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Servizio rifiuti in house: dibattito delicato, l’opposizione diserta e poi manca il numero legale

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Seduta sul servizio dei rifiuti: l’opposizione diserta i lavori .La decisione di passare al servizio in house l’ha presa l’assemblea della Srr con la contrarietà mia e del sindaco di Riesi: lo ha detto il sindaco durante il suo intervento in aula sul nuovo servizio di raccolta dei rifiuti alla presenza dei lavoratori della Tekra.

Greco ha ripercorso le vicende pregresse,il suo tentativo fallito di costituire l’Aro per gestire il servizio in autonomia per evitare le problematiche che si stanno vivendo oggi.

Ha detto inoltre che la Srr non ha voluto accettare di bandire la gara solo per Gela. Ora si è sulla soglia del servizio in house. Il sindaco per rassicurare le maestranze ha voluto subito incontrare i sindacati anche se non aveva l’obbligo di farlo. La vicenda dei lavoratori la devono curare la Impianti , la Srr e i sindacati ma Greco il rapporto con i sindacati lo ha voluto perché è fondamentale per l’amministrazione tutelare i lavoratori.

” Stiamo cercando tutte le soluzioni più idonee per i lavoratori – ha detto il sindaco – mi sento più forte insieme ai sindacati. Non sarà facile ma non ci scoraggiamo”.

“Comprendo le preoccupazioni dei lavoratori che sono le nostre- ha aggiunto rivolgendosi agli operatori ecologici – ma stiamo lavorando insieme per superare gli ostacoli”

Del progetto sul servizio ha detto che si è lavorato come il sarto che deve fare un vestito su misura.Prevede premialità ed isole ecologiche.

Il consigliere Faraci ( Una buona idea) ha detto che il capitolato è convincente. Ma poi il consigliere Cascino ( nuova Dc ) ha evidenziato che mancava il numero legale. È scattato il nervosismo in aula con i lavoratori agitati ed in protesta. In via eccezionale ( era una seduta ordinaria) il presidente ha consentito ad un sindacalista di intervenire. Ha parlato Luca Faraci di Usb evidenziando che l’incontro del 22 sull’argomento era spostato per il 27. L’ 1 ottobre saremo con la Impianti? Se si, come si fa se non c’è nulla solo una bozza di bando? Faraci ha chiesto se ci sarà proroga alla Tekra dopo il 30 settembre o i lavoratori saranno assunti con agenzia interinale .Ha infine invitato al controllo della pianta organica.

” O le cose sono fatte bene o noi sindacati dobbiamo esporci per i lavoratori”- ha aggiunto il sindacalista.

“Il servizio non si può interrompere per legge – ha detto Greco – quindi continuerà”

Le decisioni saranno prese nella riunione del 27 settembre. Poi è mancato il numero legale con soli 12 consiglieri presenti.

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Un vecchio frigo all’ingresso della scuola

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L’ingresso laterale da via Matteotti della scuola Santa Maria di Gesù scambiato per una discarica. Non è la prima volta, purtroppo, che accade.

Stavolta ignoti hanno depositato un frigorifero. Lo hanno fatto in una zona interessata a traffico automobilistico a tutte le ore e dove insistono diverse telecamere. Qualcuno avrà voglia di acquisire le immagini per identificare l’autore dell’ennesimo scempio?

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Due arresti a Niscemi

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Due niscemesi, sono stati arrestati dalla Polizia in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.

Un 28enne, condannato a un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di furto in abitazione, che stava scontando la pena in regime di detenzione domiciliare, è stato condotto in carcere dagli agenti, in esecuzione di provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Gela, per aver violato le prescrizioni evadendo dal suo domicilio. Un 57enne, dovendo scontare la pena della reclusione a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni, per il reato di furto in abitazione, a seguito di sentenza della Corte d’Appello di Caltanissetta, è stato condotto in carcere, in esecuzione di provvedimento della Procura Generale della Repubblica presso la locale Corte d’Appello.

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Antimafia nell’agrigentino, arrestati anche 4 gelesi

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Ci sono anche quattro gelesi coinvolti nel blitz antimafia eseguito nell’agrigentino dai Carabinieri, sviluppo naturale dei ventiquattro fermi scattati meno di un mese fa. Gli indagati sono cinquantuno. Per trentasei di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per altri quindici i domiciliari.

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Le accuse – a vario titolo – sono associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di armi. Molti degli indagati si trovano già in carcere poiché raggiunti, appena tre settimane fa, da misura cautelare.

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