Caltanissetta – Nel novembre del 2020 due cacciatori, padre e figlio, di Acquaviva Platani erano stati sorpresi dalle Guardie venatorie del Wwf a caccia di conigli, con una muta di 9 cani tutti senza microchip e non in regola con l’anagrafe canina; al controllo i due esibirono il carniere costituito da due esemplari appena uccisi. Poiché il mese precedente il Tar (Tribunale amministrativo regionale) – accogliendo il ricorso di Wwf ed altre Associazioni ambientaliste – aveva sospeso il Calendario venatorio nella parte in cui autorizzava proprio la caccia al coniglio selvatico, per i due scattò immediatamente la denuncia per “abbattimento di mammiferi nei cui confronti la caccia non è consentita” ai sensi dell’art. 30 della Legge sulla caccia n. 157 del 1992: le Guardie Wwf deferirono all’Autorità giudiziaria i due cacciatori ed i Carabinieri di Mussomeli – intervenuti in supporto agli agenti Wwf – sequestrarono le loro armi.
Adesso il Tribunale di Caltanissetta, Giudice monocratico dott.ssa Lorena Santacroce, ha condannato i due cacciatori ad un’ammenda di 1200 euro ciascuno, oltre al pagamento delle spese legali sostenute dalla parte civile – l’Associazione Wwf Sicilia Centrale – che dovrà anche essere risarcita per il danno morale cagionato dall’illecita uccisione di fauna selvatica.
«Il giudice ha riconosciuto la responsabilità dei due cacciatori in quanto il divieto di caccia al coniglio – prima stabilito dal Tar e poi recepito dalla Regione con apposito decreto assessoriale di sospensione del calendario venatorio – era stato ampiamente divulgato dagli organi di informazione e riportato sui siti web specializzati – commenta l’avv. Salvatore Patrì, legale del Wwf – oltre ad essere ufficialmente pubblicato sul portale dell’Assessorato all’agricoltura. Il Tribunale, in particolare, non ha riconosciuto la scriminante della “buona fede” invocata dagli imputati perché, essendo cacciatori, non potevano ignorare l’esistenza dei provvedimenti giurisdizionali ed amministrativi che avevano sospeso la caccia al coniglio. E’ stato dunque riconosciuto il principio, già confermato dalla Corte di Cassazione, del “dovere di informazione” a cui il cacciatore è tenuto in quanto esercita un’attività normativamente disciplinata e condizionata dal rilascio di un’autorizzazione e non può, pertanto, invocare l’ignoranza scusabile della norma penale».
«Siamo molto soddisfatti per questa affermazione della giustizia in un settore – quello venatorio – che in Sicilia e nel Nisseno è pesantemente condizionato da ampie sacche di illegalità – dichiara Ennio Bonfanti, coordinatore regionale della Vigilanza Wwf e Presidente di Wwf Sicilia Centrale – che minacciano il patrimonio collettivo della fauna e della biodiversità. Nella nostra regione la caccia di frodo è una vera e propria calamità: tutto l’anno i bracconieri possono contare su una quasi totale assenza di controllo del territorio.
Spesso le nostre Guardie volontarie si trovano a dover fronteggiare personaggi spavaldi e arroganti che non hanno alcuna paura di violare apertamente le leggi venatorie, le cui sanzioni sono blande e prive di effetto deterrente. Le Guardie volontarie del Wwf scelgono per vocazione, passione e senso civico di difendere in prima persona la natura e l’ambiente contribuendo, così, a custodire il bene comune natura ed a presidiare il territorio contro i numerosi e variegati reati ambientali (bracconaggio, pesca di frodo, discariche e cave illegali, incendi, inquinamento, abusivismo edilizio, maltrattamento e abbandono di animali). Purtroppo – rileva amaramente Bonfanti – questo nostro lavoro non sempre è apprezzato e, viceversa, spesso è persino ostacolato da talune istituzioni ed organismi pubblici, che provano in tutti i modi a mettere il bastone tra le ruote ai nostri agenti per boicottarne l’attività operatività».
