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Sul Cis,Gela è tradita dallo Stato:il sindaco chiede aiuto ai parlamentari

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“La città si sente tradita dallo Stato. Il riconoscimento del Cis (Contratto istituzionali di sviluppo) sono il giusto e dovuto risarcimento per il nostro territorio, vittima inerme in passato di un inquinamento ambientale pagato a caro prezzo”. Lo ha detto il Sindaco Lucio Greco, amareggiato da silenzio che aleggia attorno ai Cis, compreso quello dell’Area di Crisi Complessa di Gela.

Sono passati mesi ma non c’è ancora la firma sul decreto di finanziamento. “La nostra città non può perdere questo treno – ha sottolineato il primo cittadino – è tutto pronto da mesi eppure il Ministro delle Politiche di Coesione Sociale e per il Sud, Raffaele Fitto, non ha ancora apposto la propria firma sul decreto.

Il Sindaco Greco nei mesi scorsi ha avuto diverse interlocuzioni con il consigliere Michele Palma, capo della segreteria del Dipartimento delle Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Comune di Gela ha già completato da tempo tutto il lavoro propedeutico.

“Non capisco perché si continui a perdere tempo – dice Greco – Gela e Taranto sono città che hanno subito danni non quantificabili in ambito ambientale e di sviluppo oltre l’industria. Per questi motivi torno a chiedere l’intervento autorevole e indispensabile dei parlamentari nazionali eletti nel nostro Collegio affinché possano contribuire a fare chiudere, prima possibile, il provvedimento autorizzativo che coinvolge altri Comuni che rientrano nell’Area di Crisi Complessa di cui il Comune di Gela è capofila.

Ricordiamo che i Contratti Istituzionali di Sviluppo (Cis) sono uno degli strumenti che possono essere utilizzati per valorizzare e rilanciare il nostro territorio, attraverso investimenti e opere infrastrutturali di rilievo nazionale, interregionale e regionale.

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Attualità

Carcere di Gela, note di compiacimento per due agenti della Penitenziaria

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Ci sono anche due agenti che prestano servizio al carcere di Gela, tra quelli a cui oggi sono stare consegnate note di compiacimento in occasione del 208′ anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria.

Si tratta dell’Assistente capo coordinatore Angelo Alotto e dell’Assistente Salvatore Restivo. La cerimonia si è svolta presso la casa circondariale di Caltanissetta, alla presenza dei Direttori ed il Comandante degli istituti di Caltanissetta, San Cataldo e Gela oltre alle autorità civili, militari e religiose. 

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Attualità

Conoscere e vivere la dislessia: Aid Caltanissetta al comprensivo “Don Bosco”

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“Dislessia: conoscerla e viverla”. All’istituto comprensivo “Don Bosco” un incontro dedicato alla scoperta del mondo dei Dsa attraverso la presentazione delle loro caratteristiche generali e la testimonianza di un giovane socio della sezione nissena. Un momento di formazione e sensibilizzazione promosso infatti dalla sezione Aid di Caltanissetta, guidata da Mariangela Tandurella.

«Da piccolo pensavo fosse colpa mia – ha detto il giovane Giuseppe, che ha condiviso la propria esperienza -, poi quando è arrivata la diagnosi ho capito finalmente come studiare. Oggi, al Liceo, continuo a dare il massimo a scuola e alla mia batteria e a tutti i professori chiedo di valutare anche tutto l’impegno che, certe volte, non si vede. Ringrazio mia madre per aver da sempre creduto in me».

È stato inoltre fatto il punto sui servizi e sulle attività promosse dall’associazione sul territorio provinciale, con lo scambio di informazioni utili ed un confronto in un contesto di grande condivisione. «Grazie alla dirigente Rosalba Marchisiana per averci ospitato e alla sentita partecipazione di tutti i presenti», ha detto la presidente di Aid Caltanissetta, Mariangela Tandurella.

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Cronaca

Ricettazione: due denunciati a Niscemi

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Un trentacinquenne pregiudicato di Niscemi, è stato fermato dalla Polizia a bordo della propria autovettura. Durante la perquisizione del veicolo gli agenti hanno rinvenuto attrezzi e altro materiale, del quale l’uomo non ha saputo indicare la provenienza, un decespugliatore, una busta contenete posate e vassoi antichi in argento.

L’uomo, in un primo momento, ha riferito di aver rinvenuto gli oggetti nei pressi di un cassonetto della spazzatura. Attesa la giustificazione inverosimile fornita ai poliziotti, è stata disposta anche una perquisizione presso l’abitazione del soggetto, nel corso della quale è stato rinvenuto e sequestrato altro materiale, anche questo ritenuto sospetto e di probabile provenienza furtiva: lavatrici, svariati attrezzi da lavoro, trapani, seghe a scoppio, martelli demolitori, una macchina per il caffè, una stufa, saldatrici, monete antiche e, particolare che destava l’attenzione degli agenti, anche una bicicletta per bimbo. Nello sviluppo delle indagini gli agenti della Polizia hanno accertato che alcuni oggetti potevano essere stati già venduti ad un’altra persona, identificata in un 47enne, che si è reso responsabile di ricettazione, per aver acquistato materiale di provenienza furtiva. Quest’ultimo, raggiunto presso la sua abitazione, ha mostrato agli agenti di aver acquistato numerosi attrezzi da lavoro e, durante i controlli, ha confermato di averli acquistati dal 35enne per la cifra di 100 euro, a fronte di un valore di circa 800 euro. Le indagini della Polizia di Stato hanno consentito di individuare anche quattro persone che hanno denunciato di aver subito il furto presso la propria abitazione. I poliziotti si sono impegnati a rintracciare il piccolo proprietario della bicicletta rubata e, per la sua felicità, gliel’hanno restituita. I due uomini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Gela per il reato di ricettazione. Tutta la merce rivenuta è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. 

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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