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Cronaca

Sequestrata un’area di 1000 metri dove erano ammassati rifiuti pericolosi e speciali

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Ragusa – Nell’ambito dei controlli volti al contrasto dell’inquinamento ambientale e della manodopera impiegata in “nero” nel comparto agricolo, ha sequestrato una area pari a 1000 metri quadrati di terreno, dove erano ammassati rifiuti pericolosi e speciali.

I poliziotti del Commissariato di Modica, su disposizione del Dirigente, seguendo le direttive emanate a livello provinciale della Questura di Ragusa, hanno passato in rassegna diverse produzioni serricole del territorio sciclitano ed in particolare presso una grande azienda hanno riscontrato l’illecita gestione dei rifiuti nonché la presenza di due lavoratori “c.d. in nero”, ossia non regolarmente ingaggiati dal datore di lavoro.

In un terreno adiacente le coltivazioni in serra sono stati rinvenuti due autoveicoli in disuso, batterie per autotrazione esauste, componenti in eternit, sanitari dismessi, materiale di risulta e plastiche di vario tipo, prevalentemente legate alle lavorazioni agricole, nonché residui organici delle coltivazioni stesse.

Il sito in questione era privo delle previste autorizzazioni per la raccolta nonché il trattamento di determinate tipologie di rifiuti ed inoltre non venivano esibiti dall’interessato i formulari per il corretto smaltimento degli stessi tramite ditte specializzate come da normativa di tutela ambientale.

L’area (circa 1000 metri quadrati) di proprietà dell’imprenditore agricolo, pertanto, è stata posta sotto sequestro preventivo al fine di interrompere e non aggravare le conseguenze del reato di raccolta illecita di rifiuti pericolosi e speciali e consentire le dovute opere di bonifica, mentre l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa per illecita raccolta di rifiuti.

Sul versante dei controlli alla manodopera impiegata, due stranieri nordafricani (sui 12, tutti stranieri, presenti all’atto della verifica), sebbene in regola sul territorio nazionale, non risultavano ingaggiati, pertanto la posizione giuridica del datore di lavoro è stata segnalata all’Ispettorato del lavoro per gli aspetti sanzionatori previsti dalla normativa di settore in termini di multa.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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