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Sicilia: Proroga fino al 15 gennaio per le candidature per divenire “Comune Plastic Free 2025”

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C’è tempo fino al 15 gennaio per borghi, città e paesi italiani che vogliono candidarsi come “Comune Plastic Free 2025”.

 Grazie all’iniziativa della onlus, impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica, tutte le amministrazioni possono candidarsi e ricevere una valutazione rispetto al proprio impegno di salvaguardia dell’ambiente sul proprio territorio. Plastic Free, infatti, valuterà le procedure di riduzione della plastica adottate e in generale l’impegno e l’attenzione verso l’ambiente.

Nel 2024, sono stati sette i Comuni Plastic Free in Sicilia: Modica 2 tartarughe (Ragusa); Santa Teresa di Riva 2 tartarughe (Messina); Avola (Siracusa); Belpasso (Catania); Cefalù (Palermo); Castelvetrano (Trapani); Favara (Agrigento).

 “Quest’anno abbiamo reso la procedura di partecipazione più snella per i Comuni che potranno effettuarla autonomamente online – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – I criteri di valutazione sono stati rivisti e migliorati affinché le Amministrazioni possano continuare nel proprio percorso di transizione ecologica e d’innovazione virtuosa a beneficio delle comunità locali. 

Sebbene ci siano già giunte 100 candidature, abbiamo deciso di posticipare sino al 15 gennaio il termine ultimo per la procedura online, viste le novità di quest’anno e le concomitanti scadenze a cui ogni Amministrazione deve far fronte in chiusura dell’annualità. I Comuni – aggiunge De Gaetano – riceveranno un pre-esito così da sentirsi ancora più motivati a migliorarsi sin da subito e, in tal modo, ottenere il riconoscimento massimo che premia il proprio impegno per l’ambiente”.

La procedura di candidatura è aperta a tutti i 7.896 Comuni italiani. È gratuita e l’ottenimento del riconoscimento di “Comune Plastic Free 2025” ribadisce l’impegno da parte dell’Amministrazione a ridurre la plastica e a mettere in campo procedure utili ai fini della salvaguardia ambientale, che possono fungere da esempio per tutti i cittadini.  Candidarsi è semplice, basta compilare il modulo online disponibile sul sito www.plasticfreeonlus.it. e attendere l’esito del comitato della associazione ambientalista.

Sarà valutato se sussistono le condizioni per conferire il riconoscimento e sarà possibile visualizzare il pre-esito direttamente online, compreso il punteggio ottenuto. I livelli di virtuosità da quest’anno saranno quattro: 1, 2, 3 tartarughe a cui si aggiunge la lode con il riconoscimento “3 tartarughe gold”.  “Abbiamo già raggiunto quota 100 Comuni Plastic Free, segno questo che la nostra iniziativa viene accolta con favore dalle Amministrazioni a cui sta a cuore il futuro della natura e del pianeta – prosegue il presidente De Gaetano (Plastic Free) – Ricevere le nostre “Tartarughe” significa aver assunto un impegno costante verso i cittadini e l’ambiente, ma allo stesso tempo pensare a progetti a lungo termine che prevedano città più sane e più pulite.

Per questo, da parte nostra c’è il massimo rigore nell’assegnare questo riconoscimento, perché quando si parla di ambiente si parla del futuro di tutti noi”.  Dopo la presentazione della domanda, la Segreteria dei Comuni Plastic Free effettuerà tutti i controlli e andrà a validare o meno il risultato. All’interno del form online, il Comune potrà richiedere supporto per migliorare il proprio livello di virtuosità apportando immediati benefici alle comunità locali. Plastic Free effettuerà delle verifiche sul territorio per attestare la veridicità dei dati comunicati.

  “L’ufficializzazione dei Comuni Plastic Free 2025 – conclude Luca De Gaetano – avverrà l’ultima settimana di gennaio mentre la premiazione nazionale avverrà il successivo marzo. L’augurio è che tutti i Comuni partecipino a questa iniziativa che ha il fine di salvaguardare l’ambiente e la natura, lavorando in sinergia sul territorio e nella realizzazione di progetti volti a sensibilizzare e a far cambiare le nostre abitudini quotidiane”. 

 

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Attualità

L’impianto biojet tassello importante nella bioraffinazione di Enilive

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Enilive annuncia l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella
bioraffineria di Gela, in Sicilia.
La produzione è stata avviata nei giorni scorsi e l’impianto ha una capacità di 400mila tonnellate/anno, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa nel 2025* in conseguenza dell’entrata in vigore della ReFuelEU Aviation. Il Regolamento (UE)
2023/2405 stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’Unione Europea contenga quote di SAF. L’immissione sul mercato di SAF dovrà avvenire in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1°gennaio 2025 e un incremento
della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045)
fino a raggiungere il 70% dal 2050.
Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria Enilive di Gela e
altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto. Entro il 2030 Enilive prevede di
aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di incrementare l’opzionalità della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro
il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud.


La bioraffineria di Gela ha una capacità di lavorazione pari a 736 mila tonnellate/anno di biomasse, prevalentemente da materie prime di scarto e rifiuti come oli alimentari esausti,grassi animali, sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. L’innovativa produzione di SAF a Gela è stata resa possibile grazie a modifiche impiantistiche, in particolare dell’unità isomerizzazione a cui sono stati aggiunti un reattore e una sezione di separazione prodotti,
e del parco serbatoi e strutture logistiche. A breve saranno ultimati anche gli investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle cariche con la costruzione di una terza linea di degumming, che consentiranno di ampliare ulteriormente la tipologia delle
materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato).
“Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando sono un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader nella produzione di biocarburanti HVO, caratterizzata da una forte crescita dell’offerta di prodotti sempre più sostenibili. Eni ha iniziato a investire in
questo settore più di dieci anni fa – ha commentato Stefano Ballista, Amministratore delegato di Enilive – e Enilive sarà tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi
rilevanti di SAF. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto per la produzione di carburante
sostenibile per l’aviazione a Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, ed entro il 2030 si aggiungeranno i nuovi impianti in Italia e all’estero”.

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Niente acqua a Caposoprano: è torbida

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E’ di nuovo allarme acqua con le solite conseguenze: a causa della elevata torbidità dell’acqua riscontrata al potabilizzatore, Siciliacque ha interrotto la fornitura idrica ai serbatoi Caposoprano e Montelungo.

Qindi oggi non sarà possibile effettuare la distribuzione nelle zone servite dai suddetti serbatoi. Invariata, invece, la distribuzione nelle restanti zone della città.

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Al via la produzione a Gela di carburante sostenibile per aerei

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Nell’anno in cui, in base alle norme comunitarie, le aziende del settore del trasporto aereo sono obbligate ad utilizzare il 2% di carburante sostenibile non prodotto con fonti fossili, nel sito industriale di Eni viene presentato l’avvio della produzione di carburante Saf da un impianto denominato biojet.

Alla presenza del sindaco Terenziano Di Stefano e dell’assessore regionale all’industria Edy Tamaio è stato presentato l’impianto che produrrà 400 mila tonnellate annue di carburante sostenibile quasi un terzo della domanda di Saf in Europa.Si può utilizzare in miscela con i carburanti tradizionali fino al 50% e non è necessario modificare aerei

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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