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Cronaca

Servizi straordinari di controllo del territorio a Comiso

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Comiso – Durante la settimana il territorio di Comiso è stato interessato da un’attività straordinaria di controllo al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare fenomeni criminali.

I servizi sono stati svolti con il coinvolgimento di diverse pattuglie della Polizia , con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Catania e Unità Cinofile antidroga della Polizia richieste dal Questore di Ragusa per un rafforzato dispositivo di controllo qualificato sull’intero territorio di Comiso.

Nella circostanza sono stati  effettuati numerosi posti di controllo nei principali centri di aggregazione di cittadini ed esposti a maggiori rischi di attività delittuose.

Fra le aree sottoposte a maggiore attenzione, piazza Fonte Diana, il sagrato della Chiesa Matrice, il Parco Ippari, la villa comunale, corso San Francesco, via San Leonardo, via Checov, corso Ho Chi Min e la frazione di Pedalino. Questi punti strategici sono stati oggetto di una presenza costante degli equipaggi della Polizia che hanno operato in totale sinergia.

Il dispositivo interforze è stato impiegato con le modalità operative previste dall’ordinanza del Questore di Ragusa, tenendo conto delle situazioni di criticità affrontate in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è svolto in Prefettura.

I servizi, coordinati dal Dirigente del Commissariato di Comiso, hanno portato all’identificazione di 315 persone di cui trenta sottoposte a misure restrittive cautelari o misure di sorveglianza. L’identificazione si è rivelata fondamentale per il controllo e la prevenzione di possibili fenomeni criminali sul territorio attraverso il monitoraggio dei soggetti pregiudicati e le loro frequentazioni.

Contemporaneamente sono stati controllati 125 veicoli, anche con l’impiego delle Unità cinofile per migliorare l’efficienza delle operazioni di polizia ed eseguite numerose perquisizioni personali e sui mezzi.

L’obiettivo dei controlli è stato quello di prevenire il compimento di reati, identificare soggetti pregiudicati, porre un freno allo spaccio di stupefacenti e prevenire qualsiasi situazione illecita.

Durante i controlli le Forze dell’Ordine hanno sequestrato un fucile e indagato il proprietario per omessa custodia. L’azione testimonia anche l’impegno nel garantire la sicurezza dei cittadini prevenendo anche il potenziale possesso di armi da parte di chi non ne ha titolo per finalità delittuose. L’attività di controllo straordinario del territorio di Comiso si aggiunge al recente arresto dei due fratelli marocchini che negli ultimi tempi avevano creato preoccupazione in città per le loro azioni di disturbo nei confronti dei residenti riportando la serenità nella comunità casmenea.

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Cronaca

Morto a soli 23 anni…

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Avrebbe dovuto compiere fra poco 23 anni ma non ha trovato la forza di continuare a vivere.

È stato trovato morto ieri sera nell’abitazione di via Butera dove è accorsa un’ambulanza e due volanti della polizia, ma per il povero C.V. non c’era già più niente da fare.

Si cercano le motivazioni del gesto estremo, si parla infatti di suicidio, ma ormai resta solo l’amarezza. Ieri sera un nugolo di ragazzi intorno al luogo del rinvenimento, attoniti…

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Cronaca

Polizia e ambulanza tra via Crispi e via Butera

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Due volanti della polizia , l’ambulanza e tanti giovani fermi all’angolo tra via Butera e via Crispi.

In quella zona pare che si sia verificato un caso di aggressione che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine e della polizia.

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Cronaca

Due arresti della Polizia

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La Polizia di Gela, ha arrestato un 46enne, gravato da numerosi pregiudizi penali per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, in esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Gela. E’ stato riconosciuto colpevole di 14 episodi di furto e furto in abitazione commessi nei comuni di Gela, Butera e Mazzarino. L’uomo è stato riconosciuto colpevole anche dei reati di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Ultimate le formalità di rito, gli agenti del Commissariato di hanno condotto il condannato nel carcere di Gela dove dovrà espiare la pena definitiva di quattro anni di reclusione. I poliziotti inoltre hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano, Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un 43enne, indagato per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Il provvedimento è stato notificato nella Casa Circondariale di Gela dove l’uomo si trova ristretto.

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