Seguici su:

Flash news

Servizio 118 ancora carente

Pubblicato

il

Servizio 118 ancora carente ed insufficiente. Ancora difficoltà per gli operatori del 118 di Gela che con l’arrivo del caldo si ritrovano a lavorare in condizioni precarie. Lo dice il presidente della Commissione sanità Saro Trainito. L’ultima ciliegina sulla torta è il posizionamento di gazebi che dovrebbero servire a riparare le ambulanze dal caldo , ma essendo stati posizionati senza cognizione di causa bloccano le finestre della struttura, questo perché non si ha il senso della funzionalità delle cose.
“Un’altra notizia che mi lascia basito-dice Trainito – sono le condizioni pessime di come è tenuta la pista per l’elisoccorso nella zona di Brucazzi. A causa dell’erba alta , dell’assenza dei segnali caterefrangenti usurpati dagli agenti atmosferici, recinzione totalmente distrutta si sta rischiando di non poter usufruire più di questo servizio importante per la città.
Ho gia sentito il deputato Michele Mancuso affinche si attivi per trovare le giuste risorse per la manutenzione della piazza di volo, e mi ha rassicurato che gia in serata avrebbe comunicato nelle sedi opportune la notizia.
In serata comunicherò al settore ambiente una pec la situazione precaria della pista”

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Flash news

La Commissione Sanità: “l’Asp2 non vuole rapporti istituzionali”

Pubblicato

il

La presidente della Commissione Ambiente e Sanità Floriana Cascio ed i componenti Francesco Castellana, Sara Cavallo, Maria Grazia Fasciana e Armando Irti il 4 settembre scorso alle ore 8.30 fece visita al Centro punto prelievi del PO di Gela dietro segnalazione di alcuni cittadini che li avevano informato della situazione precaria del centro.

Emerse che i locali erano angusti, l’aria viziata e opprimente, caldo asfissiante e la fila di persone che arrivava al cancello di ingresso esterno. Subito dopo la Commissione comunicò al Direttore Dott. Cirrone Cipolla i disagi arrecati all’utenza e l’esigenza di spostare il centro prelievi.

“Oggi – fanno sapere i componenti del comitato- costatiamo il cambiamento di posizionamento e miglioramento del centro punto prelievi con soddisfazione”.

La commissione riscontra suo malgrado ogni interruzione dei rapporti istituzionali. Si sarebbe infatti aspettata un riscontro positivo rispetto ai risultati ottenuti da parte della dirigenza dell’Asp2 considerato che aveva sollevato l’inefficienza del servizio e che oggi per il bene della comunità pare abbia raggiunto uno standard di normalità.

“La Commissione vuole ricordare che ogni interlocuzione e audizione non dovrà essere considerata dalla dirigenza asp come un processo sommario, quanto piuttosto un rapporto di collaborazione per il bene dei nostri cittadini”- si legge in una nota.

Continua a leggere

Attualità

Demolizione ex pontile: il PLI punta l’indice su amministrazione e deputati e chiama a raccolta la città

Pubblicato

il

La Regione Siciliana, dopo l’assegnazione di un finanziamento per oltre € 6.000.000,00 di cui era stata data a suo tempo notizia, ha espresso la volontà di procedere alla completa demolizione dell’ex Pontile Sbarcatoio, con la sostituzione del RUP incaricato di seguire le procedure di gara per l’affidamento dei relativi lavori.

Il partito liberale con i suoi esponenti Gianni Incardona e Giuseppe D’alto esprime sdegno per l’oggettiva incapacità dell’amministrazione comunale a preservare quello che nella coscienza cittadina costituisce un importante simbolo della storia e della tradizione marinara della città di Gela, oltre che elemento della testimonianza storica degli eventi bellici del 2^ conflitto mondiale e, allo stato, unico esempio storico per l’intera nazione di opera marittima in cemento armato.

I liberali accusano l’ignavia dell’amministrazione nel non reagire alla decisione della Regione, avanzano proposte su come salvare il pontile e chiamano a raccolta le associazioni per creare un movimento civico a difesa del monumento storico.


