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Cronaca

Sequestrate 12.913 mascherine considerate pericolose

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I finanzieri del Comando Provinciale di Caltanissetta hanno svolto un’attività di contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale che ha consentito di effettuare diversi sequestri, nell’ambito delle iniziative coordinate dal Prefetto di Caltanissetta e in collaborazione con le altre Forze di Polizia.
I militari del Gruppo Caltanissetta, nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, notavano esposti presso uno store all’interno di un noto centro commerciale una variegata quantità di mascherine in vendita. L’occhio esperto e attento dei militari suggeriva loro di controllare con più attenzione i dispositivi esposti riscontrando negli stessi la mancanza dei requisiti sia formali che tecnici previsti dalla legge. Il sequestro, previsto dalla normativa vigente in materia di contraffazione, permetteva di sequestrare 12.913 mascherine la cui immissione in commercio avrebbe potuto avere conseguenze potenzialmente pericolose.
Nel vallone, nel corso di un ulteriore intervento, i finanzieri di Mussomeli hanno individuato e posto sotto sequestro oltre 3.000 articoli pirotecnici, sprovvisti delle indicazioni per il consumatore e della marcatura “CE”.
Appare utile segnalare che il certificato di conformità “CE” garantisce la rispondenza di specifici prodotti ai requisiti essenziali, stabiliti dalla normativa comunitaria, per la commercializzazione e l’utilizzo nell’Unione europea ed è rilasciato da un Ente certificatore accreditato. Solo dopo aver espletato una serie di esami di laboratorio, il produttore è legittimato ad apporre il marchio “CE” sul prodotto e sull’imballaggio, a titolo di sigillo di garanzia.
Le operazioni di servizio condotte dalla Guardia di Finanza si inquadrano nell’ambito delle iniziative coordinate da S.E. il Prefetto di Caltanissetta e in costante raccordo con le altre Forze di Polizia, finalizzate a preservare la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, ritirando dal mercato prodotti pericolosissimi per gli ignari consumatori, nonché a garantire la concorrenza tra operatori commerciali operanti nel mercato nisseno

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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