Le Guardie WWF sono una squadra di ‘guardiani del territorio’ che dedicano la loro passione e il loro impegno alla tutela della natura e alla lotta contro l’illegalità ambientale, rappresentando l’attivismo ambientalista più impavido e temerario. Questa sentenza riconosce il prezioso contributo in difesa degli animali e per la legalità delle Guardie Wwf del Nucleo provinciale di Caltanissetta: “spesso la costante ed attenta attività di vigilanza e controllo del territorio porta le Guardie ad operare in zone remote delle campagne del Nisseno, dove il Wwf rappresenta l’unica presenza tangibile in termini di prevenzione e contrasto ai vari illeciti contro la natura e la fauna – conclude Ennio Bonfanti -, svolgendo un importantissimo – e talvolta rischioso – presidio di legalità ambientale in nome e per conto dello Stato”.
Un importante traguardo per Gela: la Regione Siciliana, attraverso l’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo – Dipartimento del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, ha autorizzato il trasferimento di 300.000 euro per l’esercizio finanziario 2025.
Queste risorse saranno destinate alla realizzazione di interventi e programmi di promozione turistica e territoriale, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale della città e attrarre nuovi visitatori.
“Si tratta di un finanziamento significativo che consentirà a Gela di rafforzare il proprio ruolo nel panorama turistico regionale, promuovendo eventi e iniziative di rilievo”, ha dichiarato il Sindaco Terenziano Di Stefano.
L’Assessore Romina Morselli si è già attivata con il Servizio Finanziario del Comune per incamerare le somme e avviare tutte le attività necessarie alla programmazione degli eventi. “Un sentito grazie all’ARS per aver creduto nel valore e nelle prospettive della nostra città. L’impegno istituzionale congiunto è la chiave per costruire un futuro migliore per Gela e per tutta la Sicilia. Un sincero ringraziamentoal Vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola per l’impegno profuso a favore del territorio”.
Festival, manifestazioni culturali e iniziative di valorizzazione del territorio: grazie a questo finanziamento, Gela si prepara a diventare un punto di riferimento per il turismo in Sicilia.
In occasione della Giornata internazionale della Donna, l’Asp di Caltanissetta promuove una serie di “Open day” dedicati alla salute femminile e alla prevenzione oncologica.
Promosso dal Centro Gestionale Screening, in raccordo con la Direzione Aziendale, l’iniziativa invita attivamente tutte le donne a partecipare alle attività preventive per tutelare la propria salute.
Durante questa giornata, presso alcuni Consultori Familiari della Provincia, le donne comprese tra i 25 e i 64 anni, potranno sottoporsi al Pap test o all’Hpv test per prevenire e identificare tempestivamente eventuali lesioni precancerose.
Inoltre, le donne tra i 50 e i 69 anni potranno prenotare lo screening mammografia presso i Presidi Ospedalieri chiamando il numero 0934 506056, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 08:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.
Per la prevenzione del tumore al colon retto, invece, le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni potranno ritirare gratuitamente il Kit sof test presso i Presidi Ospedalieri, i Poliambulatori e la Casa di Comunità di Caltanissetta.
La diagnosi precoce è fondamentale per affrontare qualsiasi patologia con tempestività ed efficacia. Prendersi cura di sé stesse con maggiore consapevolezza è un atto d’amore che ogni donna merita di compiere.
Il Sindaco ha firmato una ordinanza con cui si vieta l’uso dell’acqua per uso potabile e per fini alimentari in alcune strade del centro storico.
Le analisi sui campioni di acqua prelevati il 4 marzo dall’Asp hanno fatto emergere la presenza di anomalie nei parametri microbiologici. L’acqua potrà dunque essere utilizzata solo per i servizi igienici e non per scopi alimentari fino a nuova ordinanza di revoca del provvedimento.
Le vie interessate sono le seguenti:Via Stesicoro,Via Bengasi,Via Tripoli,Via Apollo,Via Eschilo,Corso Vittorio Emanuele (tratto tra via Stesicoro ed il museo regionale),Via Ionio, Via Bivona.