Carenza idrica: l’ex assessore Totò Incardona critica il silenzio dell’opposizione.
“È moralmente e politicamente inaccettabile – dice – che oggi l’opposizione appena eletta dai cittadini gelesi sia silente, assolutamente assente e soprattutto non propositiva nei confronti di una amministrazione che si ritrova a dover affrontare la drammatica e senza precedenti situazione di siccità che sta colpendo la nostra città e tutta la provincia.
All’interno del nuovo consiglio comunale vi sono forze di opposizione che dovrebbero proporre al presidente del consiglio la convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla crisi idrica, aperto alla città nonché sottoporre al sindaco la nascita di un tavolo tecnico permanente che veda coinvolti non solo i gestori quali Siciliacque e Caltaqua, ma anche e soprattutto Sua Eccellenza il Prefetto”
“Da cittadino – aggiunge – mi rivolgo a tutti i Consiglieri di maggioranza, ma soprattutto a quelli di opposizione, che giornalmente raccolgono le istante dei cittadini, e chiedo loro di proporre un monotematico con urgenza per discutere della crisi idrica in città.Il 70% del territorio siciliano è a rischio di desertificazione e la maggior parte dei comuni sta razionando l’erogazione di acqua da tempo.Da tempo ci scontriamo con questo problema, ma oggi la situazione è particolarmente critica, soprattutto a Gela, dove la distribuzione dell’acqua avviene in maniera discontinua, ove ci sono parecchi problemi di rotture degli impianti e gli agricoltori stanno subendo un collasso delle loro aziende agricole”
“I temi da affrontare li conosciamo, e rivolgo il mio invito alle forze politiche in consiglio comunale per discutere dei punti salienti di questa assurda crisi quali la richiesta urgente di fondi straordinari al Governo nazionale ed a quello regionale per mitigare gli effetti della crisi sui cittadini e sulle imprese agricole. Ed ancora:la pianificazione di interventi immediati per migliorare la gestione delle risorse idriche locali ed il recupero delle acque piovane. Servono proposte per sostenere agricoltori fortemente colpiti dalla siccità. Anche i nvestimenti sulle dighe siciliane e l’utilizzo
di acque reflue dei depuratori per uso agricolo e la riattivazione del dissalatore della nostra città”- aggiunge Incardona.
“L’opposizione deve fare il proprio lavoro chiedendo al presidente del consiglio una seduta ad hoc aperta cittadini, alla deputazione nazionale e regionale, nonché del Governo regionale, oltre che al management di Sicilacque e di Caltaqua, così da consentire un confronto con tutti i soggetti interessati.È fondamentale un’assunzione di responsabilità da parte di chi è stato votato dal popolo pur essendo in opposizione atteso che oggi ha assunto un atteggiamento silente ma soprattutto non propositivo nei confronti dell’amministrazione comunale che sta affrontando l’ennesima emergenza”- conclude.