L ‘ultimo decreto dell’Assessorato alla salute, a fronte dei costi sostenuti per il servizio di eccedenza 118, ha penalizzato diverse realtà della Sicilia.
Mentre da un lato alcune realtà hanno trovato agio – è il caso di associazioni metropolitane con interventi e numeri consistenti- dall ‘altro lato sono penalizzate città più piccole dove il servizio di un’ambulanza in più serve a salvare una vita umana quindi a garantire al territorio quello che necessita.
Tra quelle penalizzate c’è Gela che ha un servizio di eccedenza 118 come dagli standard della Regione siciliana che resta parcheggiato e che dovrebbe intervenire solo esclusivamente per i codici gialli a discrezione dell’operatore o dei codici rossi se l’ambulanza del 118 si trova impegnata magari con un codice verde o bianco.
Lo scenario è questo: di fronte ad un codice rosso invece di inviare medici ed infermiere per trattare il paziente in fin di vita vengono inviati i volontari che, pur avendo una preparazione alquanto ferrea, possono fare quello che gli compete e non possono sostituirsi ai medici o trattare il paziente con terapie di impatto.
È’ una condizione di disagio grave e nessuna forza politica interviene a difesa dei cittadini, degli ammalati o di coloro i quali sono vittime di incidenti e devono attendere a lungo le ambulanze da fuori città senza il personale adeguato (nonostante la bravura degli operatori volontari) e rischiando la propria incolumità durante il tragitto. Ciò avviene per raggiungere il target previsto secondo i codici di invio.
Una sanità questa che vuole risparmiare a discapito della salute pubblica e che potrebbe e dovrebbe prendere esempio dalle realtà del Nord e invece preferisce tirare la coperta corta da un lato per poi spostarla dall’ altro lato.
L’edificio è un vecchio rudere ed è a forte rischio di cedimento. Ma su quel rudere di via Morello c’è un murales che raffigura Nino un personaggio conosciuto da tutta la città e tramandato alle nuove generazioni anche con quel ritratto sul muro di un quartiere che collega il centro storico con il fronte mare.
Oggi il murale di Nino è a rischio perché l’edificio è interessato giorno dopo giorno a cedimenti. Importante un tempestivo intervento per evitare che ciò accada.
Vittoria – Questa settimana niente podi ma ottime prestazioni per i tre atleti dell’Atletica Gela impegnati oggi alla ottava edizione della jazz liberty run che si è corsa a Vittoria come prova valida del trentesimo gran Prix di corsa Sicilia.
In particolare si sono distinti Carmelo Cafa’ e Alessandro Tona che confermano i progressi mostrati già nelle precedenti gare dove si sono messi in gioco. Un po’ più attardato Mirko Maniglia che comunque è riuscito a completare la gara nonostante una crisi sul finale di gara.
Prossima appuntamento per gli atleti della società sportiva domenica prossima nella vicina Niscemi in occasione della prima edizione del trofeo città di Niscemi. La società sarà rappresentata da ben 18 partecipanti.
Livorno – ‘Le menti gelesi in fuga’ si distinguono ancora. Una di queste è Vincenzo Cascino invitato a presentare la sua ultima creatura cartacea a Livorno, frutto di una lunga ricerca costata anni di studio.
La presentazione è avvenuta al Circolo ufficiali ‘Mambelli’ di Livorno nell’ambito del 1° Convegno per la Comunità scolastica della Provincia di Livorno.
Il libro prende le mosse dalla ricerca pilota, di tipo longitudinale, dal titolo “DADA-logica e competenze creative”, promossa dal Centro Italiano Gestalt in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, insegnamento di Pedagogia Speciale, cdL Educazione Professionale, Dipartimento Scienze della Salute (Dissal), ha evidenziato come i bambini che apprendono mediante il modello DADA-logica, sviluppino alcune caratteristiche che risultano del tutto assenti invece in quegli alunni che seguono il metodo delle scuole tradizionali.
Nel caso specifico, la caratteristica in questione riguarda la dimensione comunicativa non più “brachilogica” tipica dei bambini “digitali” ma “megalogica” distintiva dei DADA-logici Digitali. Essa costituisce la dimensione comunicativa, strategica per la costruzione di un “pensiero complesso” che sappia guardare al mondo in maniera interconnessa, inclusiva e glocale. L’ Autore, alla luce dei risultati della detta ricerca, propone alla comunità scientifica internazionale la nascita di una nuova categoria antropologica chiamata “DADA- logici digitali” le cui caratteristiche sono illustrate nel testo.
L’ albero è tutta la realtà (chioma realtà virtuale, tronco realtà materiale) i due bambini (gli occhiali sono simboli del digitale) . I bambini chi hanno appreso attraverso il modello dadalogica recuperano alcune caratteristiche dell analogico come ad es l apprendimento alfabetico(rappresentato dal libro ), chi non ha fatto esperienze dadalogica invece continua ad avere caratteristiche digitali, (rappresentato dal tablet)
Vincenzo Cascino insegna Pedagogia Speciale e Pedagogia della Devianza all’Università degli Studi di Genova. Da un decennio si occupa di comprendere i cambiamenti antropogenetici dei nativi digitali a livello cognitivo, affettivo-emotivo e socio-relazionale. A lui si devono alcuni termini che attualmente troviamo nella letteratura nazionale e internazionale: “intelligenza plurilitica” (“spazio” di incontro tra le ”intelligenze multiple” di H. Gardner e l’”intelligenza digitale” di P. Ferri), “selfnet” (identità digitale), “linguaggi digilitici”(strumenti digitali usati dai bambini), “virtualescenti” (adolescenti che vivono nella/la realtà virtuale), DADA-logici digitali (bambini con “intelligenza digitale” che recuperano alcune caratteristiche tipiche della dimensione “analogica”) e comunicazione “megalogica” (ricchezza lessicale scritta e orale in opposizione a quella “brachilogica”, caratterizzata da povertà e frammentazione lessicale).