegno che i devoti di Sant’Agata si attendono da noi. Procederemo per tappe forzate perché, a parte il debutto del 26 gennaio, il primo importante appuntamento sarà quello con l’anteprima del 23 alle 20.30 riservata alle Autorità e alla stampa”
Lo ha detto Giovanni Anfuso, autore della drammaturgia e regista di “Agata, la Santa fanciulla”, un kolossal prodotto da Buongiorno Sicilia, con il sostegno di Isolabella gioielli, con venti persone in scena per narrare due vicende parallele: il martirio della Patrona di Catania così come descritto negli atti ordinati e pubblicati dal compianto mons. Gaetano Zito, e la storia – inventata ma che prende spunto da alcuni riferimenti storici – della ricerca delle reliquie e del tesoro della Santa durante i terribili bombardamenti che colpirono la città etnea durante lo sbarco Alleato. Con un ufficiale della polizia militare britannica deciso a riportare a Londra quella corona di Riccardo cuor di leone posta sulla testa del Busto reliquiario.
Tra le autorità invitate all’anteprima del 23, anche i dirigenti scolastici di Catania.
“Anche per promuovere l’iniziativa – ha sottolineato Simone Trischitta, presidente di Buongiorno Sicilia – dei matinée a prezzo ridotto per gli studenti, che riscosse un notevole successo nel 2020, prima del lockdown causato dal Covid”.
Fu nel febbraio di tre anni fa, infatti, che “Agata, la Santa Fanciulla” debuttò con uno straordinario successo nella Badia. Adesso si sposta a San Nicolò l’Arena anche per ragioni di spazio: mentre si prova lo spettacolo, la Fondazione Oelle sta approntando all’interno della prestigiosa chiesa un’installazione video e sonora sulla Patrona e una mostra delle preziose fotografie di Phil Stern che documentano quello Sbarco Alleato in Sicilia di cui, in questo 2023, ricorre l’ottantesimo anniversario.
“La proposta culturale – ha sottolineato Trischitta – che mette insieme lo spettacolo su Agata e le due mostre si deve infatti alla collaborazione tra Buongiorno Sicilia, Comune di Catania e Fondazione Oelle Mediterraneo Antico. E ha la finalità di promuovere, soprattutto nei giovani, lo spirito identitario, il riconoscersi nelle nostre radici comuni. Per questo abbiamo lanciato l’iniziativa dei matinée a prezzo ridotto per gli studenti. E stiamo lavorando anche con sponsor e associazioni sulla possibilità di offrire ingressi gratuiti a giovani studenti meritevoli ma privi di mezzi”.
Intanto, come detto, la Compagnia sta provando “Agata, la Santa fanciulla”, interpretato, in ordine di apparizione, da Barbara Gallo (Madre Mirella), Sebastiano Tinè (Melvin Konner), Angelo D’Agosta (James Lanciano), Greta D’Antonio (Antonietta), Alessandro Romano (Orazio Pennisi), Davide Sbrogiò (Quinziano), Francesco Rizzo (Silvano), Giulia Messina (Agata), Elena Ragaglia (Afrodisia), Giuseppe Tomaselli (San Pietro) e Luciano Fioretto (Corifeo). Del coro fanno parte Vittoria Scuderi, Ilenia Scaringi, Mariachiara Di Giacomo, Francesca Castro, Giuliana Cantone, Giuliana Catania, Andrea Gigante, Manuela Grimaldi e Gloria Trischitta. Gli elementi scenici e i costumi sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, i movimenti scenici di Fia Distefano, le luci di Davide La Colla, l’aiuto regista è Agnese Failla e il fonico Enzo Valenti.
Al teatro gratis con la Compagnia Angelo Musco di Riesi, con la Rassegna “Butera in scena: un viaggio nel teatro siciliano”; gli appuntamenti teatrali a Butera su iniziativa della Pro Loco e con il patrocinio del Comune di Butera.
Domenica 17 novembre ore 20.30 la rassegna inizia al cine-teatro Don Giulio Scuvera dove andrà in scena con la grande opera brillante in due atti , cavallo di battaglia che ha vinto tantissimi premi in tutta Italia , ” Cu Siti, Chi Vuliti, Li Purtastivu Li Sordi ” per la regia di Guglielmo Gallè e la direzione artistica di Antonio Lana. L’ opera ambientata verso gli anni 50/60 tratta l’ usura .
Pasquale anziano benestante prestava soldi e riscuoteva con gli interessi, quando il suo stato di salute si aggravo’ inizio a riscuotere tutto senza prestare soldi piu a nessuno .Il nipote che andava sempre a farsi dare soldi dopo la morte de vecchio , chiese alla moglie del vecchio di mettersi insieme per poter usufruire dell’ eredità..ma dopo tante peripezie e colpi di scena, il vecchio si sveglia dalla morte apparente e ritorna a casa…il resto è da vedere con i suoi i colpi di scena che si susseguono durante la commedia con due ore di risate…
Questi gli attori : Salvatore La Rocca, Rosangela Volpe, Angelo Bellina, Giuseppe Forcella, Maurizio Giuliana, Alessandra Ficicchia, Salvatore Ministeri, Carmela Butera, Francesca Carruba, Cristian Perrotti, Nadia Toninelli, Luigi Liberale, Ester Carruba, Anna Selvaggio, Vincenzo Scibetta, Giuseppe Toninelli, Giusy Amodeo, Rino Cigno, Antonio Lana e Guglielmo Gallè.
Ci saranno anche le Donne del Vino, le amiche e colleghe di Marisa Leo, all’evento Women’s Voices il prossimo 25 novembre al Teatro Golden di Palermo. Nella Giornata Internazionale contro la violenza di genere, il concerto della Women Orchestra diretta da Alessandra Pipitone con cantanti e artiste ospiti di alto livello è infatti organizzato per sensibilizzare alla cultura del rispetto di cui si faceva promotrice la stessa Marisa Leo, la giovane donna e professionista del marketing del vino rimasta vittima di femminicidio circa un anno fa.
Il suo messaggio continua oggi ad essere tramandato dall’Associazione a lei dedicata, l’Aps Marisa Leo, cui andrà parte del ricavato del concerto Women’s Voices e dalle Donne del Vino di cui faceva parte. Annandrea Vitrano, Stefania Blandeburgo, Cristina Ramos, Deborah Iurato, Lidia Schillaci, Song’S Sisters, Maria Francesca Mazzara, Federica Foresta e Federica Neglia: queste tutte le cantanti ed artiste ospiti dell’evento dell’orchestra di tutte donne Women Orchestra, che saliranno sul palco per uno spettacolo all’insegna della musica e dell’impegno a favore di una società inclusiva.
Unico uomo sul palco del Teatro Golden sarà Mario Incudine, artista poliedrico e carismatico. «Essere l’unico uomo in mezzo a tante donne è una grande responsabilità. Vorrei incarnare l’essenza dell’uomo da cui non doversi difendere, ma quello da cui avere protezione e amore, sempre», ha dichiarato Incudine.
Il teatro Eschilo promuove due corsi. Si tratta di un laboratorio per fonici che apre le porte ad una possibilità di lavoro all’interno del teatro ed una full immersion nel mondo del doppiaggio con Monica Word.
Ci spiega tutto il direttore artistico Francesco Longo: