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Politica

Stabilizzazione degli Asu dei Beni Culturali: posizioni a confronto

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PALERMO. «È urgente procedere alla stabilizzazione dei circa 260 lavoratori Asu che operano nei siti dei Beni culturali siciliani». È la proposta di Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia.

«Il governo regionale è certamente consapevole di questa necessità e lo ha ribadito nel corso di un incontro a Palazzo d’Orleans con una delegazione dei precari – dice Assenza – la soluzione da adottare è dare corso alla norma specifica che abbiamo approvato qui all’Ars all’interno della legge di stabilità del 2024, cioè il comma 2 dell’articolo 10. Finora è rimasta non attuata e ciò sta causando le legittime proteste degli Asu, che stanno scioperando con gravi ripercussioni sulla fruibilità dei siti culturali siciliani in un momento nevralgico per il turismo come la stagione estiva.

Si tratta, infatti, di professionalità indispensabili e per questo occorre prima possibile procedere alla loro stabilizzazione”.

“Devo dare atto che l’assessorato ai Beni culturali ha fatto tutto quello che c’era da fare sul fronte della stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali siciliani, ora la palla passa alla Funzione pubblica e all’Assessorato al Lavoro. Quello che è inaccettabile, invece, è che ancora oggi non esista una proposta univoca, risolutiva e concreta per chiudere una lunghissima stagione di precariato partita ben venti anni fa”.


Lo ha detto in aula il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca
“Questi lavoratori – ha affermato Antonio De Luca – sono indispensabili per la fruizione del patrimonio artistico e culturale siciliano, dobbiamo scongiurare uno sciopero che creerebbe un pessimo ritorno d’immagine per una regione già alle prese con altre grandi emergenze e anche per le casse della stessa. La norma per la stabilizzazione c’è, si deve solo decidere il modo di applicarla e questo può trovarsi solo se le parti si siedono subito attorno a un tavolo con l’obiettivo di pervenire alla soluzione entro breve termine”.

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Di Dio:”si al PD che mette da parte le frizioni.Legge elettorale da correggere”

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Francesco Di Dio, componente della direzione provinciale del Pd, ieri, avendo partecipato a Palermo alla iniziativa politica del PD sulle nuove Sfide in Europa (con la Presenza di Peppino Lupo Parlamentare Europeo, Stefano Bonaccini Presidente Nazionale del PD nonché Deputato al Parlamento Europeo, Alessandro Alfieri vice capo gruppo PD al Senato della Repubblica, Parlamentari Regionali del PD, Amministratori e Dirigenti del Partito) esprime vivo apprezzamento e condivisione sulla forte volontà di un Partito che vuole mettersi alle spalle le recenti tensioni e guardare avanti con spirito propositivo guardando i tanti problemi della Sicilia come Sanità, Siccità, Agricoltura, emersa unanimemente dai tanti interventi.

Altresì Il Presidente Bonaccini ha fortemente criticato la vigente legge elettorale nazionale che impedisce agli elettori di poter scegliere i propri rappresentanti al Parlamento Nazionale, dicendo che il PD proporrà la modifica di questa infausta legge elettorale ritornando alle preferenze, e nel caso non dovesse essere modificata il PD andrà a scegliere i propri candidati al Parlamento Nazionale tramite le primarie di partito ovvero le cosiddette Parlamentarie.

Questa si ritiene una ottima iniziativa in quanto si consegna nuovamente il diritto al corpo elettorale di scelta dei propri rappresentanti al Parlamento Nazionale, evitando che in Parlamento vadano persone scelte dai Partiti spesso non per capacità ed impegno ma per logiche di appartenenza ai vari Leader delle forze politiche. Peraltro la legge elettorale con le preferenze è in tutte le altre competizioni elettorali Comunali, Regionali ed Europee.

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Celebrato il congresso di FdI a Caltanissetta

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Continua la stagione dei congressi in casa di Fratelli d’Italia. A Caltanissetta riconfermato alla guida del partito Vincenzo Lo Muto.

Il congresso si è svolto alla presenza dell’on. Totò Scuvera, dell’on.Eliana Longi e del sen. Raoul Russo. Si sono già svolti i congressi a Niscemi e a Riesi con l’elezione dove sono stati nominati coordinatori Francesco Bartoluccio e Nino Riccobene. Il 22 marzo sarà la volta di Gela, la città dell’on.Scuvera dove si attende di capire se si riuscirà ad arrivare ad una candidatura unitaria.

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Nuccio Vacca è stato riconfermato segretario del Partito comunista

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Nuccio Vacca è stato confermato segretario cittadino del partito comunista italiano al termine del primo congresso cittadino tenutosi stamattina all’Hotel Sileno alla presenza  del segretario cittadino Marco Filita.

Presenti al un congresso cominista molti ospiti tra cui  il sindaco Terenziano Di Stefano, rappresentanti  di Pd, M5s, Una buona idea e del mondo sindacale, il socialista Piero Lo Nigro e  l’avv. Paolo Cafà  per Sinistra italiana. 

 Nella sua relazione congressuale, Vacca ha affrontato i vari punti  che differenziano la politica del Pci da quella del governo di   ispirazione fascista della Meloni. Dalla politica internazionale con  la guerra in Ucraina, alla questione palestinese alla politica locale con il secco no dei  comunusti all’autonomia differenziata, alla privatizzazione di  scuola e sanità.

<In Italia, il governo di Giorgia Meloni, con le sue radici fasciste, rappresenta un pericolo per i diritti sociali e civili> – ha detto il segretario.

Ha  poi tracciato l’azione che il Pci deve svolgere: <è necessario rimarcare il carattere aperto della nostra azione e della nostra presenza sui territori, che deve assumere -zona per zona, Federazione per Federazione -l’obiettivo di dare uniformità e compiutezza alla nostra presenza, accentuando la nostra riconoscibilità e capacità di proposta politica, di declinazione concreta dei problemi e di risposta programmatica ai nodi presenti in questa o quella parte del Paese. Il nostro obiettivo non è quello di mantenere “fortini di resistenza”, ma di essere un’onda crescente che preme, si allarga e sfida le difficoltà del presente>.

 Poi l’appello all’unità delle forze progressiste. <È giunto il momento – ha detto-  di superare i personalismi e lavorare insieme alla costruzione di un fronte democratico, progressista e antifascista, per difendere i valori fondamentali della nostra Costituzione. E’ cruciale che la parte progressista della nostra società si unisca per contrastare le forze reazionarie e costruire insieme un futuro migliore, in cui i diritti di tutti siano garantiti e rispettati. La strada è difficile, ma solo attraverso l’unità e la solidarietà potremo affrontare le sfide che ci attendono>

Sono stati trattati i temi locali con il sindaco Di Stefano che ha evidenziato i punti comuni con il Pci suo alleato della prima ora lanciando l’appello all’unità. Ma Paolo Cafà intervenendo ha contestato al Pci la presenza in una coalizione dove ci sono pure pezzi di centrodestra e non solo forze progressiste.

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