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Cronaca

Sgominata rete di spacciatori del Centro Storico

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Ragusa – I Carabinieri della Compagnia di Ragusa, con il supporto fornito del Nucleo Cinofili di Nicolosi, all’alba di questa mattina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone: un 32enne, destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, un 31enne, un 34 enne ed un 46enne, destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, ed un 28enne, destinatario dell’obbligo di dimora.


Gli indagati, tutti residenti e domiciliati a Ragusa, dovranno rispondere a vario titolo del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, aggravato dalla recidiva specifica infra-quinquennale. L’addebito, specificamente previsto dal Testo Unico sugli Stupefacenti sottende una forte sinergia tra gli indagati, risultati protagonisti di una lunga serie di condotte sfociate nella consumazione del reato contestato.


Durante le indagini, intraprese a partire dallo scorso anno, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno potuto documentare numerose cessioni di sostanza stupefacente, marijuana, hashish e soprattutto cocaina, che avevano acceso i riflettori sulla situazione di degrado vissuto nel centro storico del capoluogo ibleo.

L’attività info-operativa, corroborata da indagini di natura tecnica, ha consentito la ricostruzione dei movimenti e del modus operandi adottato dai pusher. I militari hanno accertato che gli spacciatori utilizzavano due metodologie distinte per eludere i controlli da parte delle forze dell’ordine, ovvero il commercio dello stupefacente dalla propria abitazione, oppure la consegna della droga in luoghi concordati, lontano da occhi indiscreti e difficili da controllare per le Forze dell’Ordine.


A conferma ulteriore della fiorente attività di spaccio da parte della consolidata rete costituita dagli indagati ed in virtù delle numerose perquisizioni che i militari dell’Arma hanno cristallizzato, nel corso degli ultimi mesi, il contesto criminale, sono stati eseguiti un arresto in flagranza di reato, due deferimenti in stato di libertà, nonché diversi sequestri di stupefacenti e materiale atto al confezionamento della sostanza, per un valore stimato in decine di migliaia di euro.


La Procura della Repubblica Iblea, condividendone appieno le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri, ha richiesto al Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa l’emissione delle misure cautelari personali oggi accordate.
L’articolata attività d’investigazione ha consentito altresì di deferire in stato di libertà ulteriori 6 persone per i medesimi reati, appurando un totale di oltre 90 cessioni di sostanza stupefacente, e di identificare più di 58 acquirenti.

L’operazione è stata eseguita stamattina da 20 militari della Compagnia di Ragusa, supportati dalle unità del Nucleo Cinofili Carabinieri di Nicolosi.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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