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Sindacale

Smart working alla Regione, Siad-Csa-Cisal scrivono ai Dirigenti

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generali: “Basta ostracismi”

Le leggi sono chiare e valgono anche in Sicilia: in piena pandemia da Covid-19 i lavoratori fragili devono tornare subito in smart working; principio ribadito dalla direttiva

firmata ieri dall’assessore regionale alla Funzione pubblica Marco Zambuto che lo prevede anche per chi è entrato in contatto con positivi o ha figli che seguono la didattica a distanza. Adesso non ci sono più alibi: gli uffici concedano il lavoro agile”. Lo dicono

Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del sindacato Siad-Csa-Cisal,

che ieri hanno inviato una nota a tutti i Dirigenti generali della

Regione Siciliana.

“La nuova ondata pandemica ha posto in zona arancione quasi il 40% dei

comuni siciliani e non c’è più tempo da perdere – continuano

Badagliacca e Lo Curto – Bisogna limitare i focolai negli uffici

pubblici dove i contagi sono ormai all’ordine del giorno, provocando

disservizi e mettendo a rischio la salute pubblica. Per questo siamo

pronti a continuare a sostenere i lavoratori fragili che, vedendo

ledere i propri diritti, si rivolgeranno alle autorità competenti”.

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Flash news

Alario (Ugl) chiede un confronto sulla programmazione dell’Unione dei Comuni

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“Una programmazione dettagliata che possa permettere di aprire i cantieri dei progetti finanziati con i fondi del ciclo 2021-2027, entro il 2026, è auspicabile e va sostenuta ma serve il pieno coinvolgimento delle parti sociali”.

Il segretario confederale Ugl Andrea Alario sottolinea che le Unioni dei Comuni costituite in provincia hanno un ruolo sicuramente importante per convogliare progetti e risorse finanziarie ma occorre un confronto costante con le organizzazioni sindacali e con il territorio.

Il segretario lo spiega all’indomani delle indicazioni emerse dalla riunione del consiglio dell’Unione, per quanto riguarda Gela, Niscemi e Butera. Il presidente della giunta Massimiliano Conti ha spiegato che le risorse potenziali ammontano a non meno di quaranta milioni di euro per i progetti dei tre Comuni, importo che potrebbe essere aumentato fino a un ulteriore venti per cento. I ritardi ci sono stati ma i tre Comuni hanno stilato un elenco di progetti, destinato a essere sottoposto al vaglio della Regione.

“Non va dimenticato – aggiunge Alario – che le parti sociali e le organizzazioni sindacali sono un presidio sui territori, per la legalità e il lavoro”. L’appello del segretario Ugl è diretto sia all’Unione dei Comuni, con Gela, Niscemi e Butera, sia a quella della “Sicilia centrale”, che mette insieme Caltanissetta, Delia, Enna, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco e Sommatino. Per il segretario, sarebbe necessario un confronto alla pari, tra istituzioni politiche, territoriali e organizzazioni sindacali, anche attraverso incontri periodici.

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Sindacale

Alario (Ugl) su accordo di programma:”serve istituire tavolo di concertazione”

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Il rinnovo dell’accordo di programma per l’area di crisi complessa di Gela “è un passo sicuramente molto importante”.

Il segretario confederale Ugl Andrea Alario commenta favorevolmente la decisione del governo regionale, che si aggiunge al sì già emesso dalla giunta comunale e dal Libero Consorzio di Caltanissetta. Il rinnovo si protrarrà per altri tre anni, con l’obiettivo di destinare agli investimenti i circa ventuno milioni di euro ancora a disposizione. “Serve un tavolo di concertazione con tutte le istituzioni e le parti sociali – dice Alario – come sindacato siamo in prima fila e vogliamo che la città e il territorio possano usufruire di risorse che gli spettano. Servono gli investimenti e servono misure a sostegno delle aziende, che a loro volta devono creare occupazione”.

Un tavolo permanente è stato indicato dal sindaco Di Stefano e l’Ugl si dice disponibile al dialogo con le istituzioni, con le imprese e con tutti i soggetti che stanno sul territorio. “I progetti devono concretizzarsi – conclude Alario – la città si svuota e tanti giovani vanno via proprio alla ricerca di certezze occupazionali. Siamo sicuri che gli investimenti con i fondi dell’area di crisi possano dare un sollievo a un territorio che patisce la crisi. Tutti dobbiamo essere responsabili e non perdere questa occasione”.

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Sindacale

Cgil di Caltanissetta sostiene domani lo sciopero dei magistrati

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Una riforma sbagliata quella della Giustizia che ricadrà sui cittadini e sui lavoratori.
Per questo la Cgil è stata a fianco dell’Associazione Nazionale Magistrati lo scorso 25 gennaio in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario e sarà presente all’ Assemblea cittadina organizzata dalla ANM di Caltanissetta in occasione dello sciopero nazionale indetto per il 27 febbraio.
“Riteniamo che questa riforma- dice la segretaria generale Rosanna Moncada- abbia come obiettivo quello di ledere l’indipendenza dei magistrati che è fondamentale per garantire il principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge ed e’ altresì evidente l’obiettivo di questa Riforma di controllare il lavoro della magistratura.


“La separazione delle carriere, lo sdoppiamento del CSM, la costituzione di un’Alta Corte che dovrebbe giudicare l’operato dei magistrati e la modifica delle prerogative del Presidente della Repubblica che attualmente presiede il CSM non risolveranno le criticità del sistema giudiziario.
Serve altro per costruire e garantire legalità ed è per questo che la Cgil aderisce a questa mobilitazione.
Se si volesse veramente garantire il diritto alla giustizia a tutti i cittadini e pensare a una Riforma che tuteli tutti occorrerebbe fornire il Ministero della Giustizia e i Tribunali di strumenti, di risorse e di personale.
“Ma per la Cgil questa mobilitazione si inserisce in un più vasto e importante impegno referendario a difesa della Costituzione e per la sua corretta applicazione, un impegno che vedrà l’intera Organizzazione mobilitata nei prossimi mesi.Saremo sempre a difesa della Costituzione ed è per questo che (dopo la raccolta delle firme, 4 milioni di firme raccolte a livello nazionale,) saremo impegnati a condurre una grande campagna referendaria per votare su 5 quesiti, 4 sul lavoro e uno sulla cittadinanza.
Il referendum rappresenta insieme alla contrattazione, alla vertenzialità e alla mobilitazione, quello strumento democratico che rimette al centro i diritti delle persone sanciti dalla Costituzione e messi in discussione da interventi legislativi che nel tempo ne hanno inficiato l’esigibilità.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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