“Rammentiamo ai nostri amministratori – dicono Incardona e D’Aleo ‘ che fonti documentali indicano nell’ex Pontile Sbarcatoio di Gela la prima importante infrastruttura marittima capace di creare ricchezza per l’intera fascia sud mediterranea dell’isola, costituendo all’epoca della sua realizzazione l’unico terminale marittimo per il commercio dei prodotti agricoli e artigianali dell’intero entroterra siciliano (cotone grezzo, manufatti con palma nana e canapa, spugne marine, prodotti tessili, frumento e legumi) verso i lontani porti dell’isola di Malta, della Tunisia, dell’Africa orientale e del Mar Rosso, facendo al contempo della città di Gela l’epicentro di una intensa fase di sviluppo destinata a renderla una delle prime in Sicilia a vantare una sua flotta commerciale di oltre 250 tra bastimenti e velieri e sicuramente la prima della zona mediterranea in grado di aprirsi alle moderne iniziative imprenditoriali nell’era post unitaria del primo 900”


” Il pontile sbarcatoio – aggiungono- è stato sempre additato dalla memoria collettiva come luogo di celebrazione di riti religiosi legati al culto del “Santu Patri”, tanto cari alla vecchia marineria gelese e alle stesse antiche tradizioni gelesi legate all’uso del mare.Le stesse documentazioni fotografiche dei più importanti reporter di guerra al seguito dell’esercito alleato del secondo conflitto mondiale e i documenti storici degli Archivi di stato americani indicano nel pontile sbarcatoio di Gela il primo approdo sul continente europeo delle forze di liberazione dalla tirannide nazifascista, consentendovi, nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943, lo sbarco della VII Armata statunitense che, muovendo da Gela (prima città liberata), ebbe poi modo di segnare l’inizio della “campagna d’Italia”, destinata da lì a poco a favorire la caduta del fascismo e la liberazione del resto d’Italia”
I liberali puntano l’indice sull’ amministrazione comunale e la stessa deputazione regionale che “dimostrando di non conoscere la storia e la memoria cittadina, non ha avuto finora alcuna volontà di reagire contro il progetto della Regione di demolire un opera storica, piuttosto che preservarla”.


“L’ex Pontile Sbarcatoio merita di essere considerato un opera di importanza storica cui è legata la stessa identità culturale, economica e paesaggistica della città di Gela, in quanto struttura di primario valore caratterizzante la sua stessa dimensione urbana di prima città novecentesca tra quelle dell’intera fascia sud della Sicilia, di importante centro marittimo del primo novecento e luogo in cui è ancora vivo il ricordo dei sanguinosi eventi bellici della II Guerra Mondiale che, partendo dall’operazione Husky e passando dalla violenta “Battaglia di Gela”, diedero inizio alla Campagna d’Italia, con la liberazione di Gela e poi della Sicilia dalla tirannide nazifascista”.


“Ricordiamo ai nostri amministratori che la stessa Regione Siciliana, con sue leggi, si è già proposta come soggetto pubblico obbligato alla valorizzazione e conservazione dei siti e delle strutture esistenti nel territorio regionale che abbiano avuto una loro importanza in occasione degli eventi bellici del primo e del secondo conflitto mondiale, preservando la memoria di tali eventi attraverso la conservazione e la valorizzazione di tali siti e strutture.
Chiediamo al Sindaco di Stefano e ai nostri Deputati Regionali e Onorevoli di farsi ognuno garanti del rispetto di tali norme, imponendo alla Regione Siciliana di impiegare i fondi di cui alla L. Regionale 20.03.2015 n. 5 per assicurare il mantenimento dell’ex pontile sbarcatoio, la sua tutela e la sua giusta valorizzazione quale bene monumentale e storico, oltre che importante simbolo del patrimonio storico-culturale della seconda guerra mondiale in quanto tale meritevole di essere valorizzato anche in chiave di opera commemorativa del primo sbarco delle forze alleate sul continente europeo e della sanguinosa battaglia di Gela, tuttora esistente, all’uopo mediante i più appropriati strumenti di valorizzazione turistica e culturale.Rivendichiamo la giusta considerazione degli organi della Regione siciliana nei confronti della città di Gela, contestando sin da ora la decisione di procedere alla demolizione di un suo luogo simbolo e di viva testimonianza della sua identità storica oltre che elemento urbano caratterizzante l’intero suo fronte mare e importante testimonianza strocia di uno tra i più importanti eventi del secondo conflitto mondiale.Saremo fermi e irremovibili nel difendere la memoria e l’identità storica della cittadinanza gelese, contro l’incapacità, l’indifferenza, l’ignavia e la pessima qualità dell’attuale rappresentanza politica del territorio nel difendere la sua storia e i suoi monumenti.
Chiamiamo a raccolta le Associazioni, i Club Service e tutte le forze sane del territorio ad essere vigili e attenti alle iniziative che l’amministrazione comunale intenderà proporre per il mantenimento e la conservazione dell’ex pontile sbarcatoio, appellandoci al senso civico di ognuno per la creazione di un comitato a difesa dell’opera e per le opportune iniziative da intraprendere a tutela del diritto dei gelesi a veder garantita l’appropriata conservazione dei monumenti cittadini, della loro identità e della loro memoria storica”

