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Sito industriale di Eni: l’appello della Uil

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“Il petrolchimico nella transizione ecologica rappresenta già presente e futuro per Gela, quindi per la Sicilia. Dalla Eni con le sue società presenti sul territorio ci attendiamo continuità negli impegni assunti. A Stato e Regione chiediamo, invece, di saper stare al passo di tale e tanta realtà sociale e occupazionale: burocrazia e sistema delle autorizzazioni non possono continuare a essere un freno allo sviluppo!”.

Lo affermano la segretaria organizzativa della Uil Sicilia con delega all’Area Vasta Palermo-Siracusa-Ragusa-Gela, Luisella Lionti, e il segretario territoriale Uiltec Maurizio Castania al termine della riunione che s’è tenuta oggi – venerdì 9 – nella sede Uil gelese. Presenti, assieme alla componente di Segreteria Uiltec Nuccia Maniscalco, i rappresentanti sindacali Rsu e Rlsa Gaspare Cerchia, Filippo Russo, Crocifisso Canotto, Maurizio Giarrizzo, Vincenzo Sanzone e Renzo Aliotta.
La Uil e la Uiltec con Rsu e Rlsa si dicono “in allarme a causa della troppo lunga attesa di progetti esecutivi che possano dare corpo e spessore all’Accordo di Programma per il contrasto alla crisi e lo sviluppo a vocazione green, peraltro sostenuto da finanziamenti esigui del Ministero Sviluppo Economico e della Regione”.

“Nel dettaglio – aggiungono le organizzazioni sindacali – seguiamo con particolare attenzione la realizzazione dei piani di perforazione e cantierizzazione della Centrale a gas, che impongono interventi certi e tempestivi del governo regionale e dell’amministrazione comunale in fase autorizzativa. Ci aspettiamo, insomma, che tutti facciano la propria parte perché il Progetto Cassiopea si realizzi e che in generale i processi di industrializzazione vengano seguiti in modo tale da contrastare efficacemente la desertificazione produttiva già evidente in livelli occupazionali ormai ridotti all’osso”.
Nel corso della riunione, inoltre, gli esponenti di Uil e Uiltec hanno manifestato “preoccupazione per la produzione greggio dagli attuali pozzi petroliferi che, in assenza di nuove perforazioni, impone un costante investimento manutentivo per impedire il continuo abbassamento della produzione di greggio”. “È incoraggiante, invece, la produzione di biocarburante seguita all’avviamento della Green Refinery e la successiva costruzione dell’impianto di avanguardia Btu, che costituiscono un modello di riferimento in un mercato notevolmente selettivo e in espansione. Questo sito, un’eccellenza tra le bioraffinerie attualmente presenti in Europa, occupa attualmente 390 lavoratori e ha importanti prospettive di crescita con studi sull’impiantistica Bio-Jet che possono auspicabilmente assicurare un ampliamento occupazionale sia in termini di personale diretto, sia dell’indotto. Non meno significativo il rilievo strategico delle opere di bonifica, demolizione e risanamento ambientale condotte da Enirewind con investimenti per centinaia di milioni di euro, mentre seguiamo con interesse la realizzazione dell’impianto Uco-Ruco della società Ecorigen per la filtrazione degli oli esausti o fritti”. Uil e Uiltec Gela concludono ricordando “la riconosciuta capacità professionale della divisione SCC/STC, nata nel 2015 con un contributo non indifferente del sito e della stessa Eni, che meriterebbe oggi un potenziamento delle risorse umane da impiegare e un’organizzazione meglio strutturata, definita, sia in termini organizzativi che professionali”.

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Cronaca

Giallo a Caltanissetta, pensionato trovato morto con ferite alla testa

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La Squadra Mobile di Caltanissetta non esclude alcuna ipotesi dopo il rinvenimento del cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa. La macabra scoperta, all’alba di oggi, nell’appartamento dell’anziano in via Lunetta, alla periferia est del capoluogo.Sul posto sono intervenute una ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. L’uomo abitava con alcuni familiari. Nell’abitazione sono in corso i rilievi della polizia scientifica.

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Attualità

Presentato “Il Manifesto della Vita”, progetto di Farm Cultural Park e Civico 111

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Si chiama “Il Manifesto della Vita” ed è il nuovo progetto di Farm Cultural Park e Civico 111. Dopo l’esperienza del Padiglione Off della mostra “Abbiamo tutto Manca il resto” e la seconda edizione del Festival “Ué – Eventi Urbani”, ecco una nuova iniziativa per dare continuità al percorso di rigenerazione urbana attraverso l’arte e la cultura avviato ormai da oltre un anno anche in città. 

Con “Il Manifesto della Vita”, diverse vie e zone della città verranno abbellite e arricchite di nuove opere d’arte, che trasformeranno gli spazi destinati ai manifesti mortuari, tipici del Sud Italia, in un mezzo di espressione artistica e rinascita creativa.

«Insieme ai ragazzi del Civico 111 presenteremo la prima “Call for Artists” – dice il direttore di Farm Cultural Park Alessandro Cacciato, presente a Gela per annunciare la nuova iniziativa –, che verrà lanciata a livello internazionale per reinterpretare il manifesto mortuario e realizzare così una mostra d’arte collettiva itinerante a cielo aperto». 

L’assessore al Patrimonio, Simone Morgana, ha espresso la disponibilità dell’amministrazione a collaborare al progetto, sostenendolo anche attraverso la possibilità di mettere a disposizione alcuni pannelli per l’affissione tra quelli di proprietà comunale. I punti in cui esporre le opere verranno individuate nelle prossime settimane. L’obiettivo, una volta avviata la “Call for Artist” attraverso i canali social di Farm e Ué, è quello di procedere alle prime affissioni nei primi giorni del nuovo anno.

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Attualità

Consorzio per l’Italia contrario a ridurre la frequenza dei controlli obbligatori agli ascensori

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“La proposta di ridurre la frequenza dei
controlli obbligatori semestrali e biennali sugli ascensori a un anno e tre anni non ci trova assolutamente d’accordo”. E’ quanto
dichiara all’agenzia Italpress Salvatore Nasca, imprenditore palermitano, da oltre 35 anni nel settore, co-fondatore del
“Consorzio per l’Italia”, organismo no profit al quale aderiscono oltre 120 imprese del settore ascensoristico.


La proposta di alcuni deputati altoatesini prevede di modificare il Decreto del Presidente della Repubblica numero 162 del 20 aprile 1999 passando così a controlli annuali per gli ascensori, biennali per i montacarichi e da due a tre anni quelli dell’ente super partes, nominato dai proprietari, che si occupa della
verifica sulla sicurezza.

“Il Consorzio per l’Italia si sta battendo per bloccare questo scempio! È a rischio la sicurezza di oltre 50.000 persone –
afferma Nasca -. Tra l’altro, parliamo di un risparmio di una manciata di euro a famiglia. E’ una scelta che non si giustifica.
Ricordiamo che l’Italia è il secondo paese al mondo con circa 500 incidenti in un anno e che circa la metà degli ascensori presenti,
oltre 500 mila, possono essere considerati obsoleti, quindi i controlli andrebbero fatti ancora più spesso. L’ascensore è a
tutti gli effetti un mezzo di trasporto, così come dice lo stesso decreto e quindi in un momento in cui si parla tanto di patente a
punti e di aumentare la sicurezza in tutti i settori dimezzare i controlli sarebbe un controsenso”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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