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Sindacati uniti per Butera “la Sp 8 appartiene al popolo!”

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Butera – La Fillea Cgil e Filcams Cgil di Caltanissetta, a seguito alla richiesta d’incontro al sindaco del comune di Butera Dott Giovanni Zuccalà , hanno avuto un incontro col primo cittadino buterese per dare continuità e quindi sollecitare il libero consorzio di Caltanissetta ad un incontro che servirebbe a capire i tempi di inizio e fine di un arteria che da un decennio non ha ancora soluzione, lasciando il disagio dei pendolari e degli studenti oramai prossimi alla apertura dell’anno scolastico.

“Nel corso della riunione che riteniamo costruttiva – dicono Francesco Cosca
Segretario Gen. Fillea Cgil CL e Nuccio Corallo Segretario generale della Filcams Cgil – visto l’obbiettivo comune, intendiamo portare avanti tutte le iniziative anche di eventuali mobilitazioni che porterebbero a rendere la Gela-Butera una arteria “normale” per questo sin da subito chiediamo il coinvolgimento della cittadinanza attiva
Confidiamo nel ruolo del commissario del libero consorzio nel riceverci e quindi aprire un tavolo permanente, informando sempre la prefettura per i passi avanti che ci auguriamo siano costruttivi.

I sindacati continuano a denunciare l’inerzia della politica in merito a problemi risolvibili, proponendo sin da subito un interessamento di tutti gli onorevoli che sono stati eletti nel nostro territorio il tutto senza chiedere “medaglie o avere il ruolo di prima Donna” ma solamente per dare risposte a quei cittadini ai quali è stato chiesto il voto durante le campagne elettorali.

Ad oggi il costo utile per il ripristino dell’arteria è triplicato rispetto a quando inizialmente preventivato.
Le sigle sindacali si augurano di ricevere un celere e positivo riscontro per dare una giusta continuità e quindi trovare la soluzione per un progetto comune onde evitare un ulteriore aggravio dei costi.


La SP8 non appartiene ne’ a Gela ne’ a Butera, appartiene al popolo!” Il pensiero dei sindacati è stato condiviso in toto dal sindaco Giovanni Zuccalà.

                      

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Sindacale

Alario (Ugl) su accordo di programma:”serve istituire tavolo di concertazione”

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Il rinnovo dell’accordo di programma per l’area di crisi complessa di Gela “è un passo sicuramente molto importante”.

Il segretario confederale Ugl Andrea Alario commenta favorevolmente la decisione del governo regionale, che si aggiunge al sì già emesso dalla giunta comunale e dal Libero Consorzio di Caltanissetta. Il rinnovo si protrarrà per altri tre anni, con l’obiettivo di destinare agli investimenti i circa ventuno milioni di euro ancora a disposizione. “Serve un tavolo di concertazione con tutte le istituzioni e le parti sociali – dice Alario – come sindacato siamo in prima fila e vogliamo che la città e il territorio possano usufruire di risorse che gli spettano. Servono gli investimenti e servono misure a sostegno delle aziende, che a loro volta devono creare occupazione”.

Un tavolo permanente è stato indicato dal sindaco Di Stefano e l’Ugl si dice disponibile al dialogo con le istituzioni, con le imprese e con tutti i soggetti che stanno sul territorio. “I progetti devono concretizzarsi – conclude Alario – la città si svuota e tanti giovani vanno via proprio alla ricerca di certezze occupazionali. Siamo sicuri che gli investimenti con i fondi dell’area di crisi possano dare un sollievo a un territorio che patisce la crisi. Tutti dobbiamo essere responsabili e non perdere questa occasione”.

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Cgil di Caltanissetta sostiene domani lo sciopero dei magistrati

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Una riforma sbagliata quella della Giustizia che ricadrà sui cittadini e sui lavoratori.
Per questo la Cgil è stata a fianco dell’Associazione Nazionale Magistrati lo scorso 25 gennaio in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario e sarà presente all’ Assemblea cittadina organizzata dalla ANM di Caltanissetta in occasione dello sciopero nazionale indetto per il 27 febbraio.
“Riteniamo che questa riforma- dice la segretaria generale Rosanna Moncada- abbia come obiettivo quello di ledere l’indipendenza dei magistrati che è fondamentale per garantire il principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge ed e’ altresì evidente l’obiettivo di questa Riforma di controllare il lavoro della magistratura.


“La separazione delle carriere, lo sdoppiamento del CSM, la costituzione di un’Alta Corte che dovrebbe giudicare l’operato dei magistrati e la modifica delle prerogative del Presidente della Repubblica che attualmente presiede il CSM non risolveranno le criticità del sistema giudiziario.
Serve altro per costruire e garantire legalità ed è per questo che la Cgil aderisce a questa mobilitazione.
Se si volesse veramente garantire il diritto alla giustizia a tutti i cittadini e pensare a una Riforma che tuteli tutti occorrerebbe fornire il Ministero della Giustizia e i Tribunali di strumenti, di risorse e di personale.
“Ma per la Cgil questa mobilitazione si inserisce in un più vasto e importante impegno referendario a difesa della Costituzione e per la sua corretta applicazione, un impegno che vedrà l’intera Organizzazione mobilitata nei prossimi mesi.Saremo sempre a difesa della Costituzione ed è per questo che (dopo la raccolta delle firme, 4 milioni di firme raccolte a livello nazionale,) saremo impegnati a condurre una grande campagna referendaria per votare su 5 quesiti, 4 sul lavoro e uno sulla cittadinanza.
Il referendum rappresenta insieme alla contrattazione, alla vertenzialità e alla mobilitazione, quello strumento democratico che rimette al centro i diritti delle persone sanciti dalla Costituzione e messi in discussione da interventi legislativi che nel tempo ne hanno inficiato l’esigibilità.

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Rmi,il Comune corre ai ripari, l’Ugl lamenta il ritardo di avvio dei cantieri

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Ieri, i lavoratori Rmi di Gela hanno nuovamente sollevato il velo sulla loro condizione precaria, che va avanti da più di vent’anni. I programmi di lavoro sono fermi per assenza di copertura assicurativa. Questa mattina, gli uffici comunali hanno emesso il provvedimento che affida il servizio assicurativo per i cantieri Rmi.

L’Ugl, attraverso il segretario confederale Andrea Alario, richiama le tante iniziative condotte in favore di questi operatori, pagati con fondi regionali ma privi di diritti e tutele rispetto al Comune che li impiega. “La copertura finanziaria per il 2025 è stata assicurata dalla Regione – dice Alario – ogni anno, entro il 15 gennaio, i Comuni devono definire e comunicare i progetti nei quali impiegare i lavoratori. Spero sia stato fatto. Non è accettabile che a fine febbraio i cantieri non siano ancora partiti”.

Secondo Alario, “questi lavoratori vanno impiegati da subito e pensando a progetti che gli garantiscano una retribuzione ancora oggi fin troppo bassa ma comunque essenziale per chi non ha altro

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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