Nuovo incontro del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza incentrato sulla delicata situazione di Gela. Si è svolto su input del Prefetto, Chiara Armenia. E’ stato un momento di confronto e di ascolto reciproco sui vari aspetti inerenti la sicurezza pubblica che conferma che c’è una forte volontà di proseguire in un proficuo rapporto di collaborazione per la gestione della città e la tranquillità degli abitanti, messa a dura prova dai recenti fatti di cronaca.
“Voglio ringraziare il Prefetto – ha detto il sindaco di Gela – il Procuratore capo di Caltanissetta Salvatore De Luca, il Procuratore presso il Tribunale di Gela Fernando Asaro e i vertici delle forze dell’ordine per l’impegno che ci stanno mettendo e che dimostra quello che ho sempre ribadito: lo Stato c’è e non indietreggia. Sappiamo bene che la sicurezza è responsabilità dello Stato, ma serve pure la collaborazione attiva della comunità per mettere all’angolo i malfattori: basta silenzio, basta paura, occorre denunciare, parlare, raccontare tutto quello che si sa e che si è visto. Le Istituzioni sapranno come garantire la tutela dei testimoni. Nessuno sarà a rischio.
Ho voluto ringraziare tutti anche per le sollecitazioni che hanno dato una spinta propulsiva al progetto di videosorveglianza, che, nei giorni scorsi, ha registrato un passo in avanti fondamentale con l’aggiudicazione della gara.
L’impegno dell’amministrazione, però, non si ferma qui. Anzi, questo è il momento di accelerare per completare rapidamente l’iter e affidare i lavori il prima possibile, in modo da accendere le telecamere su questa città, dotandola di un impianto all’avanguardia che faciliterà anche il lavoro delle forze dell’ordine, perché ci saranno oltre 100 occhi attivi e vigili sulla città h24.
Infine, per quanto riguarda i mezzi e gli immobili comunali, anch’essi presa di mira dai malviventi nelle scorse settimane, ho voluto garantire il massimo impegno per la loro sicurezza attraverso videosorveglianza e controlli mirati della Polizia Municipale. Faremo in modo che nessuna zona di proprietà del Comune sia, d’ora in avanti, non monitorata. Il lavoro da fare è veramente tanto, ma le Istituzioni siamo in prima fila e non permetteremo a nessuno di riportare Gela negli anni bui!”