Continua a leggere

Flash news

Interrogazione del sen.Loreficd al ministro dell’ambiente sui lavori fermi del raddoppio del depuratore consortile

Pubblicato

il

Il senatore Pietro Lorefice ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin in merito ai gravi ritardi nei lavori di raddoppio della sezione urbana del depuratore consortile situato all’interno della Raffineria di Gela.

Il potenziamento del depuratore è cruciale per il trattamento delle acque reflue prima che vengano scaricate in mare. Allo stato attuale, l’impianto non è assolutamente adeguato a gestire tutti i reflui, con la tragica conseguenza che le sostanze inquinanti pregiudicano l’ambiente e la salute degli abitanti.

Nonostante l’iter dei lavori fosse stato avviato oltre un decennio fa(iter avviato nel 2012) , assegnazioni, revoche, aggiudicazioni, ritardi hanno portato a uno stallo: i lavori risultano fermi dal 30 giugno 2023 per mancanza di copertura economica, a causa dell’aumento dei costi e delle compensazioni previste dalla legge, oltre a varianti progettuali intervenute nel corso del tempo.

“L’ennesima situazione inaccettabile per la Sicilia, e in particolare per quelle aree già compromesse a livello ambientale e che, in particolare per la gestione delle acque reflue, espone il nostro Paese alla quarta sanzione da parte dell’Unione Europea, con un aggravio spaventoso per la finanza pubblica” – ha evidenziato

Loregice chiede quindi al Ministro se sia a conoscenza della vicenda e, soprattutto, se non ritenga opportuno affidare il completamento dell’opera al Commissario straordinario unico per la depurazione, al fine di sbloccare l’iter e garantire finalmente la realizzazione di un’infrastruttura essenziale per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, messi a dura prova da anni di inquinamento.

“Il Ministro Pichetto Fratin, sappiamo essere sicuramente al corrente di quanto un impianto di depurazione efficiente sia essenziale per la salvaguardia degli ecosistemi e della salute pubblica, avendo egli stesso recentemente partecipato all’inaugurazione del depuratore di Affi.E se questo vale per Affi, a maggior ragione deve valere per Gela, un’area classificata “a elevato rischio di crisi ambientale”, con un piano di risanamento e disinquinamento ambientale inattuato e inserita tra i Siti di Interesse Nazionale per la bonifica.Insomma, siamo alle solite? Mentre al nord si tagliano nastri, qui al Sud si tagliano fondi?Chiedo quindi al Ministro se non sia opportuno intervenire con la stessa solerzia dimostrata altrove, essendo inaccettabile classificare l’Italia in territori o cittadini di serie A e di serie B.Il territorio di Gela e i gelesi hanno già pagato troppo in Salute e Ambiente: ulteriori lungaggini burocratiche non possono e non devono andare ad esacerbare una situazione di degrado ambientale e sanitario insostenibili.”- conclude

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità