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Dall'Italia e dal Mondo

Seus 118, prevenzione per la salute dei dipendenti

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Palermo – “Aiuta te stesso per aiutare gli altri”: è non a caso questa la denominazione della campagna di sensibilizzazione e informazione avviata dalla Seus 118 per i propri dipendenti. Tramite la distribuzione di opuscoli sarà promossa una cultura di responsabilità nei confronti della propria e altrui salute su alcool, fumo, droga e obesità.

«È importante che i nostri dipendenti oltre alle competenze specifiche possano sempre godere anche di una buona efficienza fisica e mentale» sottolinea Riccardo Castro, presidente della Seus, aggiungendo: «Questa nostra campagna, molto ben concepita dal Servizio di prevenzione e protezione, ha quindi il duplice obiettivo di prendersi cura della salute degli operatori della Seus e, conseguentemente, di aumentare le performance lavorative e quindi garantire la maggiore efficienza possibile nei soccorsi del 118 in Sicilia».

Durante la presentazione del progetto sono stati consegnati agli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) opuscoli in cui sono descritti i fattori di rischio per la salute. Saranno appunto distribuiti a tutti gli oltre 3.000 dipendenti della Seus, mentre un piccolo manifesto riassuntivo dell’iniziativa verrà affisso in tutte le postazioni del 118 in Sicilia.«Una campagna di sensibilizzazione che rientra nell’ambito del decreto legislativo n.81 del 2008» ha sottolineato Antonino Sciotto, responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione della Seus.

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Dall'Italia e dal Mondo

Presentato il libro “l poliziotti che si opposero al nazifascismo”

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Roma – Nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la presentazione di due volumi storici della collana “Fecero la scelta giusta” dal titolo “I poliziotti che si opposero al nazifascismo e I poliziotti che soccorsero gli ebrei” curati dall’Ufficio Comunicazione Istituzionale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Presente anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa. 

La cerimonia è stata aperta dai saluti istituzionali del Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, seguiti dall’introduzione del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani e della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.

Tra i relatori il dott.  Raffaele Camposano, già Direttore dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato, Aldo Cazzullo, giornalista e scrittore, il Rav. Capo Riccardo Di Segni, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma, l’Arcivescovo Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia e il Prof. Mario Toscano, storico.

Particolarmente toccanti sono state le testimonianze di Ermanno Smulevich, la cui famiglia fu salvata dai nazisti grazie all’intervento dei Commissari di P.S. Giovanni Palatucci e Mario De Vita, e di Gioia D’Angelo, nipote del Commissario di P.S. Antonino D’Angelo, deportato prima nel campo di concentramento di Dachau e poi in quello di Mauthausen dove perse la vita.  Ha concluso l’evento il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Le pubblicazioni, che fanno parte del Progetto Memoria, frutto di un approfondito lavoro di ricerca storica, mirano a restituire alla memoria collettiva l’impegno silenzioso e spesso rischioso di funzionari, agenti e dipendenti civili dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza durante il periodo dell’occupazione nazifascista in Italia. Nonostante le difficoltà del contesto storico, molti di loro disobbedirono agli ordini impartiti, parteciparono attivamente alla lotta di Liberazione e salvarono vite umane, sottraendo al loro drammatico destino gli ebrei perseguitati dal nazifascismo, anche a costo di mettere in pericolo la propria vita.

Nell’opera sono tratteggiate non solo le figure di poliziotti già note, in particolare coloro che sono stati riconosciuti “Giusti tra le Nazioni”: Palatucci, De Fiore, Canessa e De Nardis,  ma anche quelle di  altri appartenenti alla PS che, agendo con altrettanta umanità e spirito di solidarietà, vengono così restituiti alla storia del Paese.

Alle due pubblicazioni hanno contribuito docenti universitari, storici e personalità di spicco del mondo cattolico ed ebraico che ricostruiscono un quadro più completo del reale ruolo della Polizia di Stato in quegli anni.

I volumi si aprono con la presentazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui seguono le prefazioni del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani e del cardinale Monsignor Matteo Mattia Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente CEI, della Senatrice Liliana Segre e della Sig.ra Edith Bruck (entrambe sopravvissute ai lager nazisti) e del Rav Capo di Roma Riccardo Di Segni.

 Ne curano la presentazione anche Monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, il dr. Gianfranco Pagliarulo, presidente Nazionale dell’ANPI, il Prof. Antonio Parisella, già presidente del Museo della Liberazione. Tra i numerosi autori figurano esponenti degli Istituti della Resistenza, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, del mondo ebraico (Procaccia e Antonucci, rispettivamente Direttore del Dipartimento cultura e archivista storica della Comunità ebraica romana, Pietracci e Caviglia del Museo della Shoah, l’artista Georges de Canino), degli Archivi di Stato. Nei testi sono presenti testimonianze dirette di superstiti che raccontano del soccorso prestato alle loro famiglie da parte dei poliziotti Palatucci e Attanasio. Una sezione è dedicata ai quattro poliziotti ‘Giusti tra le Nazioni’.

Particolare attenzione è stata posta alle leggi razziali (a cura del Prof. Mario Toscano già ordinario di Storia Contemporanea Università Sapienza di Roma), ai campi di internamento fascisti per ebrei, ai tanti poliziotti che soccorsero questi ultimi favorendone la fuga o alleviandone la detenzione.

Nel volume dedicato ai poliziotti che si opposero ai nazifascisti sono illustrate, tra l’altro, le vicende dell’insurrezione napoletana delle “Quattro giornate” e viene dato un quadro della politica di occupazione tedesca in Italia (Prof. Lutz Klinkhammer, direttore del settore Storia Contemporanea dell’Istituto Storico Germanico di Roma); una sezione è dedicata ai poliziotti trucidati alle Cave Ardeatine (Giglio e Lungaro) e a Forte Bravetta; mentre alcune pagine tratteggiano le vicissitudini degli Internati militari della Polizia.

Nei testi si dà conto anche di una importante iniziativa, quella delle Stolpersteine, Pietre d’inciampo dedicate ai poliziotti meritevoli; il progetto, ideato dall’artista tedesco Demnig Gunter nel 1992, consiste nell’incorporare nel selciato delle città dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla facciata superiore. La Polizia di Stato, a partire dal 2022 ha collaborato con l’artista che cura la realizzazione delle Pietre di inciampo che sono state collocate all’ingresso delle Questure dove i poliziotti ricordati prestarono servizio.

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In Sicilia, oltre uno studente su due si iscrive al liceo

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Palermo- In crescita le iscrizioni nei Licei, leggera flessione degli iscritti agli Istituti Tecnici così come ai Professionali. È il dato che emerge dalla sintesi elaborata dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia (in allegato) all’indomani della chiusura (il 10 febbraio alle 20) delle iscrizioni al primo anno delle scuole statali primarie e secondarie di primo (medie) e secondo grado (superiori).

Una diminuzione, correlata al calo demografico, si registra anche nel numero di iscritti al primo anno della scuola secondaria di secondo grado che dai 40.494 dello scorso anno, passano ai 39.335 di quest’anno.

Di questi, hanno scelto di frequentare il liceo il 61,60 per cento (il 56 per cento a livello nazionale) con un incremento dello 0,73 per cento rispetto all’anno scolastico 2024-2025 che si attestava al 60,87 per cento. Così come lo scorso anno, in Sicilia oltre uno studente su due sceglie di proseguire gli studi in un liceo.

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Mattarella a Villa Belmonte per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Cga

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Palermo – «Fino a poco più di un anno fa Villa Belmonte era chiusa al pubblico e inutilizzabile. Oggi invece questo straordinario gioiello architettonico della città di Palermo ha ospitato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto dal Presidente Renato Schifani, per la prestigiosa inaugurazione dell’Anno giudiziario del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana.

Si chiude così il cerchio, abbiamo scritto una bella pagina di rigenerazione e utilizzo virtuoso del patrimonio pubblico palermitano. Ciò significa migliori servizi ai cittadini e una sede finalmente all’altezza per il Cga Sicilia». Così l’eurodeputato Marco Falcone, partecipando oggi a Palermo alla cerimonia di avvio dell’Anno giudiziario del Cga a Villa Belmonte.

La struttura, durante il mandato di Falcone all’assessorato all’Economia, era stata restaurata dopo lunghi anni di abbandono per essere consegnata esattamente un anno fa alla giustizia amministrativa. «Esprimo ancora gratitudine – aggiunge Falcone – al presidente Ermanno de Francisco per la determinazione profusa e a tutte le strutture del Governo regionale, a partire dall’Assessorato all’Economia, per il lavoro svolto con l’obiettivo di assicurare un futuro a Villa Belmonte», conclude l’eurodeputato.

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