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Successo per la IV edizione del premio “Laudato sì mi Signore”

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Il Premio nazionale “Laudato sì mi Signore”, giunto quest’anno alla IV Edizione, è andato in scena nella cappella dell’Immacolata alla Porziuncola, presso la Casa Francescana “S. Antonio di Padova”, oratorio pubblico di Manfria. Premiati il regista Pupi Avati, che in collegamento da Roma ha salutato e ringraziato  gli organizzatori dell’evento.

Altro riconoscimento è andato ad Angelisa Castronovo, produttrice del film di Claudio Uberti “Bocche inutili” ambientato nel 1942 nel campo di prigionia di Fossoli, dove furono imprigionati migliaia di ebrei italiani.

La professoressa Lina Orlando e la compositrice e direttore d’orchestra Maria Sicari  sono stati premiati invece per il costante impegno culturale e formativo profuso in tanti anni e come insegnante e come operatrice culturale, la prima; la seconda per il suo contributo dato alla musica attraverso le sue composizioni. Ha chiuso la serata fra scroscianti applausi l’attrice e soprano  Floriana Sicari, che ha cantato l’Ave Maria di Vladmir Vavilov.  Conduttrice dell’evento è stata Samanta Martorana. Ha curato la direzione artistica Gianni Virgadaula. Il Premio “Laudato sì” si è avvalso della collaborazione del Museo del Cinema “Pina Menichelli” e dei patrocini dell’Unione Cattolica Stampa Italiana e del Comune di Gela.

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Attualità

A Delia si investe sulla pulizia

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 Delia – Il Comune di Delia investe in nuove attrezzature per migliorare la pulizia del centro storico Delia – Il Comune di Delia continua a investire nel miglioramento della qualità della vita e del decoro urbano. Questa mattina il sindaco ha presentato la nuova spazzatrice automatizzata, che a breve sarà operativa per la pulizia di tutte le vie del centro storico.

“Come amministrazione non ci fermiamo, guardiamo sempre avanti e cerchiamo di migliorare il paese in cui viviamo”, ha dichiarato il sindaco. “Questa nuova spazzatrice ci permetterà di garantire una pulizia più efficace e costante delle strade del centro, contribuendo a rendere Delia più pulita e decorosa per tutti i cittadini e i visitatori”. Il sindaco ha inoltre ringraziato La SSRR Impianti per la collaborazione e la celerità con cui ha risposto alle esigenze del territorio, sottolineando l’importanza del lavoro sinergico tra Comune e aziende locali per migliorare i servizi alla comunità.

Per garantire l’efficacia delle operazioni di pulizia, l’amministrazione informerà la cittadinanza sui dettagli relativi agli orari e alle modalità di intervento tramite un’apposita ordinanza, che permetterà di rendere le strade libere e accessibili per il passaggio della spazzatrice. “La spazzatrice precedentemente in dotazione, di dimensioni più ridotte, continuerà a essere utilizzata per la pulizia del cimitero comunale, consentendoci di mantenere in ordine anche le aree più ristrette”, ha spiegato il sindaco. “Andiamo avanti, con risultati continui, sempre guardando al futuro e avendo a cuore il benessere dei nostri cittadini”.

Il Comune di Delia resta impegnato nel miglioramento continuo dei servizi e invita la cittadinanza a collaborare per mantenere la città pulita e accogliente.

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Dalla Regione 4mln per stipendi del personale delle Ipab

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Quattro milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) della Sicilia. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha liquidato agli enti i fondi per il 2024: 3,2 milioni di euro serviranno per pagare le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab e 800 mila euro saranno riservati, invece, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni dei dipendenti degli istituti definitivamente inattivi.

«Gli uffici, quest’anno, sono riusciti ad assegnare e liquidare i contributi in anticipo rispetto al passato – dichiara l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano – L’attenzione del governo Schifani è sempre stata massima sulle condizioni dei lavoratori delle Ipab, molti dei quali attendono numerose mensilità. Questi fondi, infatti, serviranno agli enti per regolarizzare la posizione stipendiale e contributiva dei dipendenti».

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Extracosti chiesti agli utenti dalle strutture private convenzionate con l’ASP di Ragusa. Vittima la deputata Campo

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Palermo – Esami diagnostici a pagamento con un extracosto rispetto a chi ha un ticket in esenzione totale, giustificato dalle strutture convenzionate come ‘tassa per le nuove tecnologie’.

Lo ha scoperto la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’ARS Stefania Campo che nelle scorse settimane si era recata presso una struttura sanitaria privata convenzionata con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa e al momento dell’esibizione della ricetta medica, la struttura le ha chiesto un extra costo per poter effettuare l’esame con un apparecchio di ultima generazione. Insospettita dall’accaduto, la deputata ha voluto approfondire la questione, interfacciandosi con altri pazienti e scoprendo un vero e proprio vaso di Pandora con un giro di extra costi che le strutture private del ragusano in convenzione con la locale ASP continuano a richiedere ai pazienti, giustificando l’obolo come tassa per poter utilizzare un macchinario di nuova generazione.

Scatta l’interrogazione al presidente della Regione e all’Asssore Regionale per la Salute. Nell’ambito del Piano straordinario per l’abbattimento delle Liste d’attesa e sulla scorta dei finanziamenti ricevuti dall’Assessorato regionale per la Salute, l’ASP di Ragusa ha comunicato lo scorso luglio di aver contrattualizzato con alcune strutture convenzionate n.7244 prestazioni diagnostiche, di cui: n.1022 Risonanze magnetiche; n. 834 Tac; n. 5388 Ecografie.

Nel mese di luglio l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa comunicava di aver arricchito il proprio parco tecnologico con un mammografo digitale che amplia e migliora l’offerta dell’Unità di Screening mammografico e diagnostica senologica. L’apparecchiatura, che si trova all’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla, ha una capacità in termini di risoluzione dell’immagine e di adeguatezza della diagnosi, di gran lunga superiore rispetto alle versioni precedenti.

“La scorsa settimana – racconta la deputata regionale Stefania Campo – mi sono recata dopo ben sette mesi dalla prenotazione, in una struttura convenzionata nel comune di Comiso per effettuare una mammografia. In questa struttura mi viene proposto di pagare una cifra extra, nonostante l’esenzione, per effettuare l’esame con un mammografo 3D di ultima generazione. Avendo obiettato che l’ambulatorio mi era stato assegnato automaticamente dal Centro Unico di Prenotazione e che se avessi voluto effettuare una prestazione a pagamento sicuramente non avrei aspettato sette mesi e l’avrei effettuata nel mio comune di residenza, mi viene risposto che allora sarei stata sottoposta a mammografia con l’apparecchiatura obsoleta, con l’avvertenza che, per le prossime visite, nonostante le prenotazioni del CUP, dovrà pagare ugualmente la prestazione. Vengo inoltre a conoscenza che il medesimo costo extra ‘supplemento nuovi macchinari’ era stato proposto a tutte le altre donne in attesa.

Un fatto gravissimo che a quanto pare avviene quotidianamente con migliaia di pazienti. Considerato chele risorse stanziate dalla Regione per l’ASP di Ragusa per abbattere le liste d’attesa sono stimate in 3 milioni di euro, esigo immediati chiarimenti da parte della Regione Siciliana”. Nella sua interrogazione la deputata Cinquestelle chiede alla Regione Siciliana se siano a conoscenza che alcune strutture convenzionate chiedono agli utenti quella che può essere a tutti gli effetti definita una “tassa per le nuove tecnologie”; in che modo vengono spesi dall’ASP di Ragusa i circa 3 milioni stanziati per le oltre 7000 convenzioni aggiuntive; se le convenzioni con le strutture private valgono solo per i macchinari obsoleti e non anche per gli apparecchi di ultima generazione in possesso delle strutture; se le risorse stanziate dalla Regione per l’ASP di Ragusa, stimate in 3 milioni di euro, siano state sottratte dalle risorse destinate al servizio sanitario pubblico; a quanto ammontano le risorse stanziate per l’ASP di Ragusa per gli anni 2022, 2023 e 2024 per il recupero delle liste d’attesa, e se sia stata rispettata (e in che modo) la ripartizione al 50 per cento tra pubblico e privato e ancora quali misure di controllo siano state adottate dalle strutture amministrative per evitare abusi o errori nella rendicontazione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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