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Cronaca

Sfruttava il lavoro degli immigrati: denunciato

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Vittoria – La Squadra Mobile e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria, hanno effettuato verifiche presso un’azienda agricola sita in contrada Alcerito – territorio di Vittoria, a seguito delle quali un imprenditore locale è stato denunciato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

L’ispezione effettuata dagli Agenti consentiva di accertare in loco che 4 operai, di nazionalità tunisina, erano intenti a lavorare senza far  uso di dispositivi di protezione individuale previsti dalla normativa antinfortunistica e nello specifico che non indossavano guanti protettivi e scarpe antinfortunistiche.

Le verifiche permettevano di constatare che alcune strutture adibite ad alloggio per gli operai, erano in condizioni igieniche precarie.

Per le anomalie riscontrate, sul posto intervenivano gli operatori del Servizio di igiene degli ambienti di vita (S.I.A.V.) e del Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (S.PRE.S.A.L.) dell’A.S.P.7 di Ragusa.

A seguito dell’attività d’indagine condotta nell’immediatezza dalla Polizia, supportata dalle dichiarazioni testimoniali rese dagli stessi stranieri in Questura, il datore di lavoro è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per interintermediazione illecita e sfruttamento del lavoro essendo state riscontrate dai poliziotti e dagli operatori del settore violazioni delle norme in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro e la concessione di situazioni alloggiative degradanti.

Gli accertamenti esperiti successivamente dall’Ufficio Immigrazione della Questura hanno consentito di verificare la regolarità della posizione dei quattro stranieri sul territorio nazionale.

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Cronaca

Sorpreso mentre ruba un motorino. Extracomunitario arrestato in flagranza

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Ragusa – Stava fuggendo in sella ad un ciclomotore appena rubato nel centro di Ragusa per rientrare verso il vittoriese, ma per sua sfortuna una pattuglia dei Carabinieri in servizio di prevenzione antirapina ha mandato in fumo i piani di un 22enne tunisino.

I Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno tratto in arresto in flagranza di reato l’extracomunitario che, nel corso del pomeriggio, si era recato a Ragusa con l’intento di tornare a casa con un nuovo motorino. Si tratta di un 22enne tunisino, domiciliato ad Acate, che stava forzando il blocchetto di accensione al fine di asportare il ciclomotore e che, per evitare un’eventuale identificazione mediante telecamere, si era anche preoccupato di applicare del nastro adesivo nero sulla targa per renderla illeggibile.

Proprio in quel momento i militari perlustravano la zona e venivano attirati dallo strano comportamento del ragazzo il quale, dopo aver visibilmente forzato il bloccasterzo del mezzo si metteva in sella e fuggiva senza indossare il casco. Seguito a vista dei Carabinieri, in modo da non pregiudicare mai le condizioni di sicurezza degli utenti della strada, i militari hanno atteso le condizioni ottimali per poterlo intercettare. Il momento giusto si è presentato pochi secondi dopo, presso un distributore di benzina dove il malfattore aveva necessità di fare rifornimento. Lì è stato tratto in arresto per il reato di furto aggravato. Sottoposto successivamente a perquisizione, è stato possibile rinvenire in suo possesso il cacciavite utilizzato per danneggiare il nottolino di accensione del ciclomotore. Esperite le formalità di rito i Carabinieri hanno restituito il motorino al legittimo proprietario.

Nel ricordare che in virtù del principio della presunzione di innocenza la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine sarà definitiva solo in caso di sentenza irrevocabile di condanna, il 22enne tunisino è stato sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria Iblea che ne valuterà la posizione.

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Cronaca

Viola il divieto di avvicinamento ad un anziano: arrestata

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Comiso – Donna arrestata dai Carabinieri per ripetute violazioni del divieto di avvicinamento ad un anziano. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ragusa prosegue nell’attività di contrasto ai reati in materia di violenza domestica a tutela delle vittime, familiari o conviventi dei presunti autori.

In particolare i Carabinieri della Stazione di Comiso sono intervenuti a seguito di una richiesta pervenuta da un anziano vittima di maltrattamenti in famiglia il quale ha segnalato ripetute violazioni da parte di una donna destinataria del provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa, donna che continuava a frequentare la sua abitazione ed a maltrattarlo.

Il divieto di avvicinamento era stato disposto nello scorso mese di dicembre dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa a seguito della querela presentata dall’anziano per i reati di rapina, furto, lesioni e maltrattamenti in famiglia ad opera della donna. I militari, immediatamente attivatisi, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo, ove hanno trovato la donna, una trentaquattrenne ragusana, che ha provato invano a giustificare la sua presenza.

I Carabinieri, ritenendo sussistere la flagranza del reato a la persistente violazione del provvedimento emesso a tutela dell’anziano, hanno accompagnato la donna presso i loro uffici. Terminati gli atti di rito, la donna, ritenuta responsabile – fatta salva la presunzione di innocenza – del reato di violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa, è stata deferita in stato di arresto all’Autorità Giudiziaria e accompagnata nella Casa Circondariale di Ragusa dovr resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Auto contro guardrail, conducente gravemente ferito

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E’ ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Marco di Catania, il conducente della Fiat Stilo che, per cause da accertare, è rimasto coinvolto in un incidente stradale autonomo verificatosi al km 63 della statale 417, Catania-Gela.

L’automobilista (un ex agente di polizia penitenziaria di 55 anni, nativo di Caltagirone), ha perso il controllo della propria vettura, impattando contro il guardrail.

Indagini sono state avviate dai carabinieri di Palagonia.

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