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Cronaca

Smantellata Girgenti acque: politici coinvolti

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“Non potrà conseguire il riequilibrio economico”. Per questo motivo il tribunale fallimentare di Palermo ha dichiarato il fallimento della Girgenti Acque, già commissariata, e della società Hydortechne, società collegata anch’essa colpita da interdittiva antimafia. I timori preannunciati da questo giornale qualche giorno fa di un possibile fallimento che non poteva essere salvato dalla gestione commissariale si sono palesate.

Così, ai commissari arrivati dopo l’interdittiva antimafia ricevuta nel 2018, dopo l’indagine sulle assunzioni, adesso arrivano quello che era stato definiti dalla nuova dirigenza il “commissariamento dei commissari”, con tre curatori fallimentari che gestiranno le casse dall’azienda. Con più della metà della provincia (ad eccezione dei comuni “ribelli” che non hanno mai ceduto le reti) che resta sulla carta senza un ente fornitore, la distribuzione idrica adesso rimane di competenza al commissario nominato dalla prefettura, che però utilizzerà una contabilità separata, ripartendo da zero dopo una “mala gestio” che perdura da tempo e che aveva portato un debito stimato sui cento milioni di euro.

Una vasta operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento è in corso su tutto il territorio nazionale. Al centro di tutto ci sono i vertici, passati e presenti, della società Girgenti Acque. Militari dell’Arma dei Carabinieri e della Tutela per l’Ambiente, della Guardia di Finanza e personale della Direzione Investigativa Antimafia, stanno eseguendo una serie di misure cautelari personali nei confronti di diversi soggetti accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.

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Cronaca

Accusa un malore a casa e muore, tragedia per un gelese a Firenze

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Ha lasciato un vuoto incolmabile tra i familiari e gli amici che gli hanno voluto bene, la prematura scomparsa del cinquantottenne gelese Angelo Antonio Palmeri, deceduto a causa di un improvviso malore che non gli ha lasciato scampo mentre si trovava nella sua abitazione di Firenze.

Trasferitosi da alcuni anni nel capoluogo toscano, svolgeva la professione di autista di pullman per turisti. A Gela era molto conosciuto per la sua innata simpatia (che non ha mai fatto mancare sul lavoro) e per essere mite e buono, sempre pronto a dare una mano ai più bisognosi. Figlio del compianto Carmelo Palmeri, già primario di anestesia e rianimazione ed ex direttore sanitario negli anni ’90 dell’ospedale Vittorio Emanuele, Angelo Antonio lascia la moglie Giovanna e le figlie Chiara ed Elena. Immenso dolore per i fratelli Giuseppe, Pierpaolo e Rosanna.

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Cronaca

In via Lecce auto investe una donna che stava parlando con una vicina

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Investita da un’auto mentre sta parlando con una vicina di casa. Una donna è stata trasportata in ospedale perché ferita in un incidente provocato da una Ford. L’episodio si è verificato in via Lecce.

Alla guida dell’auto c’era un anziano che non ha mantenuto adeguatamente il controllo della sua vettura in prossimità della curva ed ha investito la donna che era davanti a casa con una vicina che non è rimasta coinvolta. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 che ha portato la donna ferita al Vittorio Emanuele. Le indagini sull’incidente sono condotte dalla polizia municipale.

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Cronaca

Cane travolto e salvato da poliziotto, deve essere operato: avviata raccolta fondi

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E’ ancora malconcio, nonostante le cure, il cane affidato al Dog Village di Butera, dopo essere stato investito venerdì scorso in contrada Piano Marina e successivamente salvato e recuperato da un agente di polizia del locale Commissariato, in transito con la propria famiglia e di cui abbiamo già dato notizia nei giorni scorsi.

Parlando con il veterinario dell’associazione, i poliziotti hanno saputo che il cane presenta una lesione alla colonna vertebrale per cui necessiterebbe di un intervento chirurgico che però loro non possono eseguire per mancanza di strutture e di fondi. Per essere sottoposto all’operazione l’animale dovrebbe essere portato a Catania; pertanto, cercheranno di reperire i fondi anche con l’aiuto di privati. Quanti vorranno aiutare l’associazione potranno rivolgersi al Dog Village di Butera.

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