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Sui rifiuti è botta e risposta tra l’assessore Liardi e l’ex vicesindaco Di Stefano

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«Le dichiarazioni rilasciate alla stampa locale da Terenziano Di Stefano, esponente politico che fino a poche settimane ha ricoperto la carica di vicesindaco, mi lasciano letteralmente stupefatto in quanto prive di qualsiasi fondamento giuridico e amministrativo. Ma soprattutto prive dell’elemento in questi casi decisivo: la verità dei fatti». Lo dice in una nota l’assessore all’Ambiente, Ivan Liardi.
«Mi fa piacere apprendere che l’amico Terenziano disponga di un autorevole pool di esperti. Mi sarebbe piaciuto, però, che durante lo svolgimento del suo mandato amministrativo, durato quasi quattro anni, avesse messo a disposizione questa preziosa risorsa per aiutare l’ente ad affrontare le annose e gravose questioni con le quali siamo chiamati a confrontarci giornalmente nel servire la collettività».
«Le dichiarazioni rilasciate da Di Stefano non meriterebbero replica. Eppure, nel rispetto della cittadinanza e della verità, non possono essere tralasciate».
«Così come è palese il tentativo da parte dell’ex vicesindaco di instillare un clima di forte tensione con il consiglio comunale, altrettanto evidente appare la chiarezza dei rapporti che questa amministrazione ha instaurato con l’assise civica su questa vicenda. Del resto il consiglio comunale, sul Pef rifiuti, si limita solo a un atto tecnico, la presa d’atto ai sensi dell’articolo 1 comma 683 della Legge 27 dicembre 2013 ( Legge di Bilancio). Approva invece le tariffe, altro passaggio meramente tecnico. Pertanto nessuna pressione politica è mai provenuta da parte di questa amministrazione comunale».
«È quanto mai importante avere ben chiaro che la mancata approvazione del Pef rifiuti costituirebbe per il Comune oltre al danno la beffa. Infatti, Tekra ha promosso un’azione giudiziale. Qualora l’ente dovesse soccombere, sarebbe costretto a pagare costi ancor maggiori, paragonabili a un servizio efficiente e svolto in maniera capillare, con parco mezzi nuovo e personale in numero adeguato. Invece è sotto gli occhi di tutti che siamo alle prese con un servizio che presenta limiti, seppure in questi anni ci siamo comunque impegnati ad apportare migliorie».
«Altrettanto gravi appaiono le affermazioni sulla presunta copertura finanziaria, circostanza che avrebbe consentito all’ente di sottoscrivere il nuovo contratto attuativo. Tale copertura non c’era, né avrebbe potuto esserci, in quanto gli strumenti finanziari, atti pubblici e facilmente consultabili, non prevedevano alcuna copertura per il nuovo servizio. Quindi non si era nelle condizioni tecnico giuridiche di poter sottoscrivere alcun contratto, la cui temeraria stipula ne avrebbe comportato la nullità. Mi sarei atteso dall’ex vicesindaco un minimo di conoscenza di queste basilari nozioni di buona amministrazione».
«Quanto alle insinuazioni su un irreale utile che il Comune realizzerebbe mediante il Pef, posso assicurare che per il mancato pagamento dell’onere relativo al conferimento in discarica nel periodo compreso tra luglio e dicembre 2021, sarà portato in detrazione in sede di revisione del Pef 2023. Per ciò che attiene, invece, gli oneri di conferimento non corrisposti nell’anno 2022, gli stessi non potranno che essere portati in detrazione nel Pef 2024, atteso che quest’ultimo si calcola con riferimento all’ultimo biennio».
«In merito ai dubbi sollevati sul fondo crediti di dubbia esigibilità, anche in questo caso i rilievi dell’ex vicesindaco, risultano infondati e fuorvianti. Si tratta, infatti, di una previsione stabilita dalla legge, che consente agli enti una previsione in misura massima dell’80 per cento. L’amministrazione comunale ha previsto una quota intorno al 37 per cento, dato molto verosimile se si considera la mancata riscossione dei tributi comunali, in media nell’ordine del 40 per cento».
«Sorprende anche la leggerezza di talune affermazioni dell’ex vicesindaco il quale, ritengo, non possa non sapere che qualunque servizio, prima di essere affidato, presuppone la relativa copertura finanziaria, e qualunque servizio affidato in mancanza di tale copertura risulterebbe illegittimo».
«Voglio infine rassicurare i cittadini: non pagheranno un solo centesimo di euro in più rispetto al reale costo del servizio sostenuto dall’ente. Servizio – conclude l’assessore Liardi – sicuramente migliore rispetto a quello attuale e che darà maggior decoro alla città».

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L’on Falcone tra sindaci, ex sindaci e azzurri delusi continua a mettere radici in città

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L’eurodeputato Marco Falcone conferma di avere un suo nutrito seguito in città. Lo dimostra la folta partecipazione venerdi sera ad una riunione convocata via chat e con il passaparola.  Tra i presenti gli ex consiglieri Carlo Romano e Saro Trainito, l’ex sindaco Lucio Greco, l’ex presidente del consiglio Totò Sammito, l’ex assessore Totò Incardona. Amici storici dunque ma anche nuovi amici tra i delusi della gestione mancusiana.

Ed in effetti non sono state poche le lamentele emerse rispetto ai fatti interni di Forza Italia. Il chiacchiericcio che ha sollevato questa riunione è stato notevole: ad esempio la presenza di Trainito molto amico del capogruppo consiliare Antonino Biundo che nelle stesse ore era impegnato nella polemica a distanza con Nadia Gnoffo e Enzo Cirignotta, dell’ex sindaco Lucio Greco che potrebbe ritornare nel suo partito dopo la parentesi civica, un eventuale ingresso anche di Totò Incardona l’assessore più vicino a Greco.

Di certo i falconiani a Gela esistono e il tesseramento e il congresso dimostreranno la loro forza. I mancusiani insomma dovranno darsi da fare. Non possono dormire sonni tranquilli. Dulcis in fundo è arrivato pure il sindaco Terenziano Di Stefano (che di amici politici in comune  con Falcone ne ha diversi)  a chiedere aiuto all’ eurodeputato su alcune questioni importanti per il territorio. Lo stesso Di Stefano che per l’Oiv del Comune nominò la forzista falconiana Anna Comandatore, salvo poi ad essere costretto a ritirare la nomina per mancanza di requisiti.

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Fidapa, il progetto “Cuore di mamma” approda all’ospedale Vittorio Emanuele 

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All’ospedale Vittorio Emanuele da questa mattina c’è una nuova stanza per le mamme in attesa ed i loro familiari in accompagnamento: si trova all’ingresso del reparto di ostetricia e ginecologia e fino a qualche giorno fa era un archivio. Adesso grazie al progetto “Cuore di mamma” della Fidapa, presieduta da Rita Spataro, è diventata una stanza accogliente con un bel murales realizzato dalle giovani del gruppo Fidapa Young guidato da Azzurra Buccinnà.

Un omaggio e insieme un abbraccio a tutte le donne, siano esse madri o meno. Il murales è stato realizzato da Buccinnà con Elisabetta Scordio e Sarah Giannone, hanno partecipato anche Nicol Monachella e Giada Incardona.

L’ospedale, attraverso le parole del dott. Alfonso Cirrone Cipolla, direttore sanitario, ha ringraziato la Fidapa per la sensibilità e confermato la volontà di rendere la stanza ancora più bella e accogliente, per il benessere delle donne in attesa e di chi sta loro vicino. 

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Focus della Cgil Sicilia martedì a Caltanissetta sulla condizione giovanile

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La condizione dei giovani in Sicilia tra diritto allo studio spesso negato, lavoro obiettivo lontano, servizi insufficienti, vivibilità delle città non garantita. Tra voglia di restare e necessità di emigrare. Se ne parlerà martedì 26 novembre a Caltanissetta presso la Biblioteca Scarabelli ( Corso Umberto I), a partire dalle 9.30, nell’ambito della settima manifestazione della Cgil Sicilia per il ciclo “Cambiamo il futuro della Sicilia”.


“Per costruire il futuro della Sicilia- dice Gabriella Messina, segretaria confederale della Cgil regionale- il protagonismo delle giovani generazioni è fondamentale. Un protagonismo che già si manifesta già con le tante iniziative di associazioni sorte che rivendicano il diritto di restare nella propria terra o di tornarci, un diritto che va affermato”.


In una Sicilia in cui la disoccupazione giovanile è al 31,2% contro la media nazionale del 16,7% e quella europea dell’11,2%, in cui i Neet superano il 45% la Cgil rivendica “un nuovo modello di sviluppo economico e sociale- dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- che possa dare risposte ai bisogni e costruire prospettive per le giovani generazioni”.

E’ un percorso che il sindacato vuole costruire insieme ai giovani:“le energie fresche e migliori della nostra terra- sottolinea Mannino- che possono dare un grande contributo allo sviluppo della Sicilia e che invece ogni anno perdiamo costringendole ad emigrare, per mancanza di opportunità e di un contesto in cui i principali diritti, a partire da quelli al lavoro e alla salute, siano esigibili”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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