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Cronaca

Somministrava alcolici a minori: la polizia denuncia titolare di pubblico esercizio

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La Polizia di Stato ha denunciato il titolare di un locale per aver somministrato alcolici a minorenni.

Nel corso di un controllo gli agenti hanno trovato numerosi ragazzi in fila per l’acquisto delle bevande alcoliche ai quali non veniva richiesto il documento per verificarne l’età.

I poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Caltanissetta nel fine settimana, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto dell’assunzione di alcol da parte dei minori, hanno proceduto al controllo di diversi esercizi commerciali.

Nell’ambito della predetta attività è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica il titolare di un locale ubicato a San Cataldo per il reato di somministrazione di alcolici a minori.

I poliziotti, infatti, all’interno dell’esercizio commerciale, munito di regolare licenza per intrattenimento danzante, hanno notato un bancone nel quale si somministravano bevande alcoliche.

Ad attirare l’attenzione degli agenti è stato, in particolare, un corposo assembramento di giovani che facevano la fila per l’acquisto delle bevande alcoliche senza che la persona preposta alla vendita e somministrazione, nonostante il loro aspetto facesse sorgere chiari dubbi sul fatto che fossero maggiorenni, richiedesse un documento per verificarne l’età.

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Cronaca

Cumulo di condanne, nisseno in carcere

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Un nisseno di 59 anni, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Caltanissetta in esecuzione al provvedimento emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale.

L’uomo deve scontare un cumulo di pene a 7 anni e 10 mesi di reclusione, poiché condannato definitivamente dalla stessa Autorità Giudiziaria, con sentenze divenute definitive, per i reati di ricettazione, detenzione di arma da fuoco, violazione degli obblighi e maltrattamenti nei confronti di familiari. L’arrestato, che aveva già espiato parte della pena in custodia cautelare in carcere, era stato trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa con relativo munizionamento, con la quale aveva minacciato i familiari conviventi; per questi fatti era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, che lo avevano denunciato per maltrattamenti e minacce. Il Tribunale di Caltanissetta con la sentenza di condanna ha applicato anche le sanzioni accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici e la sospensione dell’esercizio della potestà genitoriale durante l’esecuzione della pena. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato condotto in carcere.

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Cronaca

Donna muore a 41 anni fulminata da un infarto

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Il nuovo anno si apre con una triste notizia.Una donna di 41 anni, Angela Cinzia Cuvato, madre di 4 figli, è venuta a mancare nella notte per un infarto che non le ha dato scampo.

La donna si è sentita improvvisamente male mentre era in casa e i familiari l’hanno trasportata al pronto soccorso. Ma quando è arrivata ormai la situazione sanitaria della donna era gravemente compromessa ed inutili sono stati i tentativi dei sanitari di salvarla.

Una giovane vita spezzata anzitempo e una tragedia immane per i familiari e gli amici. I funerali si svolgeranno domani alle 15.30 alla Chiesa dei Cappuccini.

Al marito Luigi Marotta, ai figli, al fratello il consigliere PD Antonio Cuvato e ai familiari tutti le condoglianze de “Il Gazzettino di Gela”

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Cronaca

Arrestati gli autori di un sequestro

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Catania – Nelle prime ore di oggi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modica – supportati dai Reparti Investigativi dei Comandi Provinciali di Ragusa e Siracusa, che hanno contribuito allo svolgimento delle indagini – hanno dato esecuzione a due distinti provvedimenti restrittivi emessi dai GIP di Catania (sia presso il Tribunale ordinario che presso il Tribunale per i minorenni) nei confronti di soggetti originari e gravitanti nell’area siracusana che – fatta salva la presunzione di innocenza – venivano ritenuti gravemente indiziati , con i ruoli di mandanti, esecutori e carcerieri, dei sequestri di persona di 3 giovani avvenuti, in fasi diverse, a Scicli il 20 giugno dello scorso anno e che hanno suscitato profondo allarme nella città. 

Per la liberazione di uno degli ostaggi, non appena localizzato il giorno successivo, è stato necessario l’impiego del Gruppo d’Intervento Speciale (GIS) dell’Arma dei Carabinieri, così da evitare possibili reazioni e ulteriori conseguenze in danno del giovane sequestrato. L’operazione si concludeva con l’arresto in flagranza di uno dei custodi e il sequestro di una pistola, della quale il carceriere era in possesso.

Sotto la direzione della AG Catanese l’Aliquota Operativa della Compagnia di Modica proseguiva le investigazioni in ordine al grave delitto commesso con il fattivo contributo dei Carabinieri di Siracusa.  

Le indagini avrebbero quindi consentito di ricostruire il movente del sequestro del giovane, che si è ritenuto sia consistito in una ritorsione per la sottrazione di 4 chili di hashish, del valore di circa 15 mila euro, avvenuta a Modica il 19 giugno 2024 in danno di alcuni degli odierni arrestati, già fornitori di altre partite di droga in favore di giovani spacciatori locali. Il sequestro di persona avrebbe dunque avuto lo scopo di recuperare la somma di denaro a pagamento della droga, condizione per la liberazione del sequestrato.

Il commando, secondo la ricostruzione accusatoria – da verificare nel prosieguo del procedimento – un gruppo composto da otto siracusani armati di pistole, giungeva a Scicli per rintracciare coloro che si erano impossessati della droga, bloccando per alcune ore e picchiando selvaggiamente, con la minaccia delle armi, due giovani sciclitani, di cui un minorenne, per poi rilasciarli; subito dopo, nel quartiere Jungi di Scicli, il commando avrebbe sequestrato il giovane da loro ricercato che, sempre sotto minaccia armata, sarebbe stato caricato con violenza a bordo di una delle loro autovetture e trasportato a Siracusa. Nel tentativo di difendere il giovane dai suoi aggressori, un cugino del sequestrato veniva attinto ad una gamba da un colpo di arma da fuoco.  Anche l’ostaggio durante il tragitto veniva ferito alla spalla con un colpo di pistola, mentre tentava di lanciarsi dall’autovettura in corsa. A Siracusa sarebbe stato poi rinchiuso in un appartamento di via Privitera, nel popolare rione di Santa Lucia, utilizzato quale covo per lo spaccio della droga.

Le indagini, i cui esiti sono stati sin qui convalidati dai giudici, avrebbero permesso anche di delineare le dinamiche del gruppo che risultava dedito allo spaccio di stupefacenti.

Ai risultati investigativi sin qui ottenuti – suscettibili di ulteriori convalide in sede giurisdizionale – si è giunti attraverso l’acquisizione delle informazioni assunte dai testimoni, l’analisi dei dati acquisiti sulla base del vaglio delle immagini di videosorveglianza presenti sui luoghi.

Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Ragusa e presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Catania-Bicocca